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Era domenica mattina e stranamente mi ero svegliata di buon umore, chissà magari sarà stato per la sera prima ed era strano poiché non mi sentivo così serena da un sacco di tempo, scacciando via questi pensieri feci per alzarmi ma mi ritrovai la mano di kiara che mi cingeva il bacino, segno che la sera prima si era addormentata abbracciata a me e così cercai di alzarmi senza svegliarla ma non funzionò essendo che appena mi alzai lei mi andò dietro.

"Ei buongiorno" dissi scendendo le scale accompagnata da kie che stava alle mie spalle
"buondì" disse lei con la voce impastata dal sonno.

"buongiorno" dissero in coro Anna e mio padre che mi venne a salutare con un bacio sulla guancia, e devo dire che mi era mancato così tanto, mi ricordo ancora quando da piccolina mi portava la colazione a letto, purtroppo kie mi fece tornare sul pianeta terra
"che ne dici se andiamo un po' a mare ? al posto di stare con questi due vecchietti a non fare niente"
i due si guardarono e risposero all'affermazione di kie con sguardo offeso e si diedero un bacio a stampo, era così strano vederlo così, un lato mai visto.

Eravamo in spiaggia e stavamo aspettando il resto del gruppo e nel frattempo io e la riccia che era al mio lato sinistro prendevamo un po' di sole, finché non sentimmo arrivare gli altri che ci costrinsero ad alzarci
"eii bellissima" disse jj abbracciandomi, la sera prima legammo molto.

"Eii esci?" disse pope cercando di coprirsi dal sole con la mano in modo tale da vedermi
"vi raggiungo tra poco" dissi aggiustandomi il costume che si era spostato leggermente, dopo neanche cinque secondi sentì delle urla e riconobbi la voce di Jhon B che era impegnato a scagliarsi contro un ragazzo e così uscì dall'acqua per capire cosa stesse succedendo.

"LA PROSSIMA VOLTA CHE DAI FASTIDIO SOLO AD UNO DI NOI NON LA PASSERAI LISCIA" disse urlando jj immischiandosi nella discussione che avevano avuto prima i due ragazzi
"che succede qui ?" dissi con tono preoccupato dopo che il ragazzo strambo se ne andò
"lui è topper" disse Jhon B
"è meglio starne alla larga" aggiunse poi, bhe sicuramente non mi sarei avvicinata mai ad un tipo come lui.

"se vuoi altro puoi prenderne"
disse anna ormai seduti a tavola
"nono grazie sto bene così",
iniziammo a parlare del più e del meno e chiesi per lo più alla donna se conosceva un posto di lavoro, non avevo intenzione di essere servita e riverita, avevo bisogno di un po' di movimento
"certo, in realtà c'è un bar a pochi isolati da qui e cerca personale, se vuoi posso domandare "
"non c'è ne bisogno posso andare da sola senza alcun problema, mi accompagnerà kie" dissi guardando la riccia che mi capì subito
"certo l'accompagno io" santa cristiana, mi sono lamentata molto con lei per paura di essere un peso e l'aveva capito che far andare sua madre a domandare per affari miei per me sarebbe stato troppo.

"Per me potresti fare anche una prova stesso questa sera se per te vabbene, che ne dici ?" disse il proprietario del bar e senza esitare accettai subito e corsi subito a casa per preparami mentalmente e fisicamente.

Arrivai al bar e mi accolse una ragazza molto giovane con un sorriso da spaccare le pietre, mi spiegò come funzionavano i vari macchinari e via dicendo
"bene e come ultima cosa la paga ti sarà data la sera stessa e i turni variano ogni settimana quindi non saranno tutti uguali" disse Alexana, la mia collega.

All'improvviso entrò un ragazzo che si accomodò ad uno dei tanti sgabelli che c'era attorno al bancone e mi disse
"scotch" con un ghigno in pieno volto in modo abbastanza brusco, ma non mi feci distrarre e feci come mi disse, si sgoló il suo scotch per poi cacciare dalla sua tasca il suo portafoglio in pelle nero e mi porse i soldi, ma solo pochi secondi prima di allontanarsi dal bancone del locale si voltò e mi squadrò attentamente cercando di percepire qualcosa in me
"una ragazza come te non dovrebbe essere qui" disse secco e convinto per poi scomparire sotto al mio sguardo.

Anime diverse || Rafe CameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora