Il silenzio nella piccola cucina era quasi irreale considerando che c'erano ben cinque persone , sedute attorno al tavolo, e che tutti loro si stavano osservando in un silenzio rotto a malapena dai piatti che tintinnavano...

A capotavola c'era Masaru, quotidiano in mano e caffè nero bollente di fronte, che non si era accorto di avere il giornale al contrario e faceva finta di leggere...

Alla sua destra era seduta Inko, avvolta in un morbidissimo pigiama a mezze maniche dalla fantasia floreale, mentre alla sinistra dell'uomo Mitsuki non faceva nemmeno finta di fare qualcos'altro tenendo le iridi rosse, così simili a quelle di suo figlio, ben piantate sui volti dei ragazzi più giovani...

Ragazzi che cercavano in ogni modo di mangiare senza nemmeno guardarsi, per non fare trapelare nulla, e che ogni tanto si facevano aria con la mano sotto gli occhi vigili della donna

Mi:" allora...avete passato una buona nottata?"

Il latte andò di traverso al verdino, che si colpì il torace con il pugno per mandare giù il boccone, e Katsuki si versò dell'altro caffè evitando però di sollevare lo sguardo

K:" si. E se non inizi a rompere i coglioni passeremo anche una buona mattina"

Una ginocchiata arrivò alla volta del biondo, che sussultò e fece il dito medio rotto il tavolo, per poi ricominciare entrambi a mangiare facendosi durare la roba il più possibile...

Masaru girò la pagina del quotidiano, ancora al contrario, ed Inko sorrise in imbarazzo allungando una mano e sfiorando con delicatezza suo figlio..

Inko:" sei riuscito a riposare? Hai la febbre?"

Un'intenso rossore sporcò le guance del verdino, che rischiò di strizzarsi nuovamente con il latte, per poi alzare il viso e sforzarsi di sorridere alla volta di sua madre

I:" s-si ma-mamma h-ho... h-ho do-dormito benissimo e...e non ho la-la febbre..."

Inko:" allora perché hai il dolcevita?"

Questa volta toccò a Katsuki il rischio di strozzarsi, quando le unghie di Izuku gli si piantarono nelle cosce nel tentativo di chiedergli aiuto, ed il biondo si schiarì la voce appoggiando la maledetta brioches e girando lo sguardo sulla verdina

K:" il .. il cambio di temperatura tra il...coff coff..tra l'isola e qui potrebbe fargli male. Quindi è meglio che tenga la gola coperta per un po' di tempo tipo....mmmh...un paio di settimane?"

La verdina annuì lentamente, guardando Katsuki tornare a mangiare, per poi girarsi verso suo figlio ed indicare il biondo

Inko:" anche la sua gola deve rimanere tutelata?"

Un raschio dalla gola fu la risposta di Mitsuki, che si muse una mano davanti alla bocca a trattenere una risata, ed anche Katsuki arrossì

K:" abbiamo preso un colpo d'aria"

Mi:" entrambi?"

I:" uhmmm ssssi... lì c'era davvero tanto...ehmmm..t-tanto freddo!"

Inko:" in un'isola?"

I:" c'era u-umidità mamma..."

Mi:" nell'ospedale?"

Sia la bocca di Izuku che quella di Katsuki si chiusero, sotto l'interrogatorio degli adulti, e Masaru sospirò abbassando finalmente il giornale e smettendo di far finta di leggere

Ma:" ci dite volontariamente cosa sta succedendo oppure volete che vi facciano domande per le prossime 24 ore? Perché sapete che non si fermeranno nemmeno con le cannonate e che questa colazione potrebbe protrarsi fino alla cena..."

I due ragazzi rimasero in silenzio, testa bassa e bocca serrata davanti all'uomo, e Masaru sospirò per poi allontanare la tazza del caffè ancora intatta e piegare il giornale

Ma:" vi siete marchiati?"

Il gelo calò nella tavola, il silenzio che era tornato a fare da padrone sulle labbra dei ragazzi, e Masaru sospirò di nuovo aprendo le labbra in un tenero sorriso

Ma:" sapevamo che sarebbe successo ragazzi...da quando vi siete conosciuti da piccoli ed anzi..ci chiedevamo come mai non vi foste marchiati da bambini dato che eravate sempre incollati"

Gli occhi di Katsuki si sgranarono, alle parole dell'uomo, e Mitsuki ridacchiò iniziando a sparecchiare e tirando una gomitata ad una divertita Inko

Mi:" direi che ho vinto la scommessa Inko..mi devi un trattamento alla Spa ed un giro dal parrucchiere!"

Inko:" ahhhh maledizione... prendiamo appuntamento per domani?"

La bionda annuì, raccogliendo i piatti insieme alla verdina e continuando a chiacchierare con lei, mentre Masaru afferrava di nuovo il giornale ed iniziava seriamente a leggerlo..

I tre adulti continuarono a parlare e ridere, sotto lo sguardo allucinato dei ragazzi, e fu Izuku che alla fine, a bocca aperta, trovò il coraggio di alzarsi in piedi ed attirare la loro attenzione

I:" e...e n-non.. n-non vi da fastidio? Voi... v-voi non ci dite nulla? Non... n-non ricordate che siamo entrambi Alpha e che..."

Mitsuki ridacchiò, mettendo le tazzine sporche nel lavandino, per poi scrollare le spalle ed incrociare le braccia sul petto

Mi:" e perché dovremmo? Al massimo adotterete dei bambini dato che è impossibile che voi né abbiate uno vostro dato che siete entrambi alpha... Insomma...non siamo così bigotti no? E per quanto la curiosità di sapere come farete nei Ruth è alta..."

Inko:" MITSUKI!"

Mi:" ahahahah...va bene va bene..."

La bionda sorrise di nuovo, alla volta dei sempre più sconvolti ragazzi, per poi portare un'altro caffè sul tavolo e tornare a sedersi con aria seria

Mi:" in poche parole.. l'unica difficoltà che potete avere è chi prende e chi da...ma per il resto, dato che non dovete nemmeno stare attenti a gravidanze indesiderate, non vediamo dove sia il problema..."

Ed anche Izuku rilassò finalmente le spalle, sentendosi accolto ed accettato da quella famiglia che considerava propria , mentre Katsuki al suo fianco sbiancava ricordandosi alcuni pezzi della notte appena passata...

Ma tenendo la bocca serrata nonostante il cuore rischiasse di scoppiargli nel petto al ricordo di quel liquido, che aveva reso tutto possibile, ed agli innumerevoli nodi che aveva inserito nel suo compagno

Anata ToDove le storie prendono vita. Scoprilo ora