1. | SAD GIRL |

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Lisa's POV:
Erano le 7 e mezza del mattino, la sveglia ormai stava suonando ripetutamente da mezz'ora, nonostante ciò non mi alzai, ero completamente morta sul letto.
La sera prima, la domenica, la passai tutto il tempo a casa della mia migliore amica Flavia a fumare come se non avessi limiti e a parlare di cose senza senso mascherando la tristezza dietro a delle maschere che in quel momento scomparvero grazie al fumo di sua madre.

Io sono Lisa, ho 19 anni, ma per l'età che ho penso di aver visto e provato troppe cose sulla mia pelle che di solito si scoprono a 30/40 anni.
Ho i capelli neri e lunghi, la frangetta sopra le sopracciglia e gli occhi verde chiaro.

Ho sempre vissuto la mia vita con due genitori che si volevano bene, tranne quando ad un certo punto, senza un motivo ben chiaro, mia madre scelse di divorziare con mio padre, usando la "scusa" di non avere più sentimenti nei suoi riguardi.

Questa fu la mia prima delusione d'amore.

Anche se so per certo di non trovarmi in un film, a 19 anni penso di essere più matura rispetto a persone più grandi di me, anche se ho fatto e continuo a fare cazzate, mi rendo conto che alla fine sono una delle poche, pochissime persone che ancora non si è inginocchiata davanti alle priorità altrui, che qualsiasi cosa volesse fare la faceva.

Diciamo che fino a qualche anno fa ero totalmente diversa da come sono ora:
Nel 2017 infatti ero una basic girl.
Classica ragazza che tiene alla scuola, ordinata, precisa, permalosa e anche ingenua.
Poi col tempo ho scoperto le cose "brutte" della vita; in pochi mesi scoprii il fumo, con cui andai in fissa facendomi le canne 24 ore su 24, poi scoprii gli psicofarmaci, come lo Zoloft, facile per me da trovare, ne avevo le scorte a casa, mio padre dopo la rottura con mia madre cadde così in depressione che gli vennero prescritte queste pasticche per dormire e per colmare la tristezza.
Poco dopo, provai anche l'Ecstasy, conosciuta anche come MDMA.
La consumavo soprattutto quando andavo a ballare la techno ai Rave, ogni volta che prendevo una pasta mi sentivo sempre più energica e attiva.

Dopo quest'ultima, provai la cocaina.

All'inizio, mi agitai molto, non sapevo se volevo davvero farlo, forse non mi stavo rendendo neanche conto di quello che stavo per fare al mio corpo, ma in quel attimo non ci pensai più di tanto e, tra mille pensieri, scegli di usare la narice destra.

Dopo aver tirato un paio di volte, non riuscii a capire come mi sentivo. Ricordo che quel gesto fu il primo passo verso la merda più profonda.

Difatti dopo quel giorno cominciai a farmi regolarmente e molto pesante, non riuscivo a fermarmi.
Uscivo di casa il venerdì pomeriggio e tornavo la domenica sera alle 21, ogni giorno lo passavo in after, non c'era minuto dove io non pensassi a cosa mi sarei fatta il secondo dopo, ero del tutto dipendente.

In seguito, col passare del tempo, riuscii a rendermi conto del guaio in cui mi ero cacciata, solo quando vidi la morte in faccia.
La mia migliore amica del tempo, Clara, rischiò l'overdose dopo aver assunto una dose di un grammo e mezzo di Cocaina.
Cercai di aiutarla chiamandola e dandole colpetti sulla guancia per svegliarla, ma niente. Non rispondeva a nessun gesto e lì, mi si prese il panico.

10 minuti dopo arrivò un'ambulanza che la portò via.
Non potevo farmi vedere, quindi cercai di andarmene in più fretta possibile.
Mi sentivo una merda. Per colpa mia, la mia migliore amica stava per morire e io sono completamente scappata da quella situazione senza neanche starle vicino.

Il resto è scontato: le hanno fatto le analisi, era risultata positiva al drug test, fecero analisi più approfondite e videro quantità e quantità di cocaina nel sangue di una 16enne.

Poi c'è stato tutto il processo, tso, comunità, psicologo, psichiatra, arresti domiciliari ecc.

Clara si ripulì per bene e io feci lo stesso.
Ora sono pulita da 9 mesi, continuo a farmi le canne perché ultimamente mi stanno aiutando a non tentare di toccare quella merda, visto che il pensiero c'è sempre.

Comunque sia, mi tirai su dal materasso facendo un grande sforzo.
Erano le 8 e 15 e ormai le lezioni erano iniziate.
Presi lo zaino e iniziai ad incamminarmi verso scuola, che si trovava a 2 km da casa mia.

Arrivai davanti al cancello e pregai i bidelli di farmi entrare.
Corsi in classe ma per fortuna la professoressa di fisica non era ancora arrivata, quindi riuscii a rilassarmi e mi sedetti sul banco ascoltando un po' di musica.

Nell'ultimo periodo si sente parlare molto di generi musicali diversi come il rap, la trap... insomma quelli più famosi e ascoltati.
Onestamente non sono la classica persona che si ascolta questo tipo di musica, non metto in dubbio che alcuni artisti siano molto bravi, ad esempio a me piacciono molto gli fsk, massimo pericolo, rosa chemical ecc. ma ho sempre preferito ascoltare roba più rock e metal, quindi si, ero praticamente l'unica, o comunque una delle poche, ad ascoltare i Radiohead, i nirvana, i Linkin Park, i Blink e i misfits in tutta la mia scuola.

F: «la prossima volta lasciami da sola mi raccomando»
Disse Flavia guardando la porta per vedere se ci fosse la prof.
L: «scusami eh, ho avuto problemi ad alzarmi dopo la stunnata di ieri»
F: «intanto è tutto merito mio, sennò ieri neanche ti saresti divertita»
Disse ridendo.
L: «sisi ok brava vantanti pure»
Dissi scherzando.

Io e Flavia eravamo migliori amiche da quasi un anno, anche se a me sembrano molti di più.
All'inizio ci odiavamo a vicenda, non ci potevamo vedere, poi per qualche mese non ci siamo più viste e, quando cambiai scuola, me la ritrovai nella stessa classe.
Non so cosa sia successo ma dopo la serata dove Clara era stata portata in ospedale, ricominciammo a parlare e scoprimmo di essere molto simili ma anche molto diverse: lei era molto più estroversa e amava vestirsi alla moda, era la classica ragazza casa-discoteca, con la vita perfetta, i soldi di mammina e papino, iqos e anche una bella macchina.
Tuttavia come ogni persona anche lei aveva problemi, infatti come ho già detto, aveva molte dipendenze e stava sotto a qualche droga, ma nonostante questo non si fece mai trasportare nei giri di merda.
Lei era come la Mamma del gruppo, reggeva molto sia l'alcol che l'erba e riusciva benissimo a prendere in mano la situazione nei momenti più critici.

Dopo qualche ora suonò la campanella della ricreazione.
Scesi in cortile con Flavia a fumare una sigaretta e parlammo del più e del meno.
F: «amo comunque, venerdì, quando non sei venuta a scuola, ho visto un bono da paura nel 5G, penso di essermi ossessionata completamente: ha i capelli rossi, ricci, occhi scuri e alto... si chiama... Matteo»
Disse Flavia riaccendendo il drum.
L: «scusa ma non ti senti con X, non hai scopato con Y e non hai paccato Z?»
Dissi cercando di ricordarmi i nomi, elencandoli come si fa con la lista della spesa.
F: «ma perché averne uno quando ne puoi avere quattro?»
Disse buttando il drummino ormai spento a terra.
Sospirai e ridendo, feci la stessa cosa per poi tornare in classe.
Prima di entrare però, mi affacciai nel 5G per vedere se riuscivo a notare questo "Matteo" ma nessuno somigliava a quella descrizione, così andai da Flavia nella nostra classe.
L: «comunque nel 5G non c'è nessun ragazzo coi capelli ricci rossi, gli occhi scuri e alto»
F: «eh... ecco mi sono scordata di dirti che infatti non va a scuola, cioè, è grande, ha 35 anni mi sa»
L: «35 anni?! Non è un po' grande scusa?»
Dissi cercando di non ridere imbarazzata.
F: «ma sti cazzi, mica mi ci devo sposa, anzi ci vorrei solo scopare, amo lo sai, una botta e via, mi sto già sentendo con X, e poi si, è veramente troppo grande per me»
L: «non avevo dubbi Fla»
Dissi ridendo.
Sapevo che sarebbe andata così in ogni caso.
L: «comunque... fammi sapere che fai oggi pomeriggio, io ho casa libera, quindi, se ti vuoi un po' divertire, vieni»
Dissi facendole l'occhiolino.

Passammo le ore consecutive a non fare niente, le ultime due ore furono le più pesanti. Sembravano durare un secolo, ma per fortuna la campanella suonò al minuto giusto e la mia migliore amica ed io andammo a casa mia aspettando il pomeriggio insieme.

⚠️Spazio Autrice⚠️
Ciao a tutti! Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere se volete il continuo e per qualsiasi cosa scrivetemi su IG: @meedicjne
P.S.: è la mia seconda storia, non è sicuramente scritta divinamente perciò i commenti sono sempre aperti a critiche!💗 Al prossimo capitolo!💞

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