Capitolo XII.

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Maria non poteva ancora credere che Massimiliano l'aveva  portata a Parigi, lui voleva regalarle quattro giorni indimenticabili insieme come coppia·

E così mentre camminavano mano nella mano per le vie di Parigi , entrambi iniziarono a pregustarsi quella che poteva essere la loro vita insieme una volta che sarebbe uscito tutto allo scoperto.

"A che pensi tesoro?"

Chiese lui abbracciandola mentre avanti a se si gustava la vista della Torre Eiffel.

"Che non sono mai stata così felice come ora, penso che un giorno cammineremo così anche per le vie di Napoli o Roma, sarà bello quando saremo io e te e nessun altro"

Massimiliano notò un certo velo di tristezza nei suoi occhi, la fece girare per prenderle il viso tra le mani e baciarla dolcemente.

"Maria...Tutto questo accadrà appena torniamo a casa"

"In che senso ed Elena?"

Chiese Maria guardandolo, lui le rubò un bacio poi un altro e un'altro ancora prima di parlare.

"Tra una settimana ha finito con il suo lavoro, anche se quando torniamo a casa le mancheranno solo tre giorni, voglio andare da lei e dirle tutto"

Maria aprì e richiuse la bocca incredula, lui voleva lasciarla per lei una volta e per sempre.

"Vabbè ma a questo punto aspetta fino a quando non finisce tutto, no?"

Anche se era felice si sentiva lo stesso in colpa, e rovinarle gli ultimi tre giorni di lavoro dopo che aveva per un mese dato anima e corpo, le sembrava brutto.

Forse parlava perché si sentiva davvero in colpa, era inevitabile che sarebbe successo e già sapeva che doveva convivere con le critiche delle persone, in più lei chissà quante ne penserà sul suo conto, ma cosa poteva farci ? si era innamorata proprio di lui, e anche lui provava un sentimento per lei,non potevano frenarlo ed ignorarlo ancora.

Per troppo tempo si erano trattenuti sbagliando.

Massimiliano le baciò la fronte grato di averla vicina.

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Correvano tra le vie di Parigi mano nella mano, la pioggia li aveva colpiti all'improvviso, i volti erano bagnati e anche i capelli e i vestiti, dicono che Parigi sotto la pioggia era ancora più Romantica, ma Maria pensava che l'amore di due innamorati era la cosa che la rendeva così speciale.

Tenendosi per mano e ridendo come pazzi, entrarono in quell'hotel che li stava ospitando da due giorni, la coppia di anziani che era proprietaria del posto, sorrideva ogni volta che li vedeva così felici mentre tornavano nella loro stanza, mentre le mani intrecciate non si staccano neanche per idea, baci fugaci scambiati in ascensore per poi approfondirsi prima di entrare e richiudere la stanza con quella voglia di fare l'amore per tutta la notte.

I due innamorati ricordavano un po il tempo della loro giovinezza, e ogni volta che scendevano per la colazione , Non mancavano mai di dire loro 'Siete giovani belli ed innamorati, vi auguro di essere così per tutta la vita, com'è capitato anche a noi '

E così sarebbe stato pensava Maria tenendosi ancorata al braccio di Massimiliano mentre lui le sfiorava la fronte con il naso prima di baciargliela.

Massimiliano spinse delicatamente Maria dentro la loro camera, le prese il volto e lo baciò, poi spostò l'attenzione sul collo di lei che subito si lasciò sfuggire dei gemiti di piacere, lui la portò a sedersi sul letto tenendole la mano e iniziò a sbottonarle lentamente la camicia che aveva indossato, sorrise pensando che proprio lei aveva detto che amava quando la spogliava con lentezza e che mettere quelle camice lo faceva apposta perché le piaceva quando lui apriva quei bottoni con estrema lentezza.

A volte tuttavia, quando erano presi dalla passione andava a finire che i bottoni saltavano proprio e Maria il giorno dopo era costretta a ricucirli rimproverandolo.

Quando la spalla di Maria fu nuda, Massimiliano la morse dolcemente per poi depositare piccoli baci, la camicia ora riversa sul pavimento.

Le mani della ragazza i iniziarono a tirargli via la cintura dei pantaloni per poi passare alla zip , un movimento della ragazza costrinse Massimiliano a sedersi anche lui suo letto mentre faceva scivolare via i pantaloni, dai boxer si intravedeva il rigonfiamento ormai evidente.

Maria si morse il labbro inferiore salendo a cavalcioni su Massimiliano, lui rimase come pietrificato quando la sentì muoversi sopra di lui sfregando le loro intimità anche se a dividerli c'erano ancora gli slip, si sentiva quando fosse bagnata ed eccitata.

Fece per girare di nuovo la situazione, ma Maria non glielo permise mettendogli un dito avanti alle labbra e facendo scivolare quel dito dopo che lui l'aveva baciato fino ai boxer , l'aveva spinto per farlo stendere con la schiena sul letto, quando lui la sentì iniziare a muoversi sopra di lui unendo le loro intimità, l'aiutò tenendola per le natiche e muovendosi con lei, sembrava stessero facendo una danza, una danza d'amore e passione.

Maria chinò Il capo nascondendo il viso contro il suo collo mentre Massimiliano le baciava il viso, la bocca della ragazza era premura contro il suo orecchio, con le mani si teneva stretta al suo petto mentre i movimenti erano sempre più veloci come disperati, i gemiti di lei si bloccarono poco prima di raggiungere il piacere lasciando spazio ai suoi sentimenti di venire fuori più forti dell'orgasmo che segui dopo.

"Massi...Ti Amo"

Massimiliano non rispose, sorpreso dall'intensità delle sue parole, si aggrappò a lei arrivando anche lui all'orgasmo e tenendo la sua mano sulla schiena nuda della ragazza accarezzandogliela dolcemente. 

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