Capitolo II.

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Massimiliano entrò in camera sorreggendo Maria per un braccio, la aiutò ad adagiarsi sul divano per poi sparire per cercare qualche medicina da darle.

Per fortuna aveva portato un aspirina, tornò dalla collega e le porse dell'acqua con la medicina.

" Grazie "

Maria si distese sul divano con il braccio a coprirle gli occhi, non aveva bevuto tanto, eppure stava uno straccio.

Forse perchè quella mattina era già partita con un cerchio alla testa, poi la giornata movimentata non aveva di certo aiutato.

" Tra poco vedi che ti passa, io se vuoi dormo sul divano se ti fa sentire più sicura puoi rimanere qui da me stanotte "

lei gli sorrise ringraziandolo della sua generosità, si fece aiutare rialzarsi per poi raggiungere la stanza.

" Togli il vestito, starai comoda "

Massimiliano si morse la lingua dopo aver detto quella frase, come l'aveva esposta pareva una richiesta indecente, Maria infatti lo stava guardando ora con un leggero rossore sulla gote.

" No io.... nel senso non volevo dire quello... Nel senso per dormire comoda , il vestito ti starebbe scomodo e puoi... insomma .... Fai come meglio credi okay? "

alla fine Massimiliano stava solo peggiorando la situazione , ma lei aveva capito le sue intenzioni e si mise a ridere di gusto.

" Tranquillo, so che non sei un pervertito. il fatto è che le mie cose per la notte sono in camera mia "

Massimiliano si tranquillizzò e anche il battito del suo cuore si calmò, aveva pensato a Maria nuda dopo averle detto quella frase , i suoi propositi di stare calmo erano quasi svaniti, certo  che provava tante forse troppe emozioni sbagliate nei confronti dell'amica.

Massimiliano prese un suo maglione e lo perse a Maria .

" Se vuoi puoi indossare questo "

il maglione bianco e ricamato che le aveva appena messo tra le mani, risultava enorme a confronto con lei che era così piccolina, maria sorrise andando in bagno per cambiarsi e lasciando Massimiliano da solo con i suoi pensieri .

Quel maglione era il suo preferito, non l'aveva mai prestato a nessuno, nemmeno ad Elena che è la sua ragazza.

Appena uscita dal bagno, Massimiliano rimase fermo ed incantato a guardarla, sotto non aveva niente da prestarle, ma per fortuna il maglione era talmente tanto grande che la copriva del tutto, pareva una vestaglia , forse ne era persino dispiaciuto che era così coperta.

" Allora come mi sta' "

" Bene "

Le rispose avvicinandosi, una mano si mosse automaticamente verso la ciocca di capelli che le ricadeva sul viso, lui gliela spostò dietro l'orecchio imprigionando i suoi occhi in quelli di Maria, si stava muovendo automaticamente, senza pensarci troppo alle conseguenze dei suoi gesti.

Fu Maria a porre fine a quel contatto.

" Massi... meglio se vado a dormire "

Disse in un filo di voce , lui spostò automaticamente la mano lungo il proprio fianco e annuì quasi dispiaciuto.

ma proprio mentre lei stava per entrare nel letto, la sua voce lo colse di sorpresa.

" Dormiresti con me ?"

Sgranando gli occhi per la proposta che l'aveva sorpreso, Massimiliano si girò a guardarla, era già sparita sotto le coperte, aveva anche chiuso gli occhi e forse era già caduta tra le braccia di Morfeo, a questo punto pensava che era stato solo frutto di una sua fantasia, che lei non aveva detto proprio nulla, ma l'occasione di guardarla da vicino non se la sarebbe fatta sfuggire.

Massimiliano si sedette al bordo del letto e osservò quel viso che sembrava dipinto , osservò il petto di Maria che si alzava e si abbassava ad ogni suo respiro.

Non voleva spaventarla nel caso riaprisse gli occhi, ma la mano di lei finì per tirarlo nel letto, quindi non l'aveva sognato, gli aveva chiesto davvero di dormire insieme.

 si sistemò così accanto alla ragazza senza entrare sotto la coperta, finiva davvero male per lui condividere tutto quello spazio con lei, tutta quella vicinanza.

Maria si posizionò meglio con la testa sul suo grande petto, una mano sulla sua pancia e il sorriso sulle labbra, Massimiliano quella notte non riuscì a chiudere occhio. 

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