14. Il mio battesimo e il rientro di Liam

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Era il mese di dicembre e le persone si preparavano a decorare la città con le luminarie dai colori accesi che infondevano un senso di calore e, con gli addobbi natalizi. Il natale si respirava in ogni angolo. La pioggia di luci di meteore ravvivavano gli alberi nei sentieri e le facciate delle case, solitamente buie, allietando le gelide serate.
In molti per le feste, rientravano nella loro città d'origine per ricongiungersi con le proprie famiglie e festeggiare tutti insieme.
Mia zia attendeva il giorno dell'Immacolata per abbellire la casa. Ogni anno impreziosiva il camino in pietra con un tocco di eleganza. Abbinava i colori del camino a quelli dell'albero, ma per quel natale io e Samira avevamo comprato nuove decorazioni, tra le quali, candele profumate al sandalo, palline glitterate, pupazzi di neve, fiocchi di neve, stelle e stringhe di luci per l'albero, casette in legno e nuovi personaggi per il presepe che mio zio ogni anno curava con molta attenzione.
Quell'anno la festa la sentivo molto più intensamente. Forse perché avrei consacrato la mia fede nel battesimo. Un paio di mesi prima, io e mia zia ci recammo dal parroco della nostra chiesa per comunicargli questa mia volontà ed era molto felice di questa mia scelta. Prediligevo come padrino e madrina i genitori di Samira, mi stavano a cuore e si prendevano cura di tutti noi. Quando gliene parlai, un pò forse se lo aspettavano ma non ne erano estremamente convinti, gioirono insieme a me. Alla mamma avevano detto che desideravano entrambi battezzarmi ma con me non avevano parlato perché volevano che decidessi da sola. Avevo scelto le persone giuste. Sì perché hanno un simbolo ben definito nella vita del battezzato, sono coloro che si prenderanno cura di te nel caso in cui i genitori ne fossero impossibilitati.

In seguito avrei ricevuto il Sacramento della Prima Comunione e la Confermazione in un'unica giornata.
Insieme al parroco avevamo deciso di celebrare il mio battesimo la terza domenica dell'avvento.
La chiesa era gremita di fedeli, perciò mi sentivo in imbarazzo.
Mia madre mi aveva comprato un abito bianco per la cerimonia e mi vedevo bella come una sposa. Avvertivo intorno a me la presenza degli angeli in festa.
Appena il prete mi bagnò la fronte con l'acqua benedetta, da quel preciso istante mi sentii arricchita.
I miei desideravano che festeggiassimo al ristorante ma a me non importava, pranzammo quindi a casa e, invitai anche Sandra e Martina, le nostre amiche di Cardinale.
Eravamo in pochi ma ero molto, molto felice. Liam mi fece una videochiamata e quando mi vide vestita di bianco si emozionò. Mi aveva spedito dall'America il suo regalo, un delicato anellino, che indossai immediatamente, era bellissimo, a forma di margherita con diverse pietre colorate a una pietra rossa all'interno, aveva buon gusto. Più tardi capii il motivo per cui mia cugina aveva preso la misura del mio dito.
Ricevetti molti regali, perlopiù collanine e bracciali d'oro; persino il parroco mi fece un regalo, mi diede in dono un libro che narrava la vita di Gesù e il battesimo che ricevette nel fiume Giordano. Quel regalo mi piacque parecchio, lo lessi subito dopo la festa, appena mi misi a letto e in un paio d'ore l'avevo già terminato.

I giorni seguenti sorridevo al mondo e al cielo.

Le scuole erano chiuse e attendevo con molta frenesia il natale che non tardò ad arrivare. La notte della vigilia, andammo tutti in chiesa, anche la mia mamma; per rispetto verso la sua fede non le avevamo chiesto di venire con noi ma volle comunque accompagnarci. Il turibolo emanava l'odore dell'incenso bruciato dal parroco che pian piano si diffondeva tra i fedeli.
Mi emozionai parecchio quella notte e desideravo tanto ricevere l'Eucarestia, purtroppo però non potevo ancora.

Mi sentivo finalmente la figlia di Dio e molto vicina a lui.

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Al risveglio della natura, il profumo della pioggia sul suolo asciutto e le essenze dei fiori, alcune intense ed altre delicate e innocenti, evocavano la primavera. Si mescolavano nell'aria e intrapresi un viaggio olfattivo in grado di stimolare la fantasia e l'eccitazione. Gli alberi che si rivestivano di fiori di frutto e i prati invasi di magheritine portavano allegria nei cuori di tutti. Ogni anno era una rinascita, mi dimenticavo dei profumi degli anni trascorsi e quindi era sempre una dolce sopresa.

Iris - Sussurri Di Un'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora