stop it

296 6 0
                                    


Sabato, il giorno più stancante di tutti per le tre ore di chimica ma da un lato il migliore poiché era l'ultimo giorno della settimana scolastica
"Buongiorno" dissi scendendo le scale ancora un po' assonata
"Dov'è Kiara?" chiese mio padre
"Eccomi buongiorno" disse infilandosi le scarpe mentre scendeva le scale
"come mai il tuo amico ieri sera se ne andato così presto?"
"Non lo so mamma, chiedilo a kie" dissi girandomi nella sua direzione e nel mentre aspettavamo tutti una sua risposta
"Non è colpa mia se il tuo fidanzatino se ne andato così presto"
"Ah no? In effetti è tutta colpa mia,ho fatto domande del tutto inappropriate, vero Kiara?"
Ma in sua risposta ricevetti gli occhi al celo

Una volta arrivati a scuola entrai nell'aula  di chimica e indovinate un po' chi trovai ad aspettarmi?
"Miguel" dissi sedendomi affianco a lui sullo sgabello in legno
"Ciao Jane, stasera ci sarai?"
"Dove?"
"Alla festa in spiaggia"
"Dio sto incominciando ad odiare le feste"
"Già anch'io, ne fanno 30 alla settimana" disse ironico
"Credo propio di andarci se vanno i miei amici, ma essendo che non se ne perdono una credo propio di sì, tu, ci andrai ?"
Dissi passandogli la fiala
"Se te l'ho chiesto"
"Quindi direi propio di sì" risposi al suo posto

"Mi stupisci sempre di più Cameron"
"La prossima volta farò a meno di venirti a prendere allora" disse sarcastico
"Non per dirti j, ce il tuo gruppetto di pogues che ci sta guardando male" continuò poi, mi girai e in effetti era così, Jj mi supplicò di non andare del resto come anche Jb e Sarah, Kie ormai come con Cleo si erano da una parte rassegnate, pope invece da un lato mi assecondava, aveva piena fiducia in quello che facevo e quindi mi lasciava i mie spazi dandomi comunque consigli adeguati

"non dovevi girare ?"
"Non riesci mai a farti i cazzi tuoi no?" Disse ridendo
"Una mia pecca, che possiamo farci ?"
"É anche questo che mi piace di te" disse per poi posarmi una mano all'interno della coscia e sorridermi

"Cosa sarebbe esattamente?"
"Una casa"
"È una casa di un mio vecchio amico, è un tatuatore, ha disegni sparsi per tutta la casa, venivo qui quando facevamo dei festini è roba così" continuò
"Anche per drogarti presuppongo" dissi un po' arrabbiata e piena di disgusto solamente a pensarci
"Anche"
"Oh ma Che sollievo"
"Ho smesso devi stare tranquilla"
"Lo sono solamente che, pensare che hai avuto dei momenti come questi non ti porta rancore?" Dissi mentre camminavamo in un lungo corridoio pieno di dipinti attaccati al muro
"Non ti ho portato qui per far riaffiorare vecchi ricordi"
"E per cosa?" Dissi mettendogli le braccia attorno al collo una volta arrivati davanti ad una porta in marmo bianca
"Non mi hai neanche salutato come si deve"
"Possiamo recuperare se vuoi mia cara j"
Disse per poi aprire la porta dietro di lui e farmi entrare in una magnifica camera dove si poteva intravedere un paesaggio da togliere il fiato
"Ti piace ?"
"È stupendo" dissi sporgendomi di poco attraverso la ringhiera

Era come in un film, ero ancora incantata a guardare il tramonto quando ad un tratto senti delle labbra, quelle labbra, baciarmi piano piano il collo e facendo scendere le mani sempre più giù
"Rafe"
"Mh"
"Perché mi hai portato qui?" Dissi girandomi trovandomi a faccia e faccia con lui
"Per farti vedere questo magnifico paesaggio e per non avere gli occhi dei tuoi amici puntati addosso, epoi c'è questo magnifico letto con delle lenzuola di seta cosi morbide, è un peccato non usarle, no?" disse sussurrandomi  all'orecchio
"Non credo sia una cattiva idea"
 

Mi inziò a baciare con foga, mi fece stendere sul letto e cominciò a levarmi ogni singolo indumento facendomi rimanere del tutto nuda davanti ai suoi occhi, e per lui ero un desiderio, non poteva farne a meno, si poteva percepire dal suo sguardo e dal tocco leggero ma avvolte possente, di come mi teneva stretta a se, e tutto ciò era una cosa paradisiaca, e stando ferma tenendo il suo gioco lo eccitava come non mai
Inziò a baciarmi e scese giu per poi risalire  e distogliere lo sguardo da me per aprire la bottiglia di champagne che aveva preparato poco prima sul mobile di fianco al letto, mi fece bere a canna e per "sbaglio" me lo rovesciò addosso facendomi rabbrividire,  il liquido scendeva man mano fino a che non arrivò alla mia intimità, posso dirlo anche se è scontato? Inziò a leccarmi e vedendo che ciò mi eccitò infilò due dita e a ciò mi eccitai ancora di più facendomi venire in un secondo
"Non ho neanche iniziato, fai sul serio?"
Neanche finí la frase che mi prese dalle cosce  facendomi avvicinare di più a lui e alla sua intimità
Non gli avrei lasciato tutto il divertimento, questo è poco ma sicuro e quindi non so come, ma ribaltai la situazione
"Se credi di poter avere il pieno controllo su di me, ti sbagli" dissi facendogli l'occhiolino
Gli sfilai la maglia e gli sbottonai i pantaloni, mi sistemai su di lui e guardandolo dritto negli occhi iniziai a muovermi lentamente su di lui, appoggiai le mani sul suo petto e guardai le nostre intimità che sbattevano l'una sull'altra
"Guardami" disse rafe eccitato, e per quanto lo fosse mi mise le mani suoi fianchi aiutandomi  sempre di più con le spinte fin quando non venimmo entrambi


"Lo so scusate sono in ritardo vado a cambiarmi" dissi scusandomi con le ragazze che stavano aspettando nella sala da pranzo
"Dove sei stata Jane?"
"Kiara vuoi discutere propio ora? Sono in ritardo e devo vedere cosa mettermi per questa sera"
"Dove sei stat-"
"sono stata con rafe"
Dissi alzando un po' la voce per poi correre su per le scale andando in camera per cambiarmi

Arrivammo alla festa in spiaggia, alla fine optai per degli shorts di jeans chiaro con una maglietta a maniche lunghe però leggera, dato che era settembre e la temperatura non era male
ero in fila per prendere qualcosa da bere ma nel mentre si avvicinò un ragazzo che mi porse un drink,ero in fila da troppo tempo, buondì  lo ringraziai e senza pensarci iniziai a berlo
Dopo circa un quarto d'ora iniziai ad avvertire dei giramenti di testa continui e il mio corpo era come se mi stesse abbandonando,quindi decisi di allontanarmi momentaneamente per cercare di riprendermi almeno un pochino

"hai bisogno di aiuto?" Sentii una voce dietro di me sconosciuta e senza neanche girarmi per vedere chi fosse risposi che non mi serviva aiuto ma quella risposta fu inutile, il ragazzo a me sconosciuto si avvicinò e iniziò a toccarmi, il mio corpo non riusciva a muoversi ero senza forze, ero come immobile, lui percepì questa cosa così inziò a toccarmi ancora di più fino a sbottonarmi i pantaloncini, stavo piangendo e cercavo di urlare, ma invano, così lui si spinse ancora di più fino ad arrivare a fare delle azioni più sgravate.

Anime diverse || Rafe CameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora