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Il giorno dopo Vanessa, andò in sala per provare la coreografia, che poi avrebbe portato alla prima puntata del serale.

Erano le 21:00; Vanessa era ancora in sala  a provare.
Non voleva andarsene, voleva continuare a ballare, ma la stanchezza glielo impediva.
Così, staccando la musica, prese la bottiglietta d'acqua e la bevve tutto d'un sorso; poi prese il borsone e so mise in spalla.
Si diresse verso la sala relax.
Aprendo la porta, si ritrovò un Giovanni a braccia conserte, palesemente arrabbiato.
Vanessa sobbalzò dallo spavento, non aspettandosi minimamente che lui si trovasse proprio lì.
<Cosa ci fai qui?> chiese lei confusa, andando verso un tavolino e posando la borsa sopra di esso.
<Ti stavo aspettando> disse come se la cosa fosse ovvia.
<Perchè?>
<Perchè sono le nove passate, Vanessa> la rimproverò lui, alzandosi dalle gradinate.
<E allora?> rispose lei irritata, incrociando le braccia sotto al seno. <Stavo provando la coreografia del serale. E sai, non vorrei fare una brutta figura. Non so se mi spiego>
<Ti spieghi benissimo> rispose lui <Ma non puoi chiuderti in una sala dalle sei.>
Lui, irritato, avanzò verso di lei sovrastandola con la sua altezza.
Giovanni sospirò.
<Sono solo preoccupato per te, Ness> la sua voce divenne più calma.
<Se fossi stato preoccupato per davvero, non avresti fatto questa scenata>
Detto ciò, gli regalò un'occhiata di traverso; prese il borsone, se lo mise in spalla e uscì dalla sala relax molto arrabbiata.

Una volta che fu arrivata in casetta, si diresse a passo spedito verso la sua camera.
Marisol tentò di fermarla, ma ricevette solo un "lasciatemi in pace" da parte di Vanessa.
Si chiuse in bagno a chiave, si lasciò cadere a terra lentamente, contro la porta del bagno.
Doveva cercare di mantenere la rabbia che  provava in quel momento.
Qualcuno, dopo un pò, bussò alla porta.
<Ness?> la voce di Lucia la chiamò. <Puoi uscire?> chiese dolcemente.
All'inizio non rispose, poi si fece coraggio ed uscì.
Si ritrovò davanti Lucia, in compagnia di Kumo.
<Cosa è successo?> chiese quest'ultimo, guardandola preoccupata.
<Nulla> rispose semplicemente lei, alzando le spalle.
<Io non penso> disse Lucia, che nel frattempo aveva raggiunto l'amica sedendosi sul letto. <Ti abbiamo vista fuggire via non appena hai messo piede in casa. Poi Giovanni è arrivato subito dopo arrabbiato e da lì ho capito>
Vanessa sbuffò, stendendosi sul letto.
<Che situazione> guardò il soffitto, sentendo i suoi occhi farsi lucidi.















Angolo autrice:
buongiorno bella gente! come state?
sono viva, lo giuro 🙋🏻‍♀️🙌🏼
baci baci
ari 🧚🏼‍♀️

DANCE AGAIN || Giovanni Tesse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora