MARIAMi sono appena svegliata, ma Sabrina dorme ancora. Oggi è venerdì e non abbiamo nulla da fare, quindi può concedersi ancora un po' di riposo. È così bella quando dorme... Non so nemmeno che ore siano, visto che siamo rimaste sveglie fino alle cinque o le sei del mattino.
Si gira dall'altro lato e controllo se dorme ancora. Le accarezzo dolcemente la guancia e, sottovoce, le sussurro:
"Oh, amore mio... Se non ti avessi incontrata, non so come farei. Se ripenso al giorno in cui ci siamo conosciute, me lo ricordo come fosse ieri. Ora non posso più fare a meno di te. Quando ho scoperto che eri incinta, ero felice per te. Sapevo quanto avessi desiderato un figlio, anche se era stata una tua scelta aspettare. Ti ho sempre detto che saresti stata una mamma fantastica, e ne ho avuto la conferma. In tutti i tuoi film in cui interpreti una madre, sembri così naturale, così autentica... come se non dovessi neanche recitare.
Poi, certo, ai tempi non ci eravamo ancora dichiarate, ma l'idea di crescere quel bambino insieme a te mi rendeva felice. Sarebbe stato bellissimo. E poi... non sono mai riuscita a parlarti davvero di quello che è successo dalla ginecologa. Non ce la facevo a guardarti negli occhi e vedere le tue lacrime. Mi faceva troppo male. Non pensare che non te l'abbia detto perché me ne sono dimenticata... È solo che so quanto ti ha fatto soffrire."
Le do un bacio leggero sulla guancia, ma all'improvviso lei si gira e mi cattura in un bacio lungo e profondo. Rimango sorpresa.
"Non stavi dormendo."
Lei mi guarda con un sorriso leggero e gli occhi lucidi.
"Marì, ma se po' che pure de mattina me devi fa' piagne?"
Era vero, le stavano uscendo le lacrime.
"Hai sentito tutto, vero?"
"Yes," mi risponde con quel suo inglese romanacciato.
Le asciugo le lacrime con i pollici.
"Ma come hai fatto a fare finta di dormire senza scoppiare a piangere?" le chiedo, stringendole il viso tra le mani.
Lei fa spallucce e sorride appena.
"Doti d'attrice."
Scoppio a ridere.
"Aridaje che ride..." sospira lei, scuotendo la testa.
Poi si stiracchia e dice con il suo tono naturale:
"Comunque c'ho fame."
"Anche io... puoi sempre mangiare me, comunque."
Lei mi guarda e alza un sopracciglio, fingendo di essere scandalizzata.
"Eccola, me mancava... guarda la De Filippi che se vole riproduce peggio dei conigli!"
Scoppio di nuovo a ridere.
"Sei proprio scema."
Lei si avvicina, mi prende il viso tra le mani e mi guarda dritta negli occhi.
"Però sta scema la ami."
Si mette a cavalcioni su di me, avvicinandosi sempre di più.
"E poi ero io quella che se riproduce peggio dei conigli?"
Ridiamo entrambe. Lei mi bacia di nuovo, mentre io le poggio le mani sui fianchi, accarezzandola.
"Volevo solo guardatte mejio e baciatte."
Le sorrido.
"Ma ti ricordi la tipa del Kamasutra?" chiedo, trattenendo una risata.
"Aooo, nun fammelo ricordà!"
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Deferilli
RomanceCiao a tutti questa è una storia sulle deferilli, che si accorgono tutte e due di provare qualcosa ma non sanno ancora bene cos'è Spero che vi piaccia🫶🏻❤️❤️🫶🏻