CUORE D'ACCIAIO -Caph-

Four

3RD PERSON
«Quanto manca?» chiese Selene riferendosi alle prove che i ragazzi stavano facendo dalle 14 di pomeriggio.

«Abbiamo finito, contenta? Hai chiesto circa 20 volte quanto ci volesse.» Sbuffò Erin facendo ridacchiare la più piccola.

«Mi rompo le palle a stare da sola qua!» si difese lei con ancora un sorriso sulle labbra, mentre giocherellava con i lacci della felpa.

Piccolo fece uno sbuffo divertito mentre diede un colpetto sulla testa della piccola «Testa dura.» disse sedendosi accanto a lei.

Era passata ormai una settimana da quando lavorava con quei ragazzi e ogni giorno si sentiva sempre più a casa, con loro e in quel luogo.

«Lo so.» disse mettendosi accanto al ragazzo.
Era diventata come una piccola sorella per tutti quanti, e lei si sentiva apprezzata.

«Hai smesso di republicare video su Blanco e Mahmood? Quella cosa è finita da due anni!» Sbottò Fares facendo ridere di gusto Selene.

«Nessuno mi fermerà mai, per me stavano insieme anche se lui è super eterno e pure fidanzato...» si ritrovò a sorridere alle sue stesse parole insensate.

I ragazzi la guardarono scioccati.
«Mi illudo facilmente, e che fa?» chiese lei.
Si ritrovò a cadere nel mare che c'era negli occhi di Caph, che indugiavano troppo su di lei.

Gli piaceva vederla così bambina e spensierata con loro, gli piaceva quando parlava di cose senza senso.

Selene si ritrovò con le labbra secche e la gola che bruciava.
Tossì poco prima di prestare di nuovo l'attenzione ai ragazzi attorno a lei.

Tutti tranne Marco.
Era fin troppo difficile sorreggere il suo sguardo e lei non aveva il coraggio di farlo, ma solo la paura di perdersi.

«Andiamo a mangiare? Ho fame!» Sbuffò come una bambina e gli altri la guardarono dandole corda.

Avevano tutti una fame logorante, specialmente i ragazzi, che erano rimasti in piedi a cantare fino a sentire la gola bruciare.

In poco tempo la portarono a mangiare.
Si sedettero al tavolo che non avevano prenotato e cominciarono a parlare.

«Ma non avete ansia per Sanremo?» chiese lei più impaziente di loro.
«Un po', ma adesso non è il momento di avere così tanta ansia.» disse Piccolo con una calma disarmante.

«Come fate a essere sempre così calmi? Il vostro autocontrollo mi da ai nervi!» Selene alzò gli occhi al cielo, facendo sorridere i ragazzi.

Il più caotico era Faster, sempre pronto con battute e paroline indesiderate.
Ballava e cantava tutta la giornata per tutto il tempo, non si stancava mai, come se avesse le pile.

Il meno caotico probabilmente era Jxn, che però non era sempre presente, infatti lei aveva avuto la possibilità di parlargli solo il primo giorno.

Ma le era sembrato così riservato e calmo che si era ritrovata anche a dimenticarsi della sua presenza in quella sala.

«Oggi ti vedo leggermente iperattiva.» disse Caph, e lei pensandoci su si rese conto di essere estremamente stressata.

Quello che Caph aveva chiamato iperattività, Selene l'avrebbe chiamato esaurimento.

«Capisco di non essere un mistero, come dici tu. Ma c'è bisogno di conoscere le persone prima di attribuire loro cose che non hanno.» disse lei sentendosi di colpo troppo scoperta davanti a quei ragazzi.

Il fatto che Caph avesse capito prima di lei che fosse leggermente stressata la mandava in bestia e le faceva provare paura allo stesso tempo.

Si sentiva nuda, ma in un modo diverso da quello letterale. Si sentiva più di nuda. Più di scoperta. Si sentiva debole.

Debole. Il temine che più si avvicinava a ciò che provava. Era peggio sentirsi debole sotto gli occhi di quei ragazzi, che essere nuda davanti a loro.

Aveva spogliato la sua anima, lasciando che dagli occhi trasparissero le sue emozioni, quelle che lei chiudeva nel suo cuore.

Odiava il fatto di poter essere comandata da qualcuno.

«A me sembri stressata.» fece spallucce il biondo «e pensierosa.» concluse.
Lei non sapeva come rispondere.

«Possiamo chiudere il discorso, per favore?» chiese rapida appoggiandosi con la schiena sulla sedia.

Caph annuì, anche se consapevole del fatto che lei fosse nervosa.
Fece finta non gli interessasse.

Iniziarono tutti a parlare facendo battute qui e lì. Si divertivano come matti insieme.
I ragazzi parlavano di Selene ogni sera.

Parlavano di come se lei inizialmente potesse sembrare fredda e odiosa, si era rivelata buona e dolce.

Bambina, come se non avesse mai perso quella spensieratezza che custodiva dentro di lei. Amava sentirsi bene con se e non pensare a nulla, e quello era il suo meccanismo di difesa per allontanare i brutti pensieri.

I ragazzi si prendevano spesso beffe di lei, in un modo fraterno e gentile.
La trattavano come se la conoscessero da sempre, e un po' si sentivano intimoriti dal bene che provavano per lei.

Così di botto, era entrata nelle loro vite, e se in una sola settimana era riuscita a metterle a soqquadro, non potevano neanche pensare cosa sarebbe successo dopo un anno.

Selene era un tornado di emozioni positive, e metteva di buon smuore chiunque anche quando lei non lo era.

Era empatica e brava a relazionarsi con gli altri, sincera e bugiarda solo se si trattava di bugie bianche.

C'erano così tanti aggettivi positivi per descriverla che nessuno ci riusciva mai, e invece loro, l'avevano fatto in una sola settimana.

Si sentiva a casa, lei, capita e ascoltata.
Si era affezionata, così tanto da preoccuparsi.
Eppure loro parevano così affidabili che lei non poteva ritirarsi a quel destino che lei stessa si era cercata.

Benediva il giorno in cui, seppur contro voglia, aveva fatto domanda per un colloquio con loro.
Maledica, però, il motivo per cui si era ritrovata a fare quella scelta.

La serata procedeva tra chicchere e risate, che risuonavano nel locale.
Si sentivano felici, tutto insieme.

Dopo tanto tempo, lo erano, felici e spensierati.

spazio autrice
non siate lettori silenziosi, per favore.
nuovo capitolo come avevo detto nel precedente, onestamente non mi convince per nulla ed è anche più corto degli altri.

in ogni caso, in questo capitolo vediamo Selene avvicinarsi tanto ai ragazzi, creando un rapporto che invidio tanto.

giuro che nel prossimo si parlerà più di Caph e Selene, infatti ho già delle idee in mente.

fatemi sapere che ne pensate.
vi amo❤️