Countdown

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Sono seduta contro la porta del bagno con in mano uno stick che trema assieme al mio polso.

Bene, conta fino a 30

29, 28, 27...

Non può essere...non sono neanche maggiorenne e poi...poi sono una ragazza fantasma con un ragazzo fantasma, genitori fantasmi, coinquilini fantasmi, domestica fantasma, casa fantasma...okay, prendi un bel respiro. A che cavolo di numero sono arrivata? Boh, facciamo dieci. Cosa c'è dopo il 10? Oddio santo!

Vabbeh, passiamo al tre...3, 2,1

Aspetta, aspetta, aspetta, chiudi gli occhi! Adesso riaprili lentamente. Forza Violet, ce la puoi fare.

Apro lentamente gli occhi e guardo lo stick maledetto con su scritto "incinta".

Oh.

Merda.

E' tutta colpa di Tate. Anzi no, dei miei. Mio padre è un cazzo di psicologo che non psicoanalizza sua figlia e mia madre avrebbe dovuto essere più rompiscatole e regalarmi uno di quei libri del tipo "sesso, istruzioni per l'uso" o cose del genere. Io sono solo una povera bambina incinta di un bambino. Abbiate un po' di pietà!

La parola "incinta" mi fa venire da vomitare.

Devo fare una lista delle parole proibite.

Ecco, adesso sarò una ragazza fantasma con un ragazzo fantasma, genitori fantasmi, coinquilini fantasmi, domestica fantasma, casa fantasma, incinta di un bambino fantasma. Wow. Che bello.

Okay. Non lo deve saper nessuno, né Tate, né mia madre, e tanto meno mio padre. Lui mi ucciderebbe una seconda volta. Non esco più da questo bagno. Adesso chiamo un muratore che mi chiude qua dentro.

Insomma, sono incinta e depressa.

Avrei proprio bisogno di un cavolo di barattolo di nutella.

||Cari lettori, perdonatemi per i capitoli corti e per questa scelta di scrivere in un modo troppo colloquiale ma vi prometto che dal quattro in poi saranno diversi. Buona lettura||

You and me, together for always -American Horror StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora