CAPITOLO 15

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Andato via Scorpius, Albus si sentì svuotato come se tutte quelle emozioni lo avessero esaurito. Si costrinse a tornare nello studio del padre per rimettere ogni cosa al suo posto, usando un veloce incantesimo. Poi, tornò a chiudersi nella sua stanza. All'ora di cena, quando sua madre andò a chiamarlo, le disse che non si sentiva bene. Ginny si sedette accanto a lui sul letto, controllandolo con lo sguardo amorevole che riservava sempre ai suoi figli. "Mamma" sussurrò con voce piccola: "Perché le persone tradiscono?". La donna lo fissò sorpresa, cercando di capire cosa stesse accadendo al giovane. "Cosa intendi, piccolo mio?" domandò, accarezzandogli la testa dolcemente. Albus si mosse a disagio, cercando di spiegarsi senza farle capire a chi si riferisse: "Sai, ci sono genitori che si separano, che divorziano perché uno dei due ha una storia segreta. Perché, succede? Se ci sono problemi, se provano attrazione per un'altra persona, perché non ne parlano prima di distruggere una famiglia?". Ginny lo guardò accigliata, era sicuramente un discorso maturo ma si chiedeva da dove venissero improvvisamente quei pensieri. "Conosci qualcuno che su sta separando? I genitori di un tuo compagno?" indagò la donna, ma Albus scosse la testa con forza. "Non so darti una spiegazione logica, penso che bisognerebbe trovarsi in quella situazione o parlare con qualcuno che l'ha vissuta. A volte, si sbaglia. Siamo umani, può capitare. Ma bisogna sempre comunicare, essere sinceri. In alcuni casi, la soluzione migliore è proprio affrontare la questione e cercare di sistemare le cose". Ginny cercò di apparire positiva, non volendo far agitare ulteriormente il figlio, ma lo conosceva bene e sapeva che qualcosa lo stava tormentando. Mordendosi un labbro, lo sguardo sfuggente, Albus chiese ancora: "E tu? Voglio dire, tu lo perdoneresti papà se ti confessasse di aver sbagliato?". Ginny sbatté le palpebre, alzando il tono della voce: "Cosa intendi? A cosa ti riferisci?". Albus sbiancò, affrettandosi a negare: "Niente, niente, mamma. Era solo un'ipotesi".

Ginny finse di essere stata rassicurata dalle parole del figlio, ma nei giorni successivi iniziò a osservare con attenzione il marito. Harry era sempre lo stesso, tranquillo ed amorevole con lei ed i figli. Si assentava solo per il lavoro, non aveva sul corpo segni evidenti di una relazione extra coniugale. Anche se i loro rapporti intimi erano molto sporadici, non se ne era mai preoccupata. Si diceva che era stupido dubitare di lui, ma una parte di lei le ricordava come fosse facile per maghi come loro occultare ogni prova. Un giorno, mentre erano a tavola, tentò anche una strada diversa. Provò a leggere la mente del marito, ma Harry aggrottò la fronte e la fissò confuso, repsingendola immediatamente. "Scusa, caro" si affrettò a sussurrargli: "Si è trattato di una cosa involontaria" . Sapeva che Harry si era molto esercitato nel chiudere la mente per via di Voldemort ma la sua reazione pronta e decisa, la rese ancora più sospettosa. Doveva trovare un modo di difendere ciò che era suo, di evitare che qualcuno distruggesse la loro famiglia.

LE COLPE DEI PADRI - DRARRY FANFICTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora