6.Stroke (Nanami)

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«Nanami! Shoko!» Haibara esce correndo dalla classe e ci raggiunge stringendo tra le mani dei fogli «ho preso sei e mezzo! Ed è tutto merito vostro!»

Shoko gli pizzica una guanciotta «sei tu quello che si è impegnato al massimo, noi abbiamo solo fatto parte del team di supporto. Vero Nanami?» si gira verso di me col suo sorriso da sadica senza mollare la guancia di Haibara che intanto inizia ad arrossarsi e una lacrima gli scende sul viso.

Allungo il braccio per allontanarla e lui si massaggia energicamente peggiorando il rossore, sbuffo infastidito, Shoko a volte è veramente insopportabile.

«Sei stato bravo» mi complimento con lui e il sorriso che mi regala cancella in un secondo il fastidio provato.

Shoko appoggia il braccio sulle sue spalle «allora usciamo a festeggiare!»

«Mi dispiace deluderti ma ora abbiamo la gara ad eliminazione in palestra» Geto si avvicina con la fronte corrucciata, il suo umore dipende totalmente da quanto si fa sentire Gojo mentre è in missione. Dovrebbe farsi curare da uno specialista, non è sano dipendere così da un'altra persona.  

«Noooooooooo mi ero totalmente scordata» Shoko sbuffa trascinando i piedi «corriamo a cambiarci o il prof ce la farà pagare»

«In cosa consiste?» Haibara si affianca tirandomi la giacca della divisa.

Non avevo realizzato che per lui fosse la prima gara e improvvisamente oggi ho voglia di dare il massimo. «Combattiamo senza utilizzare energia malefica, facciamo esercizio solo per raffinare la tecnica. Ci confrontiamo a coppie in un mini torneo ad eliminazione. Solitamente vince Gojo ma adesso è in missione»  

«E finalmente abbiamo una speranza!» urla Shoko prima di chiudere la porta dello spogliatoio femminile.

«Mi massacrerete, non sono per nulla preparato» sospira afflitto mentre entriamo negli spogliatoi.

Geto appoggia la mano sul suo capo «come ha detto Kento prima: non dobbiamo utilizzare energia malefica, è solamente uno scontro corpo a corpo»

Haibara alza lo sguardo da cucciolo verso di lui «non sono al vostro livello comunque»

«Consideralo un test per valutare quanto sei migliorato dal tuo arrivo» mi inserisco nel discorso cercando di sorridere affabile, scoraggiarsi ancora prima di iniziare non è da lui.

«Hai ragione! Ce la metterò tutta!» e inizia a togliersi i vestiti lanciandoli disordinatamente dentro l'armadietto, prende i pantaloni della tuta e la camicia della divisa cade a terra.

Non resisto davanti a tutto questo disordine, quindi la raccolgo e la appoggio su un ometto prima di appenderla nell'armadietto. Haibara non si accorge di nulla tanto è preso a parlare con Geto della prova, così ne approfitto per piegare anche i pantaloni. Ora, che finalmente è tutto ordinato, posso cambiarmi velocemente prima di ritardare e beccarmi una delle terribili punizioni del prof.

L'incontro tra Haibara e Geto si è concluso velocemente a discapito del puffolo ma per fortuna non l'ho visto demoralizzarsi, anzi ha ascoltato diligentemente i consigli per gestire i punti scoperti. 

Ora tocca a me e Shoko e finalmente posso cancellarle quel sorrisetto impertinente che da qualche giorno le appare sul viso quando parlo con Haibara. Nonostante lei sia migliorata notevolmente in difesa i suoi attacchi risultano ancora troppo deboli. Concludiamo il match, a mio favore, mentre Haibara si alza per andare a prendere da bere per tutti.

Finalmente lo scontro che tanto aspettavo: non lascio a Geto nemmeno il tempo di posizionarsi al centro della sala che lo attacco a sorpresa, lui schiva e risponde facendomi arretrare di due passi con un semplice colpo. Incasso col sorriso.

«Il prof non ha ancora dato il via!» brontola sorridendo a sua volta, sappiamo entrambi che questo genere di lotta è quella che preferiamo.

Para il mio successivo assalto col ginocchio e mi scaraventa contro la parete, mi rialzo immediatamente e restituisco con affetto il colpo facendolo picchiare contro la lavagna dei punti che si stacca del muro, la rilancia lontano con un pugno prima che gli finisca sulla testa. Shoko scatta di lato schivandola nel momento stesso in cui Haibara varca la soglia della palestra. Lo spigolo della lavagna lo colpisce in piena fronte facendolo cadere all'indietro.

Perdiamo immediatamente interesse nello scontro e ci lanciamo fuori dalla palestra. Geto gli è accanto e ripete "scusami scusami" sommerso dal senso di colpa. Il prof chiama l'assistenza e in poco tempo gli infermieri lo portano via.

Resto pietrificato ad osservare tutta la scena, le voci mi arrivano ovattate.

«Nanami andiamo» Shoko mi sfiora il braccio, ha raccolto le borse di tutti e mi porge la mia «stai bene? Sei incredibilmente pallido»

«È colpa mia» la mia voce giunge alle orecchie distorta, gracchiante e fumosa.

Shoko spalanca gli occhi sorpresa «Vieni Kento, appoggio le borse in camera mia e noi due usciamo a fare due chiacchiere. Credo che tu ne abbia bisogno»

La fisso senza comprendere cosa voglia dire, perché avrei bisogno di parlarle? Di cosa poi?

Come se intuisse i miei pensieri «credo che tu sia più affezionato a Yu di quanto immagini» e scuote la testa.

Questo dolore al petto dunque è dovuto a ciò che provo? Mi sento in colpa per aver ferito un caro amico? È questo che sta cercando di dirmi?



(•ᴗ•) Note

Immaginare il carattere di Nanami adolescente è veramente una sfida, spero che la mia versione vi piaccia (◕‿-)

Noi camminiamo sopra l'inferno, guardando i fiori (Nanami x Haibara)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora