forse mi piace

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il profumo di alcolici e la musica del locale, mi stanno accarezzando i sensi.
è quasi come essere drogati, ma senza i postumi dopo.
non pensavo mi sarebbe mai piaciuta la musica jazz.
ma appena sono entrato, il dolce suono del pianoforte è stata l'ondata di piacere più grande che io abbia mai avuto.
una gioia improvvisa mi ha preso.
husk ha ragione, la musica è l'unica cosa bella a questo mondo, e grazie a lui, ho riscoperto quanto effettivamente mi piace.
non ho bevuto molto, ed i pochi drink che ho bevuto me li ha offerti husk.
ha insistito, ed io non ho certamente rifiutato.
fra un drink e l'altro, inizio a parlare ad husk.
forse erano proprio i drink a farmi avere tutto questo coraggio.
gli ho raccontato di me.
gli ho detto che mio padre è uno severo, ovviamente non che è un mafioso.
di come ha sempre maltrattato mia mamma.
e di come per fermarlo spesso mi mettevo in mezzo, e alla fine, le botte le ricevevo io.
lui sembrava ascoltami.
sembrava Veramente dispiaciuto per me.
mi piace sentirmi ascoltato.
mi piace vedere che agli altri interessa ciò che dico.
mi piace vedere che ad husk interessa ciò che dico.
mi rendo conto ora di quanto è un bell'uomo, ovviamente saranno sempre i drink a pensare al posto mio.
ma non posso negare che sia davvero splendido.
nonostante le occhiaie profonde, il suo viso rimaneva bellissimo.
occhi ambrati e splendenti, capelli scuri leggermente schiariti dal tempo, un sorriso perfetto e pelle chiara, quasi in contrasto con i suoi capelli scuri.
il suo fisico non è da meno.
braccia muscolose, ben allenato, non so come può mantenerlo con tutto l'alcool che beve.
ogni volta che ride, con la sua voce profonda, sento le farfalle nello stomaco, che ballano a ritmo di questa musica splendida.
ogni volta che sorride, queste farfalle le sento arrivare fino alla gola.
la musica lo ha sciolto.
ha sciolto quella maschera di cera seria che si mette in faccia ogni giorno, mi ha fatto vedere il vero husk.
ed il vero husk, è decisamente più bello di quello finto.
lui invece non ha toccato alcool, ma forse spinto dalla mia parlantina coraggiosa, decide di raccontarmi qualcosa di lui.
mi parla di tutta la sua storia.
dagli inizi.
di come è nato in un casinò, come sua mamma fosse una tossicodipendente, come lui si fosse sempre sentito solo, fino ad arrivare..
alla morte di sua mamma.
certo, non era una grande persona, anzi.
però..ho sentito un vuoto nel petto.
se mia madre fosse stata così stronza con me, non le avrei mai dato seconde possibilità, ma husk è diverso.
husk è buono.
ci teneva a lei.
forse anche troppo.

<<la mia famiglia è la cosa più cara che ho. sapere che tu non ne hai mai avuta una, mi fa sentire un vuoto nel petto che non è profondo neanche la metà del tuo>>

gli Poggio una mano sulla sua, che stava posata sul balcone.
mi guarda negli occhi, che erano lucidi e pieni di lacrime, ed io gli prendo la mano, accarezzandola delicatamente.

<<almeno per una sera vorrei dimenticarmi della mia vita, sai Anthony?>>

mi sorride leggermente.
un sorriso stupendo.

<<parliamo d'altro>>

iniziamo a chiacchierare, stavamo ridendo, quando ad un certo punto, sento una voce chiamare husk da lontano.
husk si gira alle sue spalle, e si alza in piedi sorridente, salutando un uomo alto, uno che sembrava stare sul palco fino a cinque minuti fa.

<<husk! non ti vedo da tanto. come stai? come va con grace?>>

grace? chi è grace?
i due parlano, ma non ascolto una parola di quel che dicono.
non mi interessa la vita sentimentale di husk, può stare con chi vuole.
ma..
ma mi fa star male pensare che a lui piaccia una donna.
l'amico di husk va via, salutandolo, ed appena se ne và chiedo spiegazioni ad husk.
mi sento geloso. geloso di questa grace.

<<chi è grace?>>

<<è.. una mia carissima amica.>>

mi stavo preoccupando.
sento il mio corpo rilassarsi, dopo essere rimasto in tensione. perché sono così geloso?
a lui non piaceranno neanche i ragazzi.
non ho possibilità.
dovrei chiedergli se gli piacciono i ragazzi?
devo saperlo.
devo sapere se deve uscire dalla mia testa, oppure se può rimanerci ancora un po'.

<<husk ho una domanda un po' personale, so che non ti piace parlare di te ma sono curioso>>

<<sai che ti risponderò con sincerità in ogni caso.>>

ora o mai più. devo chiederglielo, questa domanda mi sta divorando dentro.

<<a te.. piacciono gli uomini?>>

husk rimane subito sbigottito dalla domanda, ma poi sembrava tranquillo, mi rivolge un sorrisetto.

<<mi innamoro del carattere di una persona, non dei suoi genitali.>>

scoppio a ridere.
da lui potevo decisamente aspettarmelo.
un uomo dalle frontiere così aperte nella vita, non può che avere frontiere altrettanto aperte nell'amore.

<<perché me lo chiedi?>>

fa una risatina, quasi provocatoria.
divento leggermente rosso in viso, e sento le guance andarmi a fuoco.
perché l'ho chiesto?
perché ero così preoccupato che non gli piacessero gli uomini?
perché ero così geloso di quella grace?
cerco di inventarmi una scusa, ma di colpo sento il Ritmo della musica cambiare.

le note mi accarezzano il cuore, mi sembra di sognare.
vedo gli occhi di husk illuminarsi, scende dalla sedia e mi tende la mano.
vedo la posta da ballo riempirsi di persone che ballavano felici, a ritmo di musica.
husk mi propone di ballare con lui.
non posso rifiutare.
non se me lo chiede con il sorriso più bello del Mondo.
mi prende con dolcezza per mano ed entriamo in pista.
husk era famoso in quel posto, molta gente si è fermata come il ragazzo di prima a salutarlo.
ma husk era concentrato solo su di me.

<<husk, non so ballare>>

<<cazzate, tutti sanno ballare>>

mi prende per le mani, ed inizia a danzare perfettamente a ritmo di musica.
sembrava nel suo mondo, come se nessuno potesse vederlo.
vedere la passione nei suoi occhi è stata la cosa più bella di tutta la serata.
vederlo felice, per la prima volta in quasi un mese che lo conosco.
la sua passione per la musica era travolgente fino al punto che.. ha preso anche me.
ho iniziato a ballare con lui, perdendomi nei suoi occhi e nei suoi passi.
ogni suo movimento sembrava perfetto, io mi sono lasciato trasportare dalla bellezza del momento, sentendomi per la prima volta libero da ogni pensiero, senza alcun tipo di droga.

gli occhi ambrati di husk erano stupendi, i più belli che io avessi mai visto.
ci siamo avvcinati per ballare, e lui mi ha guardato dritto negli occhi.
in quel momento ho sentito le guance andarmi a fuoco, ed eravamo quasi attaccati a ballare.
sentire il suo corpo contro il mio, il suo sguardo ricco di passione, ed il suo sorriso travolgente mi ha fatto perdere il controllo delle mie emozioni.
la tensione fra di noi è tanta.
così tanta che la si può tagliare con le forbici.
il nostro viso è vicino.
molto vicino.
ci siamo fermati.
in mezzo alla pista.
ci stiamo guardando negli occhi, i nostri corpi quasi appiccicati, ed entrambi potevamo sentire chiaramente il battito accelerato dell'altro.
non reggo più.

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