Oggi è il compleanno di Nanami.
Ok. Niente panico.
Disse quello che sta cercando di impacchettare il libro da almeno due ore e l'unica cosa che è riuscito a fare è disboscare le foreste pluviali, mi vergogno pensando a quanta carta regalo ho cestinato.
Possibile che sia così complicato fare un pacchetto?
Rinuncio. Glielo consegno così. Si. Tanto apprezzerà lo stesso. Giusto?
Inspiro ed espiro. Oggi è il grande giorno. Oggi mi dichiarerò. Dopotutto mi ha fatto il regalo a San Valentino. Deve provare qualcosa per me.
Ok sono pronto. Rileggo la dedica che ho scritto nella prima pagina:
E noi non sappiamo che cosa è la vita
E noi non sappiamo che cosa è il giorno
E noi non sappiamo che cosa è l'amore*
Forse sono stato un po' troppo smielato.
Magari non è il caso di dargli proprio questo libro.
No basta! O la va o la spacca!
Apro la porta della camera pronto ad affrontare questa giornata e sbatto il naso contro un petto di marmo.
«Oh Yu, stavo per bussare» i lunghi capelli neri di Geto sono raccolti in uno chignon.
«È successo qualcosa?»
«Stiamo partendo per una missione e il prof ha deciso che puoi partecipare»
Resto a fissarlo con l'espressione più matura e figa che sono in grado di fare: a bocca aperta come un tonno appena pescato. Il mio neurone riesce finalmente a terminare lo spelling della frase ed esulta «corro a prendere la katana!» lancio il libro sulla scrivania e recupero da sopra l'armadio la katana maledetta che mi è stata consegnata proprio qualche giorno prima.
Chiudo rumorosamente la porta alle mie spalle «pronto!»
Geto ride di gusto mentre mi scompiglia i capelli «al ritorno usciamo a festeggiare il compleanno di Kento, quindi impegnati al massimo così finiamo presto»
Seguo saltellando Geto lungo corridoio, gli altri ci stanno attendendo all'ingresso.
«Voi tre cercherete l'oggetto e la vittima al centro commerciale, vi devo lasciare da soli per un'indagine» Geto ci saluta col gesto della mano mentre sale sull'auto nera diretta chissà dove.
«Ehi piccoletto» Shoko mi stritola il braccio «vediamo che sai fare oggi» un ghigno beffardo si allarga sul suo viso.
«Non caricarlo d'ansia» Nanami la fulmina con lo sguardo e lei scoppia a ridere lasciandomi andare il braccio. Saliamo tutti e tre sull'auto che ci attende.
«È stato rilevato un oggetto malefico all'interno del centro commerciale, sembra che non ci siano ancora vittime» il nostro autista, di cui non ricordo il nome e mi sento un miserabile per questo, ci aggiorna «state attenti» accosta al marciapiede.
L'intera area è stata sigillata con il Velo. È la prima volta che ne vedo uno dal vivo, l'ho solamente studiato a scuola. Cosa si proverà ad oltrepassare quella soglia? Si sente la pelle sfrigolare come una tempura oppure si viene scomposti come un viaggio interstellare?
«Yu» Nanami è sul marciapiede ed è piegato verso l'interno dell'auto dove sono ancora seduto. Mi ha chiamato per nome, si è accorto di averlo fatto? «Yu che hai? Scendi o preferisci non partecipare?» ha la fronte aggrottata e cerca di leggere il mio stato d'animo dal viso.
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Noi camminiamo sopra l'inferno, guardando i fiori (Nanami x Haibara)
Fanfiction❥ COMPLETATO! La storia è uno spin off di "What's the trouble, honey? " che trovate tra le mie opere. I protagonisti saranno Nanami e Hiabara. Siete pronti a vedere il mondo attraverso i loro occhi? ₍•̀ ⚇•́ ₎ Vista la presenza di scene smut ho modif...