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you can never cross the ocean
until you have the courage to
lose sight of the shore.

Lunedì 22 Gennaio

La sveglia suonò; le 6:00 di mattina del 22 Gennaio 2024

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La sveglia suonò; le 6:00 di mattina del 22 Gennaio 2024.
Mi alzai a metà busto, giusto il tempo per stiracchiare le gambe e le braccia.
Mi strofinai gli occhi con entrambe le mani, sbadigliando.
Decisi poi di alzarmi dal letto, dirigendomi in bagno per cambiarmi e vestirmi: mi lavai la faccia con acqua fredda, cercando di "svegliarmi", anche se sapevo che non si sarei riuscita.
Uscì dal bagno preparata, mentre le altre mie coinquiline dormivano ancora beate nel mondo dei sogni.
Entrai in cucina per poter fare un caffè.
Presi i miei biscotti preferiti, e li appoggiai sul tavolo.
Nel frattempo mi raggiunse anche Petit, che appena mi vide fece una faccia sorpresa.
<<Come mai già sveglia?>> mi chiese, sedendosi su una sedia, poggiando una mano sotto al mento.
<<Potrei farti la stessa domanda>> risposi di rimando io ridendo <<comunque, mi sveglio sempre a quest'ora>> alzai le spalle, spegnendo il gas.
<<Capisco>> continuò a guardarmi.
Presi due tazze, dove ci versai all'interno il caffè, uno per me, e uno per il cantante.
Glielo porsi, dove lui mi ringraziò sorridendomi.
Dopo un pò, ci raggiunsero anche gli altri ragazzi, dove parlammo del più e del meno delle nostre lezioni, che si sarebbero tenute a breve.

⋆⋆⋆

<<Buongiorno!>> entrai in sala 10 salutando il maestro, Emanuel Lo.
<<Buongiorno Ness!>> mi venne incontro abbracciandomi, lasciandomi un bacio tra i capelli con fare paterno.
<<Cosa facciamo oggi?>> chiesi entusiasta, iniziando a riscaldarmi.
<<Una coreografia di hip hop>> mi rispose, azionando una musica a caso, giusto per non essere nel troppo silenzio.
<<Uau!>> esclamai felice, allungando una gamba in avanti, toccando poi con una mano il piede destro.
In sala entrò Isobel, dove io non persi tempo a salutarla cordialmente.
<<Iniziamo?>> mi chiese poi, sorridendomi.
<<Yess!>> alzai un pugno in aria scattando in piedi, facendoli ridere di gusto.

Quando finì la lezione con Isobel e con Emanuel, ritornai in sala relax.
Entrai, e mi fiondai subito in bagno sciaquandomi i polsi e la faccia con acqua fredda.
Ripresi il mio borsone, lo misi in spalla, e uscì dalla sala relax diretta verso la casetta.
Entrai in casa andando dritta nella mia stanza, e lì posai il mio borsone.
Mi lasciai cadere a peso morto sul letto portando un braccio davanti agli occhi, l'altra mano sulla pancia.
<<Eilà>> la voce di Sarah mi risvegliò dal mio momento di "pausa".
<<Ciao>> la salutai sorridendo, togliendo il braccio da davanti gli occhi.
Lei venne verso di me sedendosi sul mio letto.
<<Com'è andata la lezione?>> mi chiese, mentre si aggiustava i capelli con una mano.
<<Benissimo!>> mi misi seduta più comoda, passandomi una mano sulla gamba sinistra. <<Te invece?>> le chiesi di rimando, girandomi a guardarla.
<<Bene, si>> ricambiò il mio sguardo sorridendomi.

Ero distesa sul divano, con un libro in una mano e i miei occhiali da vista in un'altra.
<<Posso?>>
Giovanni indicò il posto vuoto sul divano, guardandomi.
<<Certo>> gli risposi sorridendo, ritraendo le gambe per poterlo far sedere.
<<Cosa leggi?>> mi chiese ad un certo punto, cercando di leggere il titolo del libro.
<<Orgoglio e Pregiudizio>> risposi, abbassando di poco il libro per poterlo guardare.
<<Sembra interessante>>
<<Lo è>> alzai le spalle, posando Orgoglio e Pregiudizio sulla mia pancia all'ingiù.
<<Volevi dirmi qualcosa che sei venuto qui?>> gli chiesi curiosa.
<<Veramente no>> disse sincero <<Oggi tocca a noi cucinare, ricordi?>>
<<Cavolo è vero!>> mi schiaffeggiai una mano in fronte dandomi della stupida. Mi alzai dal divano andando in cucina, seguita a ruota da lui.
<<Allora, cosa cuciniamo?>> gli chiesi, aprendo il frigo.
<<Io non so cucinare, ti avverto>> mise le mani davanti in segno di difesa.
<<Va bene>> risi <<Mmmh, che ne dici di una buona pasta al sugo? Semplice e indolore>> mi voltai verso di lui in cerca di una sua conferma.
<<Vai, ci sto!>>
Praticamente feci tutto da sola, lui mi guardò solo cucinare.
<<Puoi avvisare gli altri che è pronta la cena?>> gli chiesi gentilmente, prendendo i piatti e mettendoli a tavola.
<<RAGÀ>> urlò, facendomi sobbalzare; lo fulminai con lo sguardo <<È PRONTO A TAVOLAAA!>> finì urlando, di nuovo.
Lo fulminai per la seconda volta, dove lui mi guardava confuso.
<<Che c'è? Ho detto a loro di venire qui perché è pronta la cena>> alzò le spalle difendendosi.
<<Si, ma non urlando>> misi la pasta all'interno dei piatti, portandoli a tavola, con l'aiuto di Giovanni.
Ci sedemmo a tavola, mangiando e parlando.
<<È davvero buona. Brava Ness!>> si complimentò Mida, gustandosi la sua pasta.
<<Grazie>> feci un piccolo inchino col capo, portandomi una mano al petto. <<Ho fatto tutto io alla fine>>
<<Ma che vuoi, io non so cucinare!>> rispose Giovanni, girandosi a guardarmi.
<<Non è un problema mio>> alzai le spalle, portandomi alla bocca un maccherone di pasta.
Lo guardai facendogli l'occhiolino in modo scherzoso, ricevendo una spallata da parte sua.



















Ecco a voi il quarto capitolo!
Lasciate una stellina e un commento, se vi va!
Il prossimo capitolo non so se uscirà domani, eventuali cambiamenti, uscirà mercoledì.
kiss kiss
aria 🧚🏼‍♀️

DANCE AGAIN || Giovanni Tesse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora