Realtà

Capitolo XIII.

In aereo porto il silenzio tra Maria e Massimiliano era davvero imbarazzante, quella mattina che dovevano partire, lei non aveva proferito parola , anche durante la colazione non aveva parlato.

Si era chiesto se aveva sbagliato qualcosa , si era fatto mille domande perché lei non gli parlava .

Aveva quasi paura di dire qualcosa, perciò in silenzio le aveva preso la mano stringendola con delicatezza.

Maria tuttavia, non aveva ricambiato la presa, così iniziò a balenargli in testa qualcosa.

"Non avere paura amore, tra poco potremo tenerci per mano anche alla luce del sole nelle vie della  città e ovunque andremo"

Aveva collegato il suo cambio di umore a questo, al ritorno a casa, insieme erano stati benissimo sembravano una coppia qualunque che passava del tempo assieme.

Ma Maria in realtà aveva altro per la testa.

"Non è quello a preoccuparmi, come ti ho detto aspetterò gli ultimi tre giorni prima che finalmente posso dire che il tuo cuore non è più diviso a metà ma solo mio"

Massimiliano la guardò sedersi su uno dei sedili mentre erano in attesa del loro volo.

"Perchè sei così tesa allora, da questa mattina...Non ti capisco"

Lei sbuffò , era così buffa anche quando cercava di tenergli il broncio , Massimiliano si chinò appoggiando le mani sulle sue gambe e posò la fronte sulla sua rubandole un bacio, lo fece due volte e lei gli sorrise appena.

"Mi dici che è successo "

"Niente"

"Non e vero''

Maria si appoggiò con la schiena su quella sedia, Lui ormai aveva capito i suoi gesti e sapeva benissimo che frullava qualcosa in quella bella testolina.

"Non mi hai risposto "

Disse lei prendendo coraggio, Massimiliano non capì subito, si mise una mano fra i capelli cercando di fare mente locale, ma lei quella mattina non gli aveva detto niente, a cosa non aveva risposto, iniziò a rimuginarci are sopra, poi capì .

Si allontanò da lei alla ricerca di qualcosa, trovò una macchinetta e si fermò a comprare qualcosa.

Quando tornò da lei, Maria pareva confusa mentre lui le metteva sulle gambe un pacco di caramelle alla frutta.

"Per fare pace quando torniamo a casa ti prendo delle rose e anche dei cioccolatini, ora non c'è nessuno che li vende''

Maria guardò il pacco, si mise a ridere perché erano palesemente caramelle gommose a forma di animali, probabilmente quello di regalarle un pacco del genere sarebbe in futuro diventata una cosa normale per loro dopo un litigio, s'immaginò che ad ogni lite Massimiliano tornasse a casa da lei con un pacco di caramelle gommose proprio come quello, e allora il cuore le si sciolse nel petto.

"Preferisco queste"

Sussurrò facendo diventare quel gesto una cosa loro e loro solo.

"Maria, scusami se non ti ho risposto. ma ero così preso dal momento che non ho capito niente "

lLe sussurrò nell'orecchio facendola trasalire, Massimiliano le toccò una guancia e poi avvicinò la bocca al suo orecchio prima di morderlo con delicatezza.

"Anch'io Ti Amo"

Le disse dolcemente per poi aggiungere "Ti Amo tantissimo"

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