𝟏𝟐. Pianful memories

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Taylor

È stato divertente lanciare la palla in faccia a Hope.
Dio è così imbranata.

Non c'è l'ho con lei...forse un po'.

È così irritante.
Ricordo perfettamente quando iniziò la vera guerra tra di noi.

È iniziato tutto al secondo anno. Per quella stupida lista. La presi così tanto sul personale che decisi di far ricredere tutti quanti.
Così che tutti possano dire che sia io la più stronza.

A pensaci bene. Non mi sono arrabbiata per essere arrivata seconda.
Mi sono arrabbiata per essere paragonata costantemente a lei.

Mi sono arrabbiata per sentirmi costantemente inferiore.

Inferiore.
Come è possibile che una sola parola composta da nove lettere possa spezzarti così facilmente?.

-"Taylor", sento una voce sottile chiamarmi. Mi volto e trovo Penelope guardarmi impaziente.

-"Che c'è?", domando come se non fosse successo niente. Come se non stessi pensando alla mia più grande insicurezza.

-"S-Stasera andiamo a ballare? Magari al Terra Blues...", non mi ha guardata mentre parlava. Si interrompe ripulendo le mani sudate con un fazzoletto. Dio perché è così agitata? "...Vi voglio presentare una persona" riprende il discorso, questa volta guardandomi negli occhi.

Alzo le spalle annuendo.
Da quando frequenta le persone davvero e no solo per scoparsele?.

Conosco Penelope dalle elementari. Ha perso la verginità in seconda media. Con un ragazzo più grande di due anni. Si chiama Oliver. Era la mia cotta a quei tempi. La mia migliore amica lo sapeva perfettamente.

Lo venni a scoprire dopo tre giorni.
Il giorno del mio compleanno.

Non me lo disse lei. Peggio.
Mi mandarono un video. Perché la nostra fantastica Penelope decise di registrazione un filmino porno.

Non parlai con lei per due settimane. Poi un giorno si presentò sotto casa mia. In lacrime.
Mi disse che si pentì subito. Non le diedi neanche un'altro secondo.
La perdonai.

Non mi sono pentita della mia scelta. Da quel giorno Penelope mi dimostrò la sua lealtà. Non parlò più con Oliver.

Dopo tre lunghi mesi finalmente toccò a me. Ebbi il mio primo appuntamento con Oliver...alla fine la serata è stata quasi deludente. Era uno svitato. Se la tirava troppo per i mie gusti.
Lo appesi. Lasciandolo lì da solo.

Dopo poche settimane incontrai il mio primo amore....Ma purtroppo tutto ciò che è bello, svanisce, si frantuma e muore.

Scuoto la testa da quel ricordo con gli occhi lucidi.
Dal ricordo di quella persona.

Mi affretto ad uscire subito dalla palestra per andare a fare una doccia. Per poi seguire le due ultime lezioni per i corsi. Io ho scelto l'arte.
Mi piace.
Mi piace come mi fa sentire.
Mi piace creare dei nuovi colori.
Mi piace usare la fantasia.
Mi piace non dover pensare a niente mentre dipingo.
Ma soprattutto...Mi piace sentirmi ancora bambina. Almeno per un po'.

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