CAPITOLO 2

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Draco adorava suo figlio Scorpius, dopo la morte della moglie per una malattia incurabile aveva riversato su di lui tutto il suo amore. Era orgoglioso del ragazzo, avrebbe fatto qualunque cosa per lui. Sospirò profondamente, sollevando lo sguardo sul volto speranzoso del figlio. "Scorpius" esordì, la voce che tradiva una sorta di rassegnazione. Un altro sospiro, il figlio lo fissava confuso, non aveva mai visto il padre a disagio. L'uomo si passò una mano tra i capelli platino, lunghi fino alle spalle e continuò più sicuro: "So che potrebbe sembrarti ingiusto, ma devi fare come ti dico. Credimi, è per il tuo bene. Potter può farti solo del male, la sua famiglia lo metterà contro di te e ti farà soffrire. Devi stare lontano da lui".

Il primo giorno di scuola, Albus e Scorpius si squadrarono incerti da lontano. Nessuno dei due sapeva bene come comportarsi, sul treno si mantennero a distanza ed una volta arrivati nella sala grande scelsero dei posti diversi dal solito. L'anno precedente avevano sempre consumato i pasti uno affianco all'altro. Invece ora sedettero ai lati opposti, evitando l'uno lo sguardo dell'altro. Albus fissò il piatto, senza appetito. Continuava a ripensare a quello che gli aveva detto suo padre, non voleva essere costretto a cambiare scuola ma come poteva resistere un anno intero senza neppure parlare con quello che era stato il su migliore amico e per cui iniziava a provare un forte sentimento? Da parte sua, Scorpius aveva paura, temeva di essere stato preso in giro dall'altro. E se il giovane Potter avesse sempre finto di essere suo amico? Sapeva dei trascorsi tra i loro padri, Albus stava forse attuando una specie di vendetta contro di lui?

Nei giorni successivi, i due giovani Serpeverde si evitarono accuratamente. Poi, dopo una settimana, Albus ne ebbe abbastanza e fermò Scorpius nel corridoio. Il biondo lo fissò sorpreso, ma aspettò che parlasse. "Mio padre non vuole che ci vediamo, ha minacciato di farmi cambiare scuola se ci frequentiamo" sputò fuori il giovane Potter. Scorpius, da parte sua, prese un respiro profondo e rispose a bassa voce: "Anche mio padre mi ha chiesto di stare lontano da te, dice che mi farai solo del male". Albus spalancò gli occhi: "Non ti farei mai del male, Scorp! Io ti voglio bene, lo sai!". Il biondo si morse un labbro, rispondendo in un sussurro: "Anche io ti voglio bene, Alb". "Perché" si chiese il bruno, avvilito: "Perché i nostri padri si odiano così tanto", scosse la testa. "Non lo so, Alb" rispose Scorpius, aggiungendo poi socchiudendo gli occhi: "Ma potremmo scoprirlo, no?".

LE COLPE DEI PADRI - DRARRY FANFICTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora