17 - notti magiche

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Marco sta aspettando Ale in camera. Finalmente bussa alla porta e Marco gli apre. Si baciano. Marco cerca di farlo sentire il più comodo possibile e lo fa sedere sul letto, accanto a lui. Gli inizia ad accarezzare la mano e la prende tra la sua. Se la porta alle labbra e la bacia. Ale sorride.

" Sei stato bravissimo, piccoletto. "

" Grazie, amore. "

" Comunque dovresti trovare un soprannome più originale eh, amore mi imbarazza. "

" E se ti chiamassi pulce? "

" Ma da dove ti escono queste cose, Alessandro? "

Marco inizia a ridere come un disperato mentre Ale gli dà delle leggere pacche sul petto come per sgridarlo, ma senza fargli male.

" Non ridere di me. "

" Non rido di te, piccoletto. "

" E allora? Come vuoi che ti chiami? "

" E io che ne so... "

" Orsetto. "

" Ma smettila! "

" Beh insomma, in questi giorni penserò a un soprannome ma per ora continuerò a chiamarti amore, perché è l'unica cosa che mi viene in mente. "

" E va bene... Oddio, non è che non mi piaccia, sai? Solo che non sono abituato. E quindi preferirei qualcos'altro, stellina. "

" Mo mi chiamo stellina? "

" Ah boh, da piccoletto a stellina è un attimo. "

" A me va bene qualsiasi soprannome. "

" Bene, allora a volte sarai stellina e a volte piccoletto. "

" E tu sarai amore. Basta. "

" Me lo faccio andare bene solo perché... "

Solo perché ti amo. Ma quello te lo dirò in un altro momento.

" Perché? "

" No, niente. "

" Ascolta amore, ho un po' fame... Ordiniamo qualcosa? Non ho voglia di uscire. "

" Certo, piccoletto. Pizza? "

" Yes baby. "

Dopo qualche ora passata a mangiare e a parlare, i due si sdraiano sul letto. Marco prende Ale tra le braccia e appoggia il mento sulla sua fronte.

" Comunque sei troppo goffo quando mangi. "

" Anch'io ti amo, Marco. "

Marco sorride e gli bacia la fronte. I due rimangono fermi così per un po', aspettando che Ama annunci i vincitori di quella terza serata.

" Al quinto posto... Mahmood! "

Marco esulta assieme ad Ale.

" Beh, quinto è sempre meglio di nulla, Ale. "

" Ma certo. "

Ale sorride perché sa benissimo che Marco è orgoglioso di lui.

Non voglio immaginare quando saremo una coppia ufficiale. Probabilmente Marco urlerà ai quattro venti che quello è il suo ragazzo. E io ne sarei più che felice.

Marco è perso nei suoi pensieri, ma Ale gli mette una mano sulla gamba e i due si scambiano uno sguardo d'intesa.

Eh... Cosa mi stai facendo, Alessandro? Togli quella mano da lì o potrei...

Marco mette la sua mano sopra quella di Ale. Lo bacia e i due iniziano a fondersi appassionatamente come se fossero una cosa sola.

La mattina dopo...

Marco si sveglia. Si alza cautamente cercando di non svegliare Ale. Va in bagno.

Oggi è il grande giorno. Devo fare in fretta. Caspita, però mi dispiace lasciarlo qui da solo. È così carino.

Marco prende un pezzo di carta e ci scrive sopra due righe per Ale.

" Buongiorno, piccoletto. Starò via tutta la mattina. Spero non ti dispiaccia. Fai come se fossi a casa tua. Ci vediamo oggi pomeriggio, davanti all'Ariston. Alle 16. Tuo, Marco. "

Marco appoggia il bigliettino sul tavolo della cucina. Prepara velocemente una frittata, con un bicchiere d'acqua e una fetta di pane. Lascia tutto sul tavolo, per Ale. È felice di ciò che sta per fare. È fiero di sé stesso. È pronto.

La Mia Tuta Gold - Marco Mengoni x Mahmood  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora