difficile spiegare quel che ho sentito appena ho guardato negli occhi quel vecchio barista.
quegli occhi gialli, stanchi.<<come ha detto che si chiama il barista?>>
chiedo a Charlie, sperando di non aver sentito bene.
<<husk, mi sembra>>
mi si ghiaccia il sangue nelle vene.
il battito del mio cuore rallenta, il mio stomaco è contorto su se stesso.
non può essere lui.
ha la fronte aggrottata, una voce profonda, quasi identica alla sua.
ma non può essere lui.
non può essere morto, e non può essere all'inferno.
non posso farmi prendere dalle emozioni.
come mi ha sempre detto Valentino, tutti quelli che incontro potrebbero essere potenziali clienti.
anche lui?<<Hey bellissimo~>>
mi poggio sul bancone.
i suoi occhi sono inquietantemente simili a quelli di husk.<<non rompere il cazzo..>>
ha un tono confuso.
sembra quasi gli sia venuto un colpo nel vedermi.
quello che è venuto anche a me.
chiedergli se è lui è la scelta peggiore.
non posso, magari è solo un mio fan ed è sorpreso nel vedermi dal vivo o roba simile, cosa possibile data la mia "importanza" qui all'inferno.<<già mi vuoi>>
gli faccio un occhiolino, mi alzo dal bancone e me ne vado verso la mia stanza.
appena entro, chiudo la porta alle mie spalle, mi poggio con la schiena su di essa e mi siedo a terra.
una scarica di emozioni incredibile mi attraversa tutto il corpo.
ho le farfalle, ma allo stesso tempo il mio cuore sembra stretto da una corda che non gli permette di battere correttamente.
può essere davvero lui?
da quando è così.. arrabbiato?
da quando è così cattivo?
vorrei parlargli. chiedergli tutto ciò che non gli ho chiesto poco fa.
ma non posso, non con tutta quella gente.io con husk cosa voglio?
vorrei tanto rimettermi con lui.
tornare quelli che eravamo in vita.
tornare ad essere felici insieme.
per questo non posso parlarci insieme a tutta quella gente.
se dovesse davvero essere lui e qualcuno si facesse scappare che "il famoso pornoattore Angel dust è innamorato di qualcuno" sarebbe un grosso problema per la mia carriera.
per Valentino.
ma se invece non fosse lui?
sarebbe una figura di merda indecente.
ma il suo sguardo.. il suo sguardo non lo confonderei mai con quello di nessun altro.
i suoi occhi sono inconfondibili. come lo era il suo sorriso.
ma non mi sembrava in vena di sorridere.
per niente.
certo, l'husk che mi ricordo il non era mai in vena di sorridere.
ma almeno quando mi vedeva lo faceva.
lo faceva per me.
devo parlargli.
ma con quale scusa, ed in quale momento?sento un grugnito provenire dal fondo della mia camera.
il mio dolce maialino, porchetta, mi si avvicina.<<porchetta! ti sono mancato? scusami se oggi non sono venuto subito a trovarti..>>
mi si poggia sulle gambe, e subito torno ad essere tranquillo.
porchetta mi rende sempre felice, mi tira su di morale ogni singola volta.
non so cosa farei senza di lui.
lo prendo in braccio, ci mettiamo sul mio letto.
il mio telefono inizia a vibrare insistentemente.
valentino.
ci potevo scommettere.
guardo attentamente i messaggi.
scrollo ogni vocale pieno di insulti, pieno di dolci parole, pieno di illusioni o crudeli verità.
ignoro i messaggi.
mi avrebbe chiamato se fosse davvero importante, no?
mi fermo a pensare.
guardo il soffitto.
so come parlare con husk, da soli.
oggi lavorerà al bar fino a tardi, e nessuno sta sveglio così tardi no?
se lo trovo sveglio, sarà da solo, e se mi chiederà cosa ci faccio sveglio dirò che è per lavoro.
facile.
ora devo solo pensare a come rivolgergli la parola senza sembrare finto.
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rehab
Fanfiction(huskerdust) (human version) Anthony ed husk sono due ragazzi di new York, che decisero di incominciare un percorso di riabilitazione per la loro forte dipendenza da alcol e droghe.