13.La partenza di Liam e il mio incidente scampato!

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La mattina seguente, Liam, un paio di ore prima di andare in aeroporto, si presentò a casa mia a salutarmi, ero tanto triste e i miei occhi precipitarono dentro un vortice di paure. Mi ero abituata a quella felicità che provavo ogni volta che incrociavo il suo sguardo.
Il mio cuore palpitava forte e dolorante, lo sentivo ancorato e intrappolato dentro a un pugno stretto e soffocante. Oscillavo dentro un'altalena di emozioni, bastava uno schiocco di dita per farmi sprofondare totalmente nell'oblio.

Come un fiore pian piano sentivo la corolla staccarsi per lasciarmi vuota, ogni petalo veniva giù spogliandomi di bellezza.

Facemmo colazione insieme, seduti nel giardino; intorno il silenzio accentuava quel martellante strazio, la città sembrava essersi fermata. Nessuno dei due riusciva a parlare, un nodo in gola non permetteva alle parole di fuoriuscire ma era come se mi arrivasse dentro l'anima tutto ciò che Liam voleva esprimere e speravo altrettanto anche per lui.
I minuti passarono in fretta, presto arrivò il momento di salutarci. Nel frangente il mio cuore pianse infinite lacrime e, anche se dentro mi sentii morire, mi trattenni davanti a lui. Mi abbracciò forte forte e sentii una sua grossa goccia di pianto scivolarmi sulle spalle. Gli dissi di stare tranquillo, che lo avrei atteso, di essere forte. Dall'auto prese un mazzo di margherite giganti e me le lasciò tra le braccia come un bimbo da cullare, sapeva che erano i miei fiori preferiti.
Poco dopo mi allontanai, aspettai sull'uscio di casa per guardarlo andare via e prima di mettersi al volante, mi mandò un bacio, lo afferrai con la mano e lo avvicinai alle labbra e al cuore. Solo in seguito cominciai a piangere, dopo averlo visto allontanarsi.
Entrai dentro casa, mi inginocchiai sul pavimento e bagnai tutte le margherite senza accorgermi del bigliettino al loro interno, che lessi dopo averli riposti dentro un vaso: "Se questi fiori potessero parlare, ti racconterebbero di un mondo florido e incantevole che sto cercando di edificare per te, per me, per noi, e renderlo tempio dell'amore, del nostro amore. Ti bacio."

Arrivato in aeroporto, prima di salire sull'aereo, ci scambiammo dolci parole, intrise di speranze e promesse più grandi di noi.
Lo attendevano tredici ore di volo. Arrivò a Toronto a tarda notte, circa all'una (ora italiana), io stavo già dormendo, lessi il suo messaggio soltanto in mattinata, non riuscii ad attendere sveglia il suo rientro, mi sentivo molto stanca e profondamente sconvolta.

In casa mi sentivo coccolata da tutti e grazie alle loro attenzioni quell' amara partenza nei giorni successivi, era diventata agrodolce. Sapevo che sarebbe tornato da me o perlomeno speravo che i genitori gli dessero il consenso. Era maggiorenne e quindi poteva decidere per sé stesso senza chiedere permessi però, entrambi sapevamo che non si può essere completamente e realmente felici se i genitori non ci supportano e non gioiscono davanti alle nostre scelte. Non volevo essere la causa della loro separazione, questo mi intristiva, mi colpevolizzavo e credevo che mi avrebbero odiato per questo.
Oltretutto, il nostro, era un grande amore, io avevo bisogno di lui e lui di me e, mi tenevo stretta a questo filo di speranza, fiduciosa del fatto che forse avrebbero capito.

Terminati i tre anni di scuola media, dovevo iscrivermi alle superiori. Tuttavia, non amavo stare in classe con ragazzini, mi sentivo alquanto a disagio, avrebbero fatto una miriade di domande e non amavo diventare un personaggio di dominio pubblico, per cui scelsi di frequentare il serale. Ormai avevo compiuto 17 anni, le mie aspettative per il futuro riguardavano Liam soprattutto ma anche il mondo del lavoro.

Il mio più grande sogno era frequentare il corso di laurea in astronomia, le stelle e l'universo intero erano diventati il mio chiodo fisso. Non riuscivo a vedermi in altre vesti. Mi affidavo molto anche all'astrologia, agli astri che, in qualche modo riescono a influenzare le nostre scelte nel presente e nel futuro e in più volevo diventare astronomo. Studiare la scienza dei corpi celesti, i moti, la loro struttura, scoprire i segreti che si nascondono dietro questi giganteschi mondi alieni, mi avrebbe aiutata a coniugare le due cose, l'astrologia e l'astronomia, fondendo queste arti, sposandole entrambi e, creare dentro la mia testa un mondo magnifico nel quale poter alleggerire tutto il peso della mia vita. Con la passione e lo studio si arriva a cogliere l'essenza di ciò che ci circonda. Ogni volta che scrutavo il cielo, cercavo parte di me.
Mi incuriosiva ricercare quelle piccolissime particelle che hanno fatto di noi esseri intelligenti. La risposta era tra le stelle e dovevo assolutamente trovarla.

Iris - Sussurri Di Un'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora