I:" sono così felice Kacchan!!"

Un sorriso enorme a troneggiargli sul viso...

Le braccia piene, stra cariche dei regali appena ricevuti, e persino le tasche che strabordano di lettere e piccoli pacchetti...

Il rientro di Izuku in Giappone era stato accolto in grande stile...

I suoi compagni della UA erano in prima fila dopo le porte automatiche che separavano il nastro del ritiro bagagli dalla hall dell'aereoporto...

Ed oltre a loro, ai loro visi sorridenti ed alle loro pacche affettuose, era stato predisposto un enorme carrello dove i fan di quell'eroe giovanissimo, ma già amato, avevano potuto lasciare un piccolo pensiero per il loro beniamino

Pupazzi...lettere...cartelloni...a volte persino dei dolci ( che ovviamente non avrebbe mangiato) che Izuku accolse con una felicità stampata in faccia e con il cuore a mille...

Non era tanto per il fattore materiale, alcuni di quei regali erano stati fatti a mano e quindi non avevano proprio valore, ma l'affetto di cui si sentì avvolgere a farlo commuovere quasi fino alle lacrime

I giornali avevano parlato di lui per tutto il tempo che lui era stato in coma, stringendosi attorno alla UA ed alla dolce Inko per farle forza, e la notizia del suo rientro era stata festeggiata in grande stile nonostante l'aeroporto non permettesse ai fan di sostare al loro interno...

Ma non appena misero piede fuori, con i ragazzi della UA a fargli da scudo e da bodyguard, l'applauso che lo avvolse lo commosse ancora di più portandolo alle lacrime che non riuscì nemmeno a trattenere...

Izuku camminò con calma in mezzo a loro, elargendo autografi e sorrisi umidi, e solo la presenza dei suoi compagni riuscì ad assicurargli l'arrivo incolume alla macchina che era stata predisposta per riportarlo a casa...

Si... La presenza dei suoi compagni ma, soprattutto, quella di colui che faceva più paura alla folla in assoluto

Katsuki non si schiodò nemmeno per un secondo dal suo fianco... nemmeno per un attimo...

I suoi amici, Kirishima e Kaminari, erano stati costretti a caricare i bagagli di entrambi perché se no il biondino avrebbe abbandonato pure quelli pur di non allontanarsi dal nerd...

Le loro spalle erano sempre attaccate ed ogni volta che un fan diventava più insistente, cercando di avvicinarsi ed abbracciare il suo eroe, Katsuki ringhiava assottigliando lo sguardo ed irrigidendo le spalle in un gesto minaccioso e duro...

E quella cosa era stata notata dai suoi compagni, che lo guardarono straniti per tutto il percorso fino alla macchina, ma ci sarebbe stato tempo per asfissiarlo di domande e prenderlo per il culo quando sarebbero rientrati alla UA ed avrebbero ricominciato le lezioni...

Per questo Kirishima, Kaminari, Sero e Mina si diressero tranquilli al furgoncino che li avrebbe riportati alla UA, come la dekusquad in un'altro furgone insieme ad altri compagni, pregustandosi già le urla e le esplosioni che avrebbero preso in faccia da lì a poche ore...

E vi potete immaginare il loro sconforto quando, ai cancelli della UA, videro che della macchina dov'erano saliti Katsuki ed Izuku non c'era traccia...

I:" Kacchan...dovresti tornare a scuola..."

Izuku stringeva una piccola bambola a cui era stata applicata una maschera di stoffa, simile a quella del suo costume, mentre ancora sorrideva per tutto l'affetto che aveva ricevuto

Katsuki, al suo fianco e stravaccato sul sedile, si limitò a scrollare le spalle ed a tenere gli occhi chiusi e le braccia incrociate sul petto

K:" ah? Tu non mi dici cosa cazzo devo fare nerd di merda..."

Anche lo sguardo di Izuku si assottigliò, passando a prendere in mano un'altro pupazzetto modificato con le sue fattezze, per poi appoggiare lui stesso la schiena allo schienale e portare l'attenzione sul biondo al suo fianco

I:" ma hai già perso più di tre settimane e devi recuperare tutto lo studio che..."

K:" tsk!"

Le ciglia bionde si sollevarono appena, mettendo in mostra al di sotto due iridi attente e rosse come il sangue, mentre Katsuki buttava l'ennesimo pupazzo in un sacchetto e ricambiava lo sguardo

K:" devi recuperare pure tu no? E poi...credi sul serio che io possa rimanere indietro? Mi sono fatto mandare i compiti tutti i giorni via email, da capelli di merda, ed ho già predisposto il programma per la settimana di riposo che ti spetta ancora. E preparati nerd... perché ti starò addosso come un cazzo di mastino..."

La bocca di Izuku si aprì per rispondere, che non c'era poi bisogno che entrambi perdessero ulteriori lezioni, ma una fitta allo stomaco gli fece strizzare gli occhi e trattenere il fiato zittendolo immediatamente e facendo scattare il biondo verso di lui

K:" senti ancora male?"

Izuku annuì, regolando la respirazione per modulare quelle fitte fastidiose, mentre Katsuki si avvicinava ancora di più a lui allungando istintivamente una mano...

Occhi negli occhi...

I due rimasero fermi, nonostante una curva a gomito rischiò seriamente di farli traballare, mentre la mano di Katsuki copriva gli ultimi centimetri posandosi sul ventre del verdino ed aprendo tutte le dita

K:" va meglio così?"

La voce improvvisamente bassa e roca, una lenta carezza per le orecchie del minore, ed anche la mano di Izuku andò sul proprio ventre sfiorando quella di Katsuki per poi agganciarsi alla stoffa del maglioncino

Respiri lenti, dati sempre senza staccare lo sguardo l'uno dall'altro, mentre la stoffa viene tirata su scivolando da sotto le dita di Katsuki che si posano, successivamente, sulla pelle piena di efelidi e calda da morire..

Solo in quel momento gli occhi di Katsuki si staccano da quelli del verdino, sentendo la sua stessa gola deglutire a vuoto, per poi spostarsi ad osservare la sua mano mentre lentamente inizia a muoverla...

I polpastrelli sfiorano la pelle con cura, insinuandosi tra le pieghe degli addominali come se volesse contarli, per poi alzarsi di pochi centimetri portandosi dietro anche la stoffa del maglioncino e quella della canottiera al di sotto...

Pelle...

Altra pelle che scorre davanti ai suoi occhi, e sotto la sua mano, che Katsuki divora centimetro dopo centimetro continuando a sfiorarla e sentendo dentro di sé un tumulto di emozioni che non ha mai sentito o provato...

Altra stoffa viene spostata, con esasperante lentezza, e la gola del biondo deglutisce un'altra volta a vuoto quando un piccolo capezzolo scuro fa capolinea sotto quel blu mozzandogli completamente il fiato in gola...

La lingua esce ad umettarsi le labbra improvvisamente secche , mentre la mano sale ancora, e l'indice sfiora quel bottoncino di carne per un secondo nell'esatto momento in cui i loro occhi tornano a guardarsi ed entrambi trattengono il respiro...

X:" siamo arrivati..."

La mano di Katsuki si alza immediatamente dal torace del verdino, che si abbassa la maglietta arrossendo come se non ci fosse un domani, ed entrambi schizzando indietro verso lo sportello mettendo più distanza possibile tra di loro e distogliendo lo sguardo imbarazzati...

Mentre la macchina parcheggia, nel cortile dei Bakugou, ed un emozionata Inko inizia a correre per aprire lo sportello ed abbracciare il suo bambino appena tornato a casa...

Mentre Mitsuki e Masaru, dal lato del figlio, restano immobili quando lo vedono scendere con lo sguardo perso nel vuoto

Ignari, come la dolce Inko, di ciò che sta affollando le menti dei loro bambini

Anata ToDove le storie prendono vita. Scoprilo ora