L'Istituto è avvolto nel silenzio.
Appoggio la sacca sul letto e rimango a fissare i fiocchi che si accumulano in cortile ricoprendo tutto col loro candore. Sono consapevole di essere sotto lo stesso cielo della mia casa paterna, che il paesaggio che scorgo non è poi così differente, eppure la neve qui mi acquieta il cuore.
Ho lasciato prima del tempo quel posto perché mi sentivo soffocare.
Il mio rifiuto riguardo al proseguimento della stirpe non è stato accettato con entusiasmo, non possono obbligarmi con la forza, per fortuna i tempi son cambiati, ma hanno iniziato a cercare di far presa coi sensi di colpa e l'onore.
Un tempo avrei acconsentito senza problemi a qualsiasi loro richiesta, ora no. Ora voglio vivere la mia vita, voglio capire quali sono i miei sogni ei miei desideri. Mi sono annullato per troppo tempo al punto da non conoscere nemmeno me stesso.
Ho voglia di vedere Yu, il suo sorriso, ma lui non rientrerà fino a domani. Devo dargli una risposta, non posso continuare a tenerlo in sospeso. Non è giusto nei suoi confronti. Ma come posso esser sincero sui miei sentimenti se nemmeno mi conosco?
Chi è realmente Nanami Kento?
Guardo la sacca ancora chiusa sul letto e non ho voglia di sistemare nulla, recupero la copertina e un libro e mi dirigo nell'area break.
I miei passi risuonano nei corridoi silenziosi, apro la porta della sala e rimango pietrificato all'ingresso.
Seduto ad un tavolino c'è Yu che sorseggia una bevanda fumante da una tazza. Alza i suoi penetranti occhi su di me e sorride aprendomi il cuore.
«Ciao» esordisce come se la sua presenza qui non fosse una cosa eccezionale «pensavo stessi dormendo così non ho bussato alla tua porta»
«Cosa fai qui?» gracchio.
«Quando mi hai scritto dicendo che saresti tornato prima ho pensato che doveva esser triste stare qui tutto da solo così ti ho raggiunto» beve un sorso dalla tazza e le labbra restano sporche di una schiuma bianca. Latte. Sta bevendo del latte come un bimbo. Sorrido.
«Riesci sempre a stupirmi» scuoto la testa e mi siedo davanti a lui.
Lo osservo attentamente, gli occhi luminosi che mi guardano con affetto, le guance arrossate, le labbra su cui passa velocemente la punta della lingua per pulirle e io...
«Ho qualcosa che non va? Perché mi fissi così?» mi chiede distogliendo i mie pensieri da...da cosa esattamente?
«Non riesco a credere che tu sia qui» sogghigno.
«In positivo o in negativo?»
«In positivo ovviamente!» non ci sono dubbi a riguardo «pensavo proprio a te poco fa e al fatto che devo darti una risposta e...»
Appoggia la tazza rumorosamente sul tavolo e rimane immobile come una statua, quasi senza respirare. Che risposta devo dargli? Perché l'ho detto?
«Ecco, Yu... io...»
Dei passi in corridoio interrompono il mio confuso discorso ed entrambi restiamo a fissare la porta.
«Eccovi qui!» il prof entra come un'uragano e si avvicina al tavolo «speravo proprio di trovarvi, ho richiamato anche Shoko. Abbiamo finalmente informazioni riguardanti lo Stregone Nero»
«Sappiamo chi è?» mi alzo in piedi e sento Yu dietro alle mie spalle fare lo stesso.
«I sigilli apportati agli oggetti appartengono ad un Clan ormai estinto da almeno dieci anni, però ci sono ancora dei discendenti in vita. Stiamo cercando di rintracciarli. Nel frattempo preparatevi, recupererete Shoko direttamente in stazione»
STAI LEGGENDO
Noi camminiamo sopra l'inferno, guardando i fiori (Nanami x Haibara)
Fanfiction❥ COMPLETATO! La storia è uno spin off di "What's the trouble, honey? " che trovate tra le mie opere. I protagonisti saranno Nanami e Hiabara. Siete pronti a vedere il mondo attraverso i loro occhi? ₍•̀ ⚇•́ ₎ Vista la presenza di scene smut ho modif...