Thirteen

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3RD PERSON
«No comunque sei seriamente un bel ragazzo, come fai a prendere tutti sti pali??» chiese Selene mentre era seduta sulle gambe di Marco.
«È l'approccio che lo fa cadere in basso.» Andrea rispose al suo posto facendo ridere ancora un po' la ragazzina.

«Vabbè si, sono più uno che si lancia.» Pietro non sembrava offeso dal discorso, in quanto abituale.
Una cosa che impediva a Selene di concentrarsi erano le dita di Marco che le accarezzavano la coscia scoperta dal pantaloncino.

In che rapporto fossero i due rimenava però un mistero. La fatidica domanda non era ancora stata fatta e per ora iniziavano a conoscersi.

Selene aveva sempre odiato il termine "conoscersi/ frequentarsi", per il semplice motivo che se le piaceva qualcuno era ovvio che almeno un po' già lo conoscesse.

Le sembrava una normale amicizia solo con il fatto di sapere che da parte di entrambi c'è interesse per una relazione. Ma con Marco cercava di non far pesare la cosa.

Aveva legato molto con i ragazzi, era ufficialmente un nuovo membro. Il lavoro diventava sempre più incessante e il pensiero di dover rimanere con gli occhi appiccicati allo schermo del computer ancora un po' le faceva venire voglia di vomitare.

«Ti vedo un po' giù, tutto bene?» domandò Duccio in modo pacato, come al suo solito.
«Si raga, sono solo un sacco stanca. Oggi ho passato tutto il pomeriggio a parlare per le interviste di sanremo.» rispose a fatica lei.

Mettere insieme i pezzi di una frase quel giorno le sembrava troppo difficile.
«Marco la stai stancando dai.» scherzò Andrea, ricevendo in risposta una pacca dietro la testa.

Stettero tutto il pomeriggio a chiacchierare come facevano di solito, dopo lavoro. Era quasi diventata una routine stare con loro.

«Mi accompagni a fumare?» chiese Marco sottovoce nel bel mezzo di una conversazione.
«Certo.» rispose lei sorridendo.

Si alzò dalle gambe del più grande e sentì la mancanza di quel calore che le sue mani sprigionavano.
«Andiamo a fumare, ceh io vado a fumare e lei viene con me.» rispose.

«Sempre le precauzioni ragazzi!» affermò Andrea.
Entrambi scoppiarono a ridere.
Si appoggiarono alla ringhiera del balcone, a quell'orario c'era un tramonto incantevole.

Mentre lui aspirava il fumo dalla sigaretta, lei osservava con attenzione ogni sfumatura che il cielo le riservava quel giorno. C'era silenzio, ma non era imbarazzante, anzi, pareva essere tranquillo.

Lei appoggiò delicatamente la testa sulla sua spalla, ricevendo un bacio sulla testa da Marco.
«Anche una delle prime volte che sei venuta al bunker mi hai appoggiato la testa sulla spalla, e non mi hai mai chiesto il permesso.» scherzò lui tagliando quel sottile silenzio a voce bassa.

«Ma tanto eri già cotto di me, dovevo chiedere il permesso?» prese a scherzare anche lei.
Il silenzio regalava in tutta la città, e le uniche voci che si sentivano, non troppo nitidamente, erano le loro.

«Anche tu lo eri, però.» sorrise lui.
«Ti trovavo solo interessante, non ero cotta.» rispose arricciando il naso «ora sono cotta di te.» ci rise ancora un po' su.

La verità era che in fondo sperava lui le chiedesse di rendere tutto ufficiale. Era stanca di non poter postare nessuna delle bellissime foto che si faceva, oppure di dover stare attenta a che storia metteva perché la gente poteva alludere al loro fidanzamento.

«Menomale.» rispose lui lasciandole un bacio a stampo sulle labbra. Lei sorrise istintivamente.
Quanto le piaceva quel ragazzo!

Rientrarono dai ragazzi, seduti ancora sui divanetti grigi dell'appartamento. Marco si mise accanto ad Andrea, dov'era prima, ma Selene si prese qualche istante per guardare la scena e imprimerla nella sua testa per sempre.

Non sapeva cosa sarebbe successo tra qualche anno con loro, sapeva solo che non avrebbe mai dimenticato l'accoglienza che le avevano dato.

«Perché ci fissi?» Andrea lo disse in tono inquietato e lei ridacchiò.
«Perché siete belli, e io voglio ricordarmi di questo momento.» rispose.

Sul volto di Marco un sorriso si allargò, aveva una voglia matta di baciarla e dirle quanto fosse carina mentre diceva quelle frasi.

Lei gli sembrava la più bella, simpatica, intelligente e piena di segreti; non era paragonabile alle altre, lei era lei. Era piccolo in confronto al sentimento che lei gli faceva provare.

«Sei dolce.» disse solo, in modo quasi comandato.
Lei sorrise, perdendosi ad osservare i ragazzi, che invece di fare battute, rimasero a fissarli inteneriti.

Loro erano i più grandi fan di Selene e Marco, erano felici della grande coppia che si era creata.
«Siete proprio belli ragazzi.» disse lei raggiungendo Marco a grandi falcate, per mettersi nella posizione che aveva avuto qualche ora prima.

Si sedette sulle sue gambe stampandogli un bacio sulla guancia.
«Tu sei bella sce'» rispose Pietro sorridendo intenerito.
Voleva un grande bene a Selene, ed era ricambiato. Adorava il modo in cui le fosse disposta a donare tutto per i suoi amici, era leale.

Fu così, che una giornata si concluse con addominali doloranti, e zigomi intorpiditi.



spazio autrice
era da un po' che non aggiornavo!! come state?
capitolo che non mi convince troppo per la sua semplicità, ma mi impegnerò di più al prossimo.

io aspetto solo che sti due si dicano le sue magiche paroline!!

detto questo, scusate l'orario e anche il ritardo, vi voglio bene🥹❤️

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 28 ⏰

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