Il giovane diacono, bello e dannato, don Miguel, si è appena trasferito in un piccolo paesino di campagna, vicino al mare, ignaro però, di tutte le notti in bianco che sarà costretto a passare per via di un brusco terremoto nella sua vita - vita che...
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Credo che le parole di Miguel, cioè Gabriel, mi abbiano un po' destabilizzata. Ecco perché mi sembrava di aver già visto quel viso, di riuscire a riconoscere il suo sguardo: Abbiamo passato la maggior parte della nostra infanzia assieme. O meglio, non proprio assieme, ricordo che tutte le volte che mi si avvicinava, me ne inventavo una nuova per non stare con lui. Il vero problema è che mi piaceva, un po'... ma non l'ho mai ammesso ad alta voce, avevo paura e non sapevo con chi parlarne. Ricordo che un giorno però, lo stavo cercando per far finire questa sorta di guerra che si era creata fra noi, pensavo fosse la cosa giusta da fare, avevo capito che continuare a scacciarlo non era più divertente come la prima volta. Ricordo che girai l'intero campus, ma di Gabriel nessuna traccia. Per la prima volta, sentii il mio cuore spezzarsi in mille pezzettini. Per la prima volta, mi sentii come quando scoprii di essere stata abbandonata dai miei genitori in quella chiesetta. Per la prima volta piansi come non mai... per me era esattamente come loro: Senza cuore. Era scappato senza dirmi nulla, senza neanche salutare da lontano; io, ovviamente, non chiesi a nessuno di lui e nessuno me ne parlò.
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