Al dover viaggiare quasi in incognito, con un cappellino da baseball calato sulla testa che non faceva altro che stringergli le tempie e tirargli i capelli, c'era abituato.

Al doversi trattenere onde evitare di strozzare le hostess, decapitare gli Stuart, litigare con chiunque gli respirasse vicino (soprattutto con l'alito fetido da mancato sonno e chissà che ingarbugli) , c'era abituato... soprattutto per evitare che la cosa con il cappellino non servisse ad un cazzo...

Ma ad avere il nerd di fianco, anche lui con cappellino calato in testa ed una sciarpa a coprirgli mezzo viso, che gli sta attaccato come una cozza e che gli sfiora la mano di continuo beh... A questo, Katsuki Bakugou, non è minimamente abituato..

Perché passi il fatto che devono stare attaccati per non farsi notare e riuscire a sgusciare via non appena qualche fan alza la testa e, con gli occhi a cuoricino, inizi ad indicarli...

Passi per quegli occhi verdi che gli stanno sempre appiccicati addosso, maledetto lui ed il non aver insistito per fargli mettere degli occhiali da sole, e che gli stanno causando una specie di formicolio su tutta la spina dorsale...

Ma quella mano?

Quella mano tozza, e scheggiata dalle cicatrici, che si appoggia di continuo sulla sua in gesti apparentemente casuali?

No...a quello non è minimamente abituato...

Non che gli dia fastidio il fatto che sia la mano del nerd...anzi...

Probabilmente se potesse scegliere una mano tra milioni di mani sceglierebbe proprio la sua perché per quanto sia pasticcione, e si riesca a macchiare anche mangiando una barretta energetica, il nerd è anche una persona che ci tiene alla sua igiene e che si lava le mani tanto quanto lui... Quindi non è questo il problema...

Il problema è che Katsuki non riesce a capire, ormai da giorni, cosa cazzo gli stia prendendo.. perché è diventato così...

Ok era vero...

Da bambini Izuku era sempre appiccicato a lui ed a volte per scrollarselo di dosso, per lo meno per andare in bagno, era stato costretto ad inventare balle ed a dirgli di avere la febbre o roba del genere...

Poi c'era stato il periodo delle medie e diamine...non che ne andasse orgoglioso o cose del genere ( avrebbe volentieri cancellato quel periodo di merda dalla sua vita) ma si erano allontanati per anni per poi incrociarsi di nuovo, alla UA, e ricostruire una specie di rapporto...

Ed era vero che lavoravano bene insieme e che a volte, ma solo in occasioni rarissime, erano anche usciti a prendere un gelato insieme alle altre comparse...

Ma il loro passato, unito al fatto che entrambi si erano rivelati Alpha , li aveva decisamente allontanati creando una sorta di bolla fatta di regole non dette e di limiti invalicabili.

Non era nella natura di un Alpha toccarne un'altro...questa era la base...

Ed era vero che anche lui, quando il nerd era in coma, lo aveva a volte accarezzato o gli aveva tenuto la mano...

Ma quello era diverso no?

Insomma!

Izuku era in coma ed il suo Alpha era assopito, come ogni suo istinto , permettendogli di prendersi quelle libertà e di coccolarlo un po' di più di quanto fosse possibile fare...

Ma ora?

Perché al nerd, o perlomeno al suo Alpha,  non dava fastidio quella vicinanza?

Perché gli aveva sfiorato la mano al check-in?

Perché il suo mignolo continuava ad ondeggiare, quando erano vicini, sfiorando il suo?

E perché questa cosa, così assurda, non dava fastidio nemmeno a lui?

Cioè... Katsuki sapeva che era sbagliato...sapeva che non era naturale o normale, ma nemmeno a lui alla fine quella cosa stava dando fastidio...

Perché il suo Alpha non si attivava? Perché glielo lasciava fare?

Il biondo sospirò, sistemandosi meglio sul sedile ed abbassandosi la mascherina per filtrare la luce, mentre cercava disperatamente di addormentarsi anche se quella vicinanza gli dava i brividi...

La mano di Izuku, e tutto il suo avambraccio, era posata sul divisore e dondolava pigramente al ritmo della musica che stava ascoltando con le cuffiette...

Quelle dita sfioravano continuamente il dorso della sua mano, inviandogli scosse sulla spina dorsale che lo facevano irrigidire ogni volta, e con la punta a volte gli sfiorava persino la carne tenera tra un dito e l'altro...

Katsuki si mosse a disagio, slacciandosi la cintura quando l'aereo prese quota e le luci vennero abbassate, cercando di far finta di addormentarsi subito dopo per mettere fine a quella situazione che lo stava confondendo ancora di più...

E forse, si rese conto solo dopo, quello fu un errore madornale che poteva evitarsi...

Perché non appena lasciò andare i muscoli, rilassandosi sullo schienale e facendo finta di respirare più pesantemente, si dovette mordere l'interno della bocca per non urlare e non farsi scoprire...

Perché tutte e cinque le dita di quel maledetto, che aveva sicuramente deciso di farlo impazzire, si allacciarono alle sue con delicatezza e lentamente...come una lenta carezza...

Mentre il viso di Izuku gli finiva sulla spalla, facendo perdere diversi battiti al suo cuore, e la musica sparata nel suo orecchio riuscì a raggiungere anche quello di Katsuki...

Insieme ad un'altro suono, che forse sentiva perché era rincoglionito dal sonno, che gli fece socchiudere le labbra e trattenere il fiato...

Anata ToDove le storie prendono vita. Scoprilo ora