4 - fuori scena

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Marco torna sul palco ed Ale aspetta per quelli che sembrano momenti interminabili. Nel frattempo, parla con Alfa e Maninni. Li trova due ragazzi molto simpatici, ma mai come Marco. Non vede l'ora di rivederlo. Finalmente dopo un enorme applauso, Marco torna dietro le quinte. Ale si scusa con Alfa e Maninni, si allontana un po' e raggiunge Marco. I due si sorridono in imbarazzo. Ale lo abbraccia. Marco si sente tremare. Ogni minimo contatto con quell'uomo lo fa sentire vivo. Si staccano dall'abbraccio e Ale sorride.

" Ora che hai finito, immagino vorrai andare a dormire. "

" Beh, ho sonno, ma potrei anche passare la notte con te, Ale. "

Marco si rende conto di cos'ha detto e arrossisce.

" Oh mio dio... Io non intendevo... Ehm... Nel senso... "

" Tranquillo Marco. Ho capito. "

" Si ma ho detto una cosa orribile... Io intendevo che potrei passare la serata a parlare con te, e potremmo stare un po' insieme... Ovviamente solo se ti va. "

" Certo che mi va. E non hai detto una cosa orribile, tranquillo. "

Marco è nervoso, tanto che inizia a toccare gli anelli che ha indosso. Ale lo nota e mette la mano sulla sua.

" Hey. Come mai così nervoso? "

" Non... Non lo so. Mi fai quest'effetto. "

Ale ride di buon gusto e poi guarda Marco dritto negli occhi, sempre tenendo la mano sulla sua.

" Io? Io che faccio effetto a te? Nemmeno nei miei sogni più profondi mi sarei immaginato di sentirti pronunciare una frase del genere. "

Marco arrossisce ancor più di prima.

" Comunque, sì. Per me va bene. "

I due si guardano per un momento. Marco sorride, nella sua timidezza. Ale molla la sua mano e Marco sente un gran vuoto. Stare lontano da lui è come una pugnalata dritta al cuore. Ale si allontana ed inizia a prendere le sue cose.

" Allora? Che fai? Vieni con me o rimani lì? "

Marco scatta e segue Ale. Escono insieme dall'Ariston, cercando di non essere visti. Prendono una scorciatoia, lontana dalle occhiate indiscrete.

" Finalmente soli. "

Ale sorride mentre cammina al suo fianco. Riesce a sentire il suo calore pure stando a centimetri da lui.

" Già. "

Il silenzio cala tra i due, come al solito. Marco cammina con le mani in tasca, mentre Ale gli lancia delle occhiate fugaci. Ale non riesce più a non sentire il suo corpo vicino al suo, quindi mette il braccio tra quello di Marco. Marco sussulta per il contatto improvviso, ma si sente troppo bene per protestare. I due ora sono a braccetto.

" Voglio sapere più cose su di te, Marco. È risaputo che il grandissimo Marco Mengoni sia un figo spaziale, ma non so praticamente nulla della persona che c'è dietro al mito. "

Marco ride. Trova divertenti queste parole. Lui? Un figo spaziale?

" Anche se non mi ritengo un figo spaziale, così come mi chiami tu, posso dire di essere una persona molto riservata. Dipende dalla situazione. Però in generale sono timido. Tanto. Sussulto ad ogni minimo contatto. "

Ale lo guarda, è davvero incuriosito da quest'uomo. Vuole sapere tutto su di lui, persino in che asilo andava. Quell'uomo è come se fosse un rompicapo, tutto da risolvere; e piano piano si stesse aprendo, dandogli dei piccoli indizi per arrivare alla soluzione.

" Eppure non mi sembra che tu abbia sussultato quando ho messo il braccio dentro al tuo, mio caro Marco. "

Marco lo guarda. Non sa cosa rispondere, Ale lo ha messo in imbarazzo. Perciò, decide di sviare l'argomento.

" Ci prendiamo un caffè in quel bar lì? "

Marco indica un bar vicino. Ale è leggermente deluso dalla sua risposta. O meglio, non-risposta.

" Sì. "

Ale risponde freddamente. Anche lui stesso si meraviglia del tono che ha usato. Marco non vuole guardarlo in faccia. Sa benissimo che l'ha deluso e che doveva rispondere al flirt. Ma non poteva. Se avesse risposto, si sarebbe ritrovato in gabbia. In trappola. Perché per lui Alessandro Mahmoud era quello: una trappola da cui non sarebbe più potuto uscire. I sentimenti che provava per lui erano talmente forti da spaventarlo. Sapeva che una volta lasciatosi andare, lui sarebbe diventato la sua droga. La sua condanna. Il suo malessere. E sarebbe stato impossibile disintossicarsi.

La Mia Tuta Gold - Marco Mengoni x Mahmood  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora