Lisa's POV:
Si fecero più o meno le 21 e 30 e i ragazzi dovevano suonare. Onestamente non mi ero neanche sprecata ad ascoltare il loro album o una loro canzone, non sapevo neanche che genere facessero ma dal loro stile vestiario un po' si era capito.Daniele, che era tornato nella sala principale, prese degli auricolari e delle bottigliette d'acqua per passarle al trio.
D: «tenete regà, queste so le cuffie così sentite meglio, sono quelle avanzate di ultima generazione»
Ne aveva un paio per ognuno, erano trasparenti e con una piccola cassa alla fine. Servivano ad aiutarli a non sentire i rumori fastidiosi che venivano da fuori, così da non farli imbrogliare nell'esecuzione dei testi e della musica.
Plant le divise, le mise all'orecchio e in tasca posizionò la piccola cassa.
Sembravano tutti al quanto agitati, a eccezione di Theo, aveva l'aria misteriosa ed enigmatica, mi trasmetteva molta malinconia e tristezza, il suo volto era caratterizzato da lineamenti profondi e occhi rossi dalle lenti a contatto che portava, riflettevano profondità emotiva, come se attraverso il suo sguardo, si poteva percepire il suo selvaggio tormento.
Aveva i capelli scompigliati e un po' bagnati. Dava l'aria di un ragazzo non molto curato, fino a quando non si veniva a sapere della sua età.
Dal suo corpo si potevano notare i muscoli al quanto scolpiti ma non eccessivamente sviluppati, si muoveva silenziosamente come se avesse qualcosa da celare.
Evocava l'idea di una divinità soprannaturale che assume le sembianze di un ragazzo di 35 anni.Non mi accorsi che nel mentre che pensavo a tutte quelle cose, lo stavo fissando intensamente per accogliere i suoi minimi dettagli.
Non era una cosa strana per me, ogni volta che conoscevo una nuova persona che trovavo piuttosto attraente, mi immedesimavo nel suo corpo, provando, dalle espressioni, di farmi una minima idea sull'individuo a cui stavo parlando.
Nonostante non abbia avuto alcun tipo di dialogo col ragazzo dai capelli verdi, che ricordavano il colore di una foglia di MaryJane.D: «mi raccomando, carichi»
Esclamò Danien mimando un pugno con la mano.
Fiks tirò fuori la lingua e fece segno delle "corna punk", Plant strinse le labbra come per similare un bacio e ridacchiò.
Theo fece un lieve sorrisetto, senza sforzarsi troppo.La sua personalità si adattava perfettamente alle sue vibes. Ciò mi faceva sentire come in un film, era una sensazione al quanto strana.
Salirono sulla pedana e la musica partì automaticamente, la prima frase pronunciata dal gruppo recitava
"E sto nella Sad".Mi spostai senza accorgermene solo per vedere la loro esibizione quando Flavia attirò la mia attenzione toccandomi il braccio.
F: «vieni? Usciamo e mettiamoci dentro le transenne»
L: «ma possiamo?»
Domandai con aria dubbiosa.
D: «certo che potete, sennò che vi ho invitato a fare? Per spingervi tra la folla e non vedere nulla?»Il ragazzo si alzò e, spegnendo le luci, ci fece uscire dal back, guidandoci sotto il lato dello scenario.
Non avevo mai visto nessuno cantare da così vicino, mi accorsi come i ragazzi avevano gli occhi puntanti sulla massa senza mai muovere lo sguardo verso di noi.
Il genere che suonavano era un misto tra il punk e l'emo trap, anche se onestamente non avevo mai sentito questo tipo di musica.
La prima canzone recitava tali parole:
E viviamo per dimenticarci
Siamo innamorati solo dei ricordi
E sono sempre più gli sbagli dei sogni
Per quelli come me
Perché sto nella sadQuesta strofa della canzone sembrava voler far trasmettere agli ascoltatori il tema del dolore emotivo, della nostalgia, dei rimpianti e dei ricordi dolorosi.
Dopo questa intro, la prima strofa veniva cantata proprio da Theo.
Aveva una voce così familiare, non capivo da chi l'avessi già sentita, però mi ricordava davvero qualcosa o qualcuno.
Mi voltai verso Daniele.
L: «Ma quello con i capelli verdi, Theo, per caso è quello che suonava con te quando eravate Danien & Theo?»
Urlai cercando di farmi capire data confusione.D: «si è lui, adesso si è dato al punk»
Ma come, si sono sciolti no? Quindi hanno litigato, ma sembrano comunque in buoni rapporti, come è possibile?
Non vedendo flavia vicino a me, mi voltai più e più volte, la trovai isolata in un angolo della stanza, con lo sguardo perso nel vuoto.
Andai da lei e confusa le chiesi il motivo del suo comportamento. Prima, era felice di venire, poi da un momento all'altro si stava rovinando la serata, senza un motivo logico.
F: «Boh Lisa pensavo mi piacesse la Techno»
L: «ma ancora non è iniziata la serata, la stanno solo aprendo! Dai aspetta un po'»
Le dissi magari per tranquillizzarla.F: «mh vabbè, posso fare uno sforzo»
Sospirai e la portai di nuovo sotto il palco.Passarono i minuti a diventare ore. Sinceramente il "concerto" mi era piaciuto, li trovavo davvero molto bravi a sensibilizzare alcuni temi attuali, di cui si parla veramente poco. Poi, come ho già detto, il punk era uno dei miei generi preferiti, infatti era anche più piacevole ascoltare la loro musica, almeno per me.
23:30
F: «è stato un parto»
Esclamò flavia silenziosamente nel back.
L: «a me sono piaciuti, soprattutto le canzoni 2NITE e niente x sempre!»F: «non è il mio genere sicuro, la prossima volta ti porto a ballare commerciale»
Mi diede una pacca sulla spalla.
L: «ti devo ricordare che è stata una tua idea?»
Iniziò a ridere, probabilmente si era scordata anche di questo.L: «andiamo a balla o vuoi stare qua tutto il tempo?»
La presi per mano e ci dirigemmo nell'altra sala, dove la musica hard stava già iniziando a farsi sentire.2:30
Avevamo ballato per due ore e mezza consecutive, tra vodka-redbull, rum e cola e qualche happydrum consumato uscendo e rientrando continuamente.
Flavia mi aveva promesso che non avrebbe bevuto molto, rimasi al quanto tranquilla, non volevo esagerasse dopo le bevute precedenti.
Nel momento in cui andammo in pista, formando tra le persone il cerchio vuoto al centro, mi persi la mia migliore amica.
Agitata uscii dalla folla, presi il telefono e provai a chiamarla.
Come al solito, aveva il telefono scarico.Provai a chiamare Dani non accorgendomi che a mia volta la batteria del mio cellulare era al 5%.
Mi impanicai, non sapevo come fare per trovare entrambi.
Decisi di rientrare nel back, non so quale divinità mi baciò, ma questa volle che la security si ricordò chi fossi donandomi l'accesso al dietro del palco.
Entrai disperatamente sperando di trovarli lì, ma con me non c'era nessuno.
Sentii un rumore ambiguo, una tirata di acqua dal bagno.
Sperai fosse Flavia o Dani, ma da quella porta uscii un altro ragazzo.
Theo.⚠️Spazio Autrice⚠️
Belli come state? Vi è piaciuto questo capitolo?
Nel prossimo scoprirete cosa succederà... non demoralizzatevi, a me piace lasciare il fiato sospeso! (Mi odierete per questo)
Un bacio e alla prossima😽
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Pepsi & Coca // Theø
FanfictionLisa, soprannome di Elisa, è una ragazza di appena 19 anni. Passò da sola tutta la sua infanzia e gran parte della sua adolescenza, non aveva amici, trascorreva le giornate ad ascoltare musica, scrivere e disegnare. Usciva poco e se usciva il suo...