13 - Qui, ora e senza pensarci due volte

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Giornata di riposo

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Giornata di riposo.
Finalmente è giunto il giorno tanto atteso.
Per rimettere ordine nella mia mente ho deciso di dedicarmi al giardinaggio. È da quando ho aperto gli occhi che sto annaffiando piante. È terapeutico.

«TU.» neanche la melodia sparata ad alto volume nelle mie orecchie mi impedisce di sentire la sua orribile voce dura e prepotente «Smettila di fare la santarellina.» grida fuori di sé, strappandomi letteralmente le cuffiette dalle orecchie con una sola mano «Sei squallida. Pensi che portarti a letto un prete possa farti sentire meglio?»

«Stai delirando, Robert» è l'unica cosa che riesco a dire. Quasi non lo riconosco più.

«Ah si? Ah si? Io sto delirando? Guarda che ti ho vista mentre gli sei saltata addosso come una puttana. Continui a mentire. Bugie dopo bugie. Lo fai sempre. Come dovrei fidarmi di te?» domanda preoccupato, catapultandomi direttamente a qualche anno fa, a quando lo pregavo di perdonarmi per essere uscita con un ragazzo dopo che, a caso, mi aveva bloccata. Pretendendo, senza neanche dirmelo, che trovassi un modo per riscriverlo, così da chiarire.
Cosa avrei dovuto fare? Restare in casa a piangere?
La mia stanza era diventata un pozzo buio,
ed io avevo bisogno di restarci il meno possibile.
Fino a quando, dopo qualche giorno dalla mia uscita con questo ragazzo, si ripresenta chiamandomi alle 10 del mattino. Ricordo che non avevo la suoneria... aprire gli occhi, prendere in mano il cellulare e trovarlo a squillare, mi è sembrato un segno del destino. Senza esitare ho risposto e lui ha cominciato a dirmi cose carine, cose che mi hanno fatto sentire di nuovo bene. Cose che avevo bisogno mi dicesse. Pensavo che sarebbe andata meglio; mi propose addirittura il fidanzamento! Accettai su due piedi, ma dopo soltanto pochi giorni, mi resi conto di essere l'unica della coppia a sentirsi impegnata.
Ogni giorno andava sempre peggio!
Ogni giorno un motivo diverso per litigare.
Era tornato in sé.
E alla fine mi bloccò di nuovo.

«Come? Fidarti di me? Io non ho alcuna intenzione di farti cambiare l'idea che hai di me.» rispondo a gran voce.

«Ovvio. Perché farlo sarebbe impossibile. Tu sei questa. Sei una traditrice. Lo hai fatto con Peter, lo hai fatto con me e lo farai anche con lui» urla, avvicinandosi sempre di più a me. «Eri l'unica a farmi stare bene. Per te avrei dato la vita»

«Ti prego, lasciami in pace» a malincuore, la voce mi trema.

«Ho fatto a meno di te perché pensavo di starti rovinando. Io non ho mai smesso di amarti, pulcino.» quel nomignolo! Sento il cuore stringersi in una morsa «Tu sei la mia criptonite. Ricordi? È ancora tutto scritto. Io e te, una casa vicino al mare e un cagnolino.» mentre mi stringe le mani, disperatamente, non riesco a far altro che scuotere la testa. Le stesse parole che mi diceva anni fa, le stesse che ha usato per uccidermi già in passato. Non può vincere anche questa volta.
Non può.

«Smettila» grido forte «Basta. Ti prego smettila. Smettila. Ti ho detto di smetterla. Tu sei un pazzo.» mi allontano da lui, ho il batticuore e le lacrime agli occhi. Se non si riavvicina è soltanto perché Don Miguel, prontamente, si mette fra di noi.

«Cos'è che non capisci delle sue parole?»

«Oh... il prete!» sibila, guardandolo dalla testa ai piedi con fare altezzoso «Cosa penseranno tutti, quando sapranno quello che hai fatto?»

«Ti piace giocare con i punti deboli degli altri a quanto pare. Ma io non ne ho.» sentenzia «Ho già parlato con chi di dovere.» butta fuori, spiazzandomi. «Ora, se hai finito di provare a fare l'eroe, potresti anche andare. Questo posto non è fatto per quelli come te.»

«Lo farò, mi sembrate due idioti. Siete fatti per stare insieme.» e dopo avermi lanciato un'occhiata contro, in grado di mandarmi a fuoco, va via.
Spero per sempre.
E lo spero anche se non sono riuscita a mandarlo a fanculo, anche se non sono riuscita ad essere forte come speravo.

«Prima che tu me lo chieda, Nicole, non ho detto niente di quello che è successo fra noi» confessa, restando di spalle davanti a me «è stato uno sbaglio.»volta un po' il suo viso, quel che basta per potermi guardare, mentre sussurra: «Dio ci perdonerà se ce ne pentiremo»

Ma...
io non me ne pento;
fosse per me,
lo rifarei
qui, ora e senza pensarci due volte. 💕

AMORE PROIBITO🤍 Gabriel Guevara Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora