Ormai è passata più di un'ora. Ale e Marco hanno lavorato sulla canzone del duetto. Hanno fatto un elenco di canzoni abbastanza orecchiabili. Ma tra queste, una ha particolarmente attirato la loro attenzione. Marco gira per la camera, camminando avanti e indietro agitato.
" Marco, calmati. Non hai motivo di essere nervoso. Che ne dici se facciamo una pausa ed usciamo a pranzo insieme? "
" Offro io. "
" No. Il pranzo lo offro io. Ti ho invitato. "
" Mmm... Vedremo. Comunque sì, andiamo. Ho proprio fame. "
I due si preparano e Marco chiude la porta della suite. Corrono verso un fast food e ordinano due panini con delle patatine. Marco paga tutto, nonostante Ale si lamenti. In meno di dieci minuti è tutto pronto e i due corrono via con il cibo in mano.
" Caz*o, corri, Marco! devo essere alla sala prove tra due minuti! Poi mangiamo là! "
Mentre corrono, Marco ride. Perde fiato ma riescono ad arrivare in tempo alla sala prove. Entrano e finalmente si siedono a mangiare in pace.
" Marco, sembri un maiale quando mangi "
Ale si mette a ridere e addenta finemente la sua patatina.
" Ma fatti gli affari tuoi "
Entrambi ridono. Marco guarda Ale mangiare e crede che sia un po' troppo attraente. Dopo dieci minuti passati a mangiare, Ale inizia a fare le prove. Si esercita per la seconda serata. Marco osserva ogni suo movimento con curiosità, e lo incanta la maniera in cui balla. Stanno due ore così e già si fanno le 17. Ale finalmente si riposa, sdraiandosi sul pavimento.
" Vieni qui "
Ale batte la mano per terra, indicando a Marco di sdraiarsi di fianco a lui. Marco si sdraia e i due iniziano a ridere.
Mamma mia quant'è bello Marco... Ma se io lo prendessi proprio ora e lo abbracciassi?
Ale prende Marco e lo solleva su di sé. Gli inizia a fare il solletico, mentre Marco si dimena.
" Ti prego mollami! Alessandro, non siamo dei bambini! "
Ale molla Marco. Non pensava di dargli fastidio, ma evidentemente è così. Si siede composto, così come Marco.
" Scusa. Non so cosa mi sia passato per la mente. "
" No, figurati. Non fa nulla. "
Tra i due c'è un grandissimo silenzio. Passano il resto della giornata così, mentre Ale continua a provare. Si fanno le 18. Ale tossisce.
" potrebbe essere il momento giusto per andare alla famosa cena che ti devo. "
" Ti ho già detto che offro io. "
" Insomma! Mi hai già offerto il pranzo oggi! "
" Non ti lascerò mai pagare, sappilo. "
Ale rotea gli occhi al cielo in maniera scherzosa e sorride a Marco.
" Ti porto in un ristorante elegante. "
" Marco, dovevo scegliere io. Ti ho invitato! "
" Eh no, bello. Ormai ho scelto. Va' a casa e mettiti dei bei vestiti, su. "
" Come vuoi. Ma la prossima volta scelgo io. "
" Ah perché, ci sarà una prossima volta? "
" Il mio piano è quello di passare la vita con te, poi vediamo. "
Marco questa non se l'aspettava. Beh, non gli dispiacerebbe. Ma tempo al tempo. Passa un'ora e Marco è pronto. Ale bussa alla porta della suite. Marco apre e osserva Ale dalla testa ai piedi. È vestito in maniera... Originale, per non dire cose peggiori.
" Ma si può sapere cosa ti sei messo? Ti ho detto che ti portavo a un ristorante elegante! "
" Anche tu stai divinamente, amore mio. "
Ale lancia un bacio con la mano a Marco. Marco non ride.
" Ma dai! Marcooo! Non ti arrabbiare. "
Ale insegue Marco, che nel frattempo gli ha voltato le spalle ed ha iniziato a camminare dentro alla suite. Ale lo raggiunge e lo abbraccia da dietro, mettendogli le braccia intorno al collo.
" Ora non ti puoi muovere più, Mengoni. "
Marco cerca di liberarsi dalla sua presa ma non ci riesce. Lascia che Ale lo abbracci. Ale si prende un momento per osservare Marco, così maledettamente bello. Ha indosso l'abito più elegante che abbia mai visto: uno smoking. E chi non ama un uomo in smoking?
Cristo. È irresistibile. Quest'uomo voleva farmi venire un infarto stasera.
" Comunque, mio caro Marco, mi sono portato il cambio. Dammi due minuti e sono pronto. "
" Ma che, lo fai apposta? "
" Può darsi. "
Ale si inizia a spogliare e Marco osserva ogni centimetro della pelle dei suoi addominali.
Santo dio ma che gli viene in mente a questo? Lo fa apposta, basta. Ne sono sicuro. Però è troppo sexy... Marco ma cosa stai dicendo? Ahhh! Mi si frigge il cervello quando sono con lui.
Ale sorride maliziosamente mentre si infila una camicia bianca che risalta il suo fisico. Marco osserva i movimenti delle sue dita mentre chiudono ogni singolo bottone.
" Ti vedo, sai? Stai sbavando. "
Ale ride e Marco arrossisce.
" Smettila e sbrigati. Abbiamo la prenotazione alle 19:30 . "
Dopo qualche minuto Ale è pronto. Se in questo momento Marco potesse essere un emoji, sarebbe quella con gli occhi a cuoricino.
Dio, lo amo. Oddio, no. Nemmeno io so cosa sto dicendo. È così Bello vestito elegantemente... Ma è possibile che quest'uomo mi deve sempre scombussolare i pensieri?
Ale prende a braccetto Marco. I due escono dalla suite e si sorridono. Escono dall'hotel, ed il concierge augura a entrambi una buona serata. Iniziano a dirigersi verso il ristorante, non sapendo che stanno per vivere la serata più bella delle loro vite.
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La Mia Tuta Gold - Marco Mengoni x Mahmood
FanfictionLA SECONDA FANFICTION IN ASSOLUTO SCRITTA SU QUESTA SHIP DISCLAIMER : la storia è totalmente inventata ed ho tutti i diritti per scriverla. Se proverete a rubare l'idea prenderò provvedimenti. COMMENTO DELL'AUTRICE : tutti abbiamo visto la scena di...