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Who's good with itself,
is good with everything. 

Martedì 23 Gennaio

<<Ness>> sentì una voce chiamarmi da dietro, così mi girai

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<<Ness>> sentì una voce chiamarmi da dietro, così mi girai.
<<Ciao>> salutai con un sorriso Giovanni, posando il mio quadernino dei disegni sul comodino, mettendomi seduta a gambe incrociate sul letto. <<Ti selve qualcosa?>> gli chiesi.
<<Dovremo andare in studio, la produzione ci ha convocato lì>> mi informò, poggiandosi con una spalla sullo stipide della porta.
<<Anche i cantanti? O solo i ballerini?>> gli chiesi alzandomi dal letto, prendendo le scarpe e indossandole.
<<Tutti, anche i cantanti>>
<<Aia, qualcosa di grave in arrivo>> allaccia una scarpa, poi l'altra ed infine lo raggiunsi.

Entrammo tutti nello studio, sedendoci ognuno al proprio banco.
Dopo neanche cinque minuti, Rudy fece il suo ingresso salutandoci.
<<Ho un filmato da farvi vedere>> ci informò, guardando ognuno di noi, specialmente uno in particolare.
In filmato iniziò, rivelando la figura di Sofia, Mida e Nicholas: in poche parole parlava del fatto che, secondo Mida, Holden non pulisce abbastanza la casetta.
Inizia una discussione parecchio accesa, dove io me ne resto in silenzio per la maggior parte del tempo.
Ad una certa però, decido di dire la mia; in fondo, quasi tutti hanno espresso la propria opinione, chi sono io per non farlo?
<<Scusate se intervengo ma vorrei dire anche io la mia se è->> non feci in tempo a formulare una frase, che subito dopo Holden mi parlò da sopra.
<<Tu stanne fuori perché non sai un cazzo>> mise le mani davanti, arrabbiato.
Rimasi senza parole, a bocca aperta.
<<Io volevo solo esprimere una mia opinione, non ho un fucile in mano pronta a spararti!>> mi alterai questa volta io, arrabbiata più che mai.
Holden, ad un certo punto, si alzò e se ne andò.
Rudy ci congedò e ci lasciò tornare in casetta.
Appena misi piede fuori dallo studio, mi diressi a passi svelti in sala relax, andando in direzione del bagno.
Azionai l'acqua fredda, sciaquandomi i polsi; avevo bisogno di calmarmi.
<<Ness>> la voce gentile e calma di Sofia mi raggiunse, mettendosi di fianco a me.
<<Ei>> mi girai verso di lei, chiudendo poi il getto d'acqua.
<<Holden non voleva dire sul serio quelle parole, lo conosco da quando siamo entrati qui ad amici>> appoggiò una mano sulla mia spalla tranquillizandomi.
Mi limitai soltanto ad annuire, sorridendole.
<<È solo che.. quando mi parlano in questo modo io ci rimango male. Tutto qui>> alzai le spalle, uscendo dal bagno seguita a ruota da Sofia.

⋆⋆⋆

<<Vanessa>> mi sentì chiamare.
Girandomi, trovai la figura di Giovanni.
<<Ehilà!>> lo salutai, chiudendo il libro che stavo leggendo.
<<È pronta la cena>> mi avvisò.
<<Arrivo>> mi alzai dal divanetto, e presi il libro <<Lo vado a posare e ti raggiungo>> indicai con un cenno della mano il libro, incamminandomi verso la stanza celeste.
<<Va bene>> annuì, andandosene.
Mi incamminai, entrai in stanza e lasciai il libro sul letto.
Dopo fatto ciò, uscì e mi incamminai verso gli altri.
Mi sedetti a tavola, con Marisol alla mia sinistra, e Sofia alla mia destra.
Quest'ultima mi guardò con un sorriso strano stampanto in faccia.
<<Cosa c'è?>> le chiesi confusa, inarcando un sopracciglio.
<<Niente>> alzò le spalle, e potei vedere un sorrisino spuntarle sulla faccia.
<<Va bene>> risposi non del tutto convinta, ma non feci altre domande.
Mangiammo tutti insieme, chiacchierando del più e del meno.
Di fronte avevo Giovanni, e alzando lo sguardo lo beccai a guardarmi, ed io abbassai lo sguardo imbarazzata.
Marisol, che sicuramente avrà assistito alla scena, mi diede una gomitata sul fianco.
<<Ai!>> mi toccai con una mano il punto in cui mia aveva "colpita", guadagnandomi un occhiata da parte di lei, che mi sorrise alzando le spalle.
Le rivolsi uno sguardo truce, girandomi e continuando a mangiare.
Dopo un pò finimmo di mangiare.
Mi alzai dal mio posto prendendo il mio piatto, per poi posarlo dentro al lavandino.
Stasera toccava a me e a Giovanni pulire.
Guarda caso...
Dopo che tutti misero il proprio piatto nel lavandino, sentì una persona avvicinarsi a me.
<<Eccomi qui, il tuo aiutante è arrivato>> Giovanni mi si piazzò di fianco, guardandomi.
<<Menomale>> risi <<Pensavo che ti avevano rapito>> lo presi in giro.
<<Ah ah ah, come sei spiritosa>> fece una smorfia che mi fece ridere ancora di più.
<<Dai Incominciamo, sennò non finiamo più>>
Incominciammo così a lavare tutti piatti, posate, bicchieri.
Ad una certa sentì qualcosa di freddo venirmi addosso.
Alzando lo sguardo trovai Giovanni con il getto d'acqua puntato verso di me, che se la rideva.
<<Giovanni!>> lo rimproverai, la bocca spalancata dallo stupore.
<<Ops>> alzò le spalle, continuando a lavare le sue cose.
<<Io giuro che->>
<<Che?>> mi guardò, interrompendomi.
<<Ti uccido>> gli puntai un dito contro fulminandolo con lo sguardo.
<<Ah davvero?>> fece un sorriso sfacciato, prendendosi gioco di me.
<<Vai a farti fottere>> girai lo sguardo, riprendendo la spugnetta piena di sapone e lavando un piatto.
<<Va bene>> rispose con noncuranza, alzando una spalla.


Angolo autrice
ecco qui il nuovo capitolo!
lo stavo scrivendo ieri sera ma avevo finito completamente le idee, quindi l'ho continuato stasera!
fatemi sapere com'è lasciando una stellina e un commento!
baci baci
aria 🧚🏼‍♀️

DANCE AGAIN || Giovanni Tesse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora