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-Sono esausta.

-Ma hai scritto solo due pagine.

-Ma è passata un'ora!

-Okay, è vero, anch'io sono stanca.- ammise Jeongyeon ridendo. -Ti permetto di prenderti una pausa.

-Alla fine com'è andato il colloquio?

-Come sempre, poi faranno sapere. Te l'ho detto che la scelta migliore è che faccia da assistente.

-Ma hai studiato tanto.

-Per ora è meglio se cerco un lavoro come assistente, poi vediamo.

Continuarono a parlare di persone che conoscevano, dei loro progetti futuri, dell'imminente laurea di Nayeon, finché Jeongyeon non guardò l'ora.

-È tardi, forse è il caso che vada.

-Ma devi aiutarmi con questo. Ti prego, Jeong, altre tre pagine.

-Tre!?

-Rimani a dormire qua.

-Devo per forza tornare a casa, c'è il compleanno di Mina.

-Ah sì. Perché non mi fai conoscere le tue amiche?

Da dove cominciare? Uno: aveva già fatto conoscere le sue amiche ad altre persone importanti della sua vita e quelle persone l'avevano abbandonata, non voleva mischiare i due gruppi; due: dovevaammetterlo, Nayeon, tra tutte, era la sua preferita, anche se non lo avrebbe mai detto, ed era un po' gelosa all'idea di condividerla con altre persone. Già quando Nayeon le aveva parlato della sua amica Jihyo, Jeongyeon aveva storto il naso. Ma Jihyo era una bellissima persona e aveva già una migliore amica, inoltre si vedeva lontano un miglio che Nayeon amava passare le sue giornate con Jeongyeon. Quella era la volta buona, Nayeon non l'avrebbe abbandonata, no, lei no.

-Te l'ho detto che preferisco non mischiare i gruppi.

-Solo perché le tue amiche del passato erano delle put*ane, non vuol dire che sia meglio tenermi distante dal tuo gruppo di amiche. Ci conosciamo da cinque anni e conosci loro da più di dieci, non credi che sia arrivato il momento di farci conoscere?

-Non ancora. Ora devo andare.

-Ma Jeong... Ti scongiuro! Almeno un'altra pagina, ti prego.

-Non mi va di arrivare in ritardo. Devo anche passare per casa per prendere il regalo e mettermi qualcosa di decente.

Nayeon sbuffò. -Ti prego.

-Ma Nay-

-Sai cosa? Se non mi aiuti, mi levo la maglia davanti a te.

-E che minaccia sarebbe?- domandò Jeongyeon, sentendosi le guance andare a fuoco.

-Ti imbarazzi per ogni cosa, preferiresti rimanere ad aiutarmi che vedermi senza maglia.

-Ed invece non è così.- disse Jeongyeon alzandosi. Sgranò poi gli occhi. -No! Nel senso che preferisco andarmene, non che... Preferisco vederti toglierti... Ci vediamo domani.

Nayeon sbuffò. -Sì, ciao.

Jeongyeon scese giù e salutò la signora Im. Andò poi alla stazione del bus e riuscì a prenderlo giusto in tempo. Guardò un po' il suo cellulare e aprì kakaotalk, trovando un nuovo messaggio di Nayeon "te l'avevo detto". Cosa le aveva detto? Aprì la chat e si ritrovò davanti la foto del busto di Nayeon con solo un reggiseno addosso. La ragazza chiuse subito la chat arrossendo, sperando che nessuno l'avesse vista, perché non voleva che la gente pensasse che fosse quel tipo di persona. Certo, aveva ventitré anni, ma si sentiva comunque costantemente giudicata e ancora troppo giovane. E poi, nessuno doveva pensare che le piacessero le ragazze. Certo, che era lesbica lo sapevano le sue amiche e Ryujin, ma nessun altro. Non voleva farlo sentire in giro, la considerava una cosa molto personale. A dire la verità, il suo orientamento sessuale le aveva causato qualche problema a sedici anni. Era passata dall'essere etero a sentirsi strana per colpa di una celebrità. Alternava giorni di "sono bisessuale" a giorni di "è solo una fase" e questo andò avanti per mesi. Un giorno finalmente si convinse del fatto che fosse bisessuale e improvvisamente si sentì più felice di saperlo. Poi il tempo passò e capì che trovava i ragazzi carini e forse ci sarebbe stata in una relazione, ma il solo pensiero di passare con uno di loro il resto della vita le metteva forte malinconia.

Arrivò a casa in tempo per farsi una doccia, mettersi qualcosa di carino, prendere il regalo e diriggersi poi da Mina. I genitori della sua amica la accolsero calorosamente come sempre.

-Hey, sei arrivata.- disse Momo.

-Eri a Seoul?- domandò Sana, gemella di Momo, nonché ex compagna di studi di Jeongyeon.

-Sì.

Portò il regalo a Mina e la ragazza lo aprì, fingendo di non prestare attenzione ai soldi e lesse il biglietto sarcastico che Jeongyeon aveva scritto, come faceva da almeno sette anni a quella parte.

Che dire del rapporto di Jeongyeon con le sue amiche? Sapeva che non l'avrebbero mai giudicata, ma, nonostante le conoscesse da tanto, non riusciva ancora ad essere se stessa. A volte si pentiva di aver detto qualcosa o semplicemente non esprimeva i suoi pensieri. Nonostante tutto, le piaceva passare del tempo con loro, anche se a volte non si sentiva completamente a proprio agio.

-Allora? Novità?- domandò Sana.

-Io devo raccontarvi delle cose.- disse Mina.

Le ragazze avevano questa usanza: si incontravano raramente, ma almeno quando lo facevano avevano raccolto abbastanza materiale da mantenere viva la conversazione. Poi, si sa, una cosa tira l'altra e si finisce sempre per criticare i vecchi compagni di scuola.

-Chissà che fine ha fatto.- disse Jeongyeon cominciando a cercare su instagram il compagno di classe di cui stavano parlando. -Non è questo...

-No, impossibile.- affermò Sana.

-Qual è il suo cognome? Così lo cerco anch'io.- domandò Momo.

-Kim.- rispose Jeongyeon.

-Ma questa Nayeon? Ce la vuoi far conoscere?- domandò Sana.

Jeongyeon si irriggidì. Da quando la sua amica le aveva mandato quella foto non aveva avuto il coraggio per aprire lachat. Una parte di sé, doveva ammetterlo, in fondo, ma molto in fondo,- o forse non tanto in fondo- voleva rivederla, soprattutto perché non era riuscita a farlo bene sul bus, ma si sentiva in colpa solo a pensarlo.

-Ecco... Mi ha mandato una foto.

-Non era solo tua amica?- domandò Sana con un sorrisetto.

-Che tipo di foto?- domandò Momo.

-Allora, mi aveva chiesto di rimanere da lei, ma io le ho detto di no, quindi per punizione mi ha mandato una foto... Niente di che, è solo senza maglia.

-Alla faccia della punizione.- commentò Mina.

-Faccella federe.- disse Sana improvvisamente interessandosi alla questione.

Jeongyeon pensava di non doverlo fare perché si trattava della privacy di Nayeon.

-No, meglio di no.

Continuarono a parlare, poi Jeongyeon ricevette un nuovo messaggio di Nayeon, che le chiedeva se il giorno dopo sarebbe andata, come se prima non le avesse mandato una foto che sapeva benissimo che l'aveva messa perfettamente a disagio.

-Però, belle tette.- commentò Sana.

-Fai vedere anche a me.- disse Mina. -Che figa.

𝑰 𝒘𝒊𝒔𝒉 𝒊𝒕 𝒘𝒂𝒔 𝒓𝒆𝒂𝒍|2YEON|ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora