Chiudo la cartella emettendo un sonoro respiro di frustrazione. L'incidente in palestra mi ha regalato un intero giorno di riposo e un meraviglioso cerotto in fronte. Geto è rimasto al mio capezzale, pieno di rimorso, per quasi tutto il tempo mentre Nanami non si è visto. Non riesco a capire perché la sua assenza mi abbia così colpito e oggi l'idea di rivederlo in classe, come se nulla fosse, mi agita parecchio.
Cosa rappresento per lui? Sono solo un compagno di classe? E perché questo pensiero mi rattrista così tanto da farmi male al petto? Queste sensazioni sono simili al batticuore che provavo per la mia ex quando l'ho conosciuta, possibile che mi stia innamorando di lui? Di un ragazzo?
Inutile continuare a rimuginare qui da solo, andiamo in classe e stop! Capirò i miei sentimenti col tempo, angosciarmi non è nel mio stile, è ora che esca da questa camera e lo affronti a testa alta.
Facile a dirsi, meno che a farsi... Nanami sta discutendo con Gojo, rientrato ieri dalla missione, proprio all'ingresso della classe.
Deglutisco il cuore, che inspiegabilmente è risalito lungo la trachea, e regalo ad entrambi il mio sorriso migliore «buongiorno!» Gojo si sposta per farmi entrare e sbircia con la coda dell'occhio Geto seduto sul banco che ride per una battuta di Shoko. Il suo umore è migliorato dal rientro del compagno....esatto! Potrei chiedere consiglio a lui! Sicuramente saprà come dipanare la mia confusione.
Passo davanti a Nanami come Atreyu fece con le due sfingi ** e vengo folgorato all'istante dal suo sguardo apprensivo, mi sfiora la fronte «stai bene?» chiede sottovoce. Gojo ci lancia un'occhiata prima di raggiungere Geto e scacciare Shoko come farebbe un gatto per segnare il proprio territorio.
«Sto bene» sento il sangue affluire in viso e immagino di esser arrossito, abbasso il capo e corro al mio banco. Il cuore batte così forte che temo rimbombi nella classe. Accidenti mi piace per davvero. Mi piace un ragazzo!
Nanami avvicina il banco al mio e si siede «mi dispiace» sussurra.
«Per cosa?» ha capito i miei sentimenti e mi sta delicatamente rifiutando?
Sfiora nuovamente il cerotto e smetto di respirare «è colpa mia, volevo dare il massimo in questo scontro perché era la prima volta che partecipavi e invece ti ho ferito»
Ho capito bene? Lui voleva dare il massimo davanti a me? «Lo hai fatto per me?»
Nanami spalanca gli occhi, non si era accorto delle parole usate, sono io che ho frainteso. Non intendeva veramente ciò che ha detto, la delusione scava nel petto una fossa per adagiare la bara del cuore.
Apre la bocca per rispondere ma veniamo chiamati entrambi da Shoko «Venite anche voi alla nuova pasticceria?»
«Si certo!» la mia golosità prende il sopravvento e Nanami scoppia a ridere.
«Seduti!» il prof entra in classe e il mondo si affossa nella noia più totale.
Il bancone della pasticceria è meravigliosamente stracolmo di ogni tipo di torta, pasticcino, biscotto di frolla, e rimango a bocca aperta per circa cinque minuti buoni prima di accorgermi di una donna che ride. Alzo gli occhi su di lei e per una frazione di secondo ho l'impressione di vederne i contorni sfuocati, mi sfrego gli occhi e rimango a fissare il suo sorriso: ricorda i teschi del dia de muertos*, è solo un dipinto su un teschio colorato privo di calore e vita.
«Hai difficoltà a scegliere?» Nanami mi sfiora la spalla con la sua e quella sensazione di disagio mi abbandona: la signora torna ad essere una semplice lavoratrice dietro ad un bancone.
Sorrido felice di ricevere le sue attenzioni «sono indeciso tra la Caprese e la Foresta Nera» indico le due torte tagliate a spicchi.
«Allora io prendo la Caprese e tu l'altra così le puoi assaggiare entrambe» mi fissa per qualche secondo prima di ridere «perché fai quella faccia?»
Che faccia sto facendo? Che vergogna, probabilmente devo avere l'espressione da idiota.
«Vieni sediamoci là con gli altri» indica un tavolo che non avevo notato all'ingresso. Possibile che con tutte queste persone in attesa fosse libero? La mia perplessità si deve leggere sul viso perché Nanami mi stringe il braccio avvicinando il viso.
«Hai notato anche tu qualcosa di strano?» sussurra e il mio cuore riprende a battere come un tamburo mentre un sorriso mi affiora sulle labbra. Non riesco a trattenerlo, la sua mano è ancora appoggiata al mio braccio e quel contatto mi rende felice.
Annuisco mentre mi siedo accanto a Shoko e lui prende posto vicino a me. Geto ha il viso corrucciato e fissa con diffidenza la donna che si è avvicinata al tavolo.
«Sono Eve la proprietaria, è un vero piacere avere dei ragazzi così belli nel mio locale» la voce è insopportabilmente mielosa, Gojo le risponde ammaliante e Geto lo guarda infastidito.
Nanami cerca di attirare la mia attenzione picchiettando il suo ginocchio contro il mio, perdo totalmente interesse negli scambi di parole tra Gojo e la donna, il calore del suo tocco risale fino al bacino e sento che mi manca l'aria.
Avvicina nuovamente il viso al mio «quella donna non mi piace, cerca di non dargli confidenza» dal tono di voce è evidentemente scocciato dalla sua presenza, lei non piace nemmeno a me ma non posso fare a meno di ringraziarla per averlo spinto a darmi così tante attenzioni.
(•ᴗ•) Note
* i teschi messicani:
** La storia infinita - Michael Ende
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Noi camminiamo sopra l'inferno, guardando i fiori (Nanami x Haibara)
Fanfic❥ COMPLETATO! La storia è uno spin off di "What's the trouble, honey? " che trovate tra le mie opere. I protagonisti saranno Nanami e Hiabara. Siete pronti a vedere il mondo attraverso i loro occhi? ₍•̀ ⚇•́ ₎ Vista la presenza di scene smut ho modif...