CAPITOLO 1

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Le colpe dei padri

"sono un Dio geloso che punisce l'iniquità dei padri sui figli"

Esodo 20,5 Antico Testamento

Albus Severus Potter era al suo secondo anno ad Hogwarts. Molto meno popolare del fratello maggiore James, si reputava comunque un ragazzo fortunato. Aveva una bella famiglia, due genitori splendidi e diversi amici. E aveva Scorpius. Ogni volta che pensava al suo compagno di casata Serperverde, arrossiva inconsciamente. Non erano ancora una coppia, ma sentiva di provare qualcosa per il giovane Malfoy così ne aveva parlato con sua madre, perché aveva bisogno di sfogarsi prima di iniziare il suo secondo anno di scuola. Ginny era apparsa stupita e lo aveva fissato come se non lo conoscesse. Dopo un silenzio prolungato, la madre aveva espresso tutte le sue perplessità. Gli aveva raccomandato di pensarci bene, di non fare niente di avventato e di riflettere bene prima di "rovinarsi la vita". "Sei ancora giovane, non puoi sapere con certezza cosa provi" aveva sentenziato la donna, cercando di mantenere un tono tranquillo con evidente difficoltà. Deluso e per niente confortato dall'atteggiamento della madre, si era così rivolto fiducioso a suo padre. Aveva sempre avuto un rapporto molto aperto con il padre, che lo aveva sempre appoggiato e si era anzi dichiarato fiero di lui e del suo contributo alla sua casata. Spesso, Harry gli raccontava di tutti i maghi potenti e coraggiosi usciti da Serpeverde e, mai, aveva fatto commenti negativi sui suoi compagni, anche se alcuni erano figli di ex Mangiamorte. Almeno, fino ad oggi.

Aveva già menzionato Scorpius Malfoy, con la sua famiglia. Era uno dei suoi migliori amici e spesso studiavano insieme, incontrandosi anche durante le vacanze. Ma, ora, le cose erano diverse. "Penso di provare qualcosa per lui, papà" confessò il giovane, erano soli nella camera che divideva con il fratello maggiore. Albus era seduto sul letto ed Harry gli dava le spalle, guardando fuori dalla finestra pensieroso. "A volte ci teniamo per mano e mi sembra così giusto" sussurrò, incerto. La schiena del padre era rigida, l'uomo si voltò di scatto fissando il figlio con uno sguardo insolitamente freddo. "Non voglio che tu lo veda più" scandì con voce ferma, il ragazzo spalancò gli occhi, sorpreso dalla reazione del padre. "Sono molto serio, Albus. Devi allontanarti da lui, se non ubbidirai saremo costretti a farti cambiare scuola". Suo padre non era mai stato tanto duro con lui.

"Papà!" si lamentò Albus, confuso e ferito: "Posso capire la mamma ma pensavo tu mi avresti appoggiato!". Harry lo fissò severamente, così il figlio continuò, con voce tremante: "Mi hai sempre detto di non avere pregiudizi. Quando sono stato smistato in Serpeverde, tu mia hai sostenuto!". Il padre annuì, senza dire nulla. "Non dirmi che solo perché è un ragazzo" riprese il figlio amaramente, ma Harry lo interruppe subito, deciso: "No, Non è per questo. Chiunque altro, Albus, chiunque altro ma non lui". Albus sospirò, fissando il padre negli occhi mentre sussurrava ferito: "E' per via di suo padre, vero?". Harry lo guardò con una strana luce negli occhi, rispondendo a bassa voce: "Sì, Albus, è a causa di suo padre".

LE COLPE DEI PADRI - DRARRY FANFICTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora