«Cosa stai combinando? Non è da te commettere tali errori» Shoko alza la voce lamentosa mentre con un balzo mi atterra accanto. La donna contro cui stiamo combattendo è posseduta da un coltello maledetto. Al nostro arrivo aveva già ucciso il proprio compagno ed era rimasta in stato catatonico, pensavamo di recuperare l'oggetto senza problemi ma appena mi sono avvicinato ha iniziato ad urlare e si è scagliata contro di me puntando al polso con l'intenzione di amputarlo.
Ho scansato il colpo ma lei mi ha sorpreso con la sua agilità e ha lanciato un secondo fendente che avrebbe rovinato il bracciale se non mi fossi abbassato esponendo così la mia guancia alla lama affilata. Ho guadagnato solo un minuscolo taglietto insignificante.
«Non volevo rovinarlo» le dico prima di colpire il polso della gentil donzella e disarmarla.
«Rovinare cosa?» Shoko recupera il coltello.
La signora sviene e i paramedici accorrono. Il nostro compito è terminato, possiamo tornare all'istituto.
«Chissà se troveranno indizi sul mandante» sfioro la lama seghettata, è un normale coltello da cucina.
«Non cambiare discorso, non hai risposto alla mia domanda» mi inchioda con uno sguardo indagatore.
«Il braccialetto» non ho nemmeno estratto il machete per questo combattimento, se non mi fossi preoccupato del regalo sicuramente non mi avrebbe sfiorato.
Shoko fissa il mio polso e sembra che gli occhi possano uscirle dalle orbite tanto li ha spalancati, apre bocca ma prima che possa dirmi qualcosa viene chiamata da uno degli assistenti per la messa in sicurezza dell'oggetto.
Mi incammino verso l'auto che ci attende, apro la portiera per salire e vengo spinto dentro in malo modo.
«Dove credi di fuggire?» Shoko mi spintona sul sedile accomodandosi accanto a me con sguardo truce.
L'auto parte e intravedo nello specchietto gli occhi divertiti dell'autista.
Sospiro rassegnato «cosa vuoi?»
«Quel braccialetto» indica il polso «chi te lo ha regalato?»
«Lo ha fatto Haibara» lo sfioro, per fortuna non si è rovinato. Forse è meglio non indossarlo in combattimento.
Spalanca gli occhi e mi fissa a bocca aperta, deve leggere qualcosa che non le piace sul mio viso perché corruga la fronte e serra le labbra di scatto «tu non sai che significa?»
«È un regalo da parte di un amico, che altro significato può avere?»
«Ah! Bro...» si siede composta e fissa fuori dal finestrino «sei veramente tonto»
«Scusa?» alle volte proprio non la capisco, cosa c'è di strano se Yu mi regala un bracciale?
«Non hai mai avuto una ragazza vero?» chiede bruciapelo.
Da quando si interessa della mia vita privata? E poi cosa centra col bracciale di Yu? «No... non capisco la domanda»
«Ti sei mai innamorato? »
«Ma che domande fai adesso?» incrocio le braccia al petto e guardo fuori dal finestrino, inizio a non sopportare più questo interrogatorio.
«Sei veramente incredibile. La vedo molto dura» il tono di voce si è addolcito.
Mi volto di scatto per guardarla in viso ma lei ora fissa la strada e credo sia meglio non continuare questa conversazione. Non ho mai pensato all'amore, non mi interessa. Devo solamente ottenere buoni risultati sia a scuola che negli esorcismi per far felice la mia famiglia. È per questo che sono venuto al mondo no?
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Noi camminiamo sopra l'inferno, guardando i fiori (Nanami x Haibara)
Fanfiction❥ COMPLETATO! La storia è uno spin off di "What's the trouble, honey? " che trovate tra le mie opere. I protagonisti saranno Nanami e Hiabara. Siete pronti a vedere il mondo attraverso i loro occhi? ₍•̀ ⚇•́ ₎ Vista la presenza di scene smut ho modif...