Dieci anni prima – Ricordo di Harry
Era notte. Una Ginny più giovane stava chiudendo la porta della camera di uno dei suoi figli, voltandosi poi per parlare a bassa voce con Harry, in piedi affianco a lei. "Finalmente possiamo andare a dormire", sorrise ma il marito sembrava distratto. "Tutto bene?" chiese la donna, sorpresa dai modi distaccati dell'uomo. "Sono solo stanco" rispose con voce piatta Harry, avviandosi verso la loro camera da letto. Ginny lo seguì nella stanza che dividevano, sussurrando: "Immagino avrai sentito anche tu, la notizia. Al giornale si parlava di scrivere un trafiletto, ma mi sembra di cattivo gusto. Non so". Harry rispose dandole le spalle: "Ho sentito, certo. Era solo questione di tempo, ormai". La moglie sospirò, sedendosi sul letto per prepararsi per dormire, aggiungendo con lo stesso tono: "Era così giovane, penso avesse più o meno la mia età, no?". Il marito sembrò infastidito dal discorso: "Non ho idea dell'età della moglie di Malfoy, Gin. Non siamo mai stati in buoni rapporti,lo sai bene, puoi smettere di parlarne?". La donna lo fissò, confusa, ammettendo: "Lo so, certo. Solo, penso anche al figlio. Ha la stessa età di Albus, è così piccolo". "Già, va bene" replicò nello stesso tono stizzito Harry, aggiungendo poi: "Non ho sonno, scendo in cucina a bere qualcosa". Si allontanò senza aspettare la replica della moglie.
Una volta al piano di sotto, Harry tirò fuori la bacchetta, guardandosi intorno con cautela, prima di smaterializzarsi.
Ci fu una specie di pausa nel ricordo, durante la quale Scorpius ed Albus si lanciarono degli sguardi confusi.
Harry si materializzò in una stanza da letto molto elegante. Le tende erano chiuse e tutto era avvolto nella penombra. Un uomo era seduto sul bordo di un letto, fissando un bambino che risposava. "Si è appena addormentato. Continuava a cercare sua madre" la voce roca di Draco, sembrava priva di emozione. Il bruno appena arrivato annuì, sussurrando a testa bassa: "Mi dispiace. Sono riuscito a venire, solo ora". Alzandosi in piedi, il biondo annuì senza replicare. "I-io" provò a dire Harry, sollevando la testa e fissando il volto pallido dell'altro, Draco ricambiò lo sguardo, gli occhi umidi che luccicavano nel buio. Erano vicinissimi, quasi si sfioravano. "Non dire niente" intimò semplicemente il biondo, "Va bene" replicò semplicemente il bruno. Draco lo oltrepassò, dirigendosi verso un'altra stanza e l'altro lo seguì senza esitare, orientandosi al buio come se conoscesse bene quella casa, Villa Malfoy. Oltrepassarono una porta aperta che sembrava essere la camera padronale e raggiunsero invece una stanza in fondo al corridoio, un'altra stanza da letto ma meno lussuosa e più anonima. Draco fece qualche passo prima di bloccarsi ai piedi del letto, mentre Harry si chiuse la porta alle spalle attento a non fare rumore. Per un breve istante, fissò il biondo che ora evitava il suo sguardo, perso nei suoi pensieri. Prendendo un respiro profondo, lo raggiunse con poche falcate e gli passò le mani intorno alla vita,Draco non lo respinse ma si abbandonò contro di lui. "Non dire niente" disse di nuovo, il tono supplichevole invece di autoritario.
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LE COLPE DEI PADRI - DRARRY FANFICTION
FanficUna relazione puramente fisica. Per anni. Due vite separate e lontane, senza alcun reale contatto. Incontrandosi solo per insultarsi e fare sesso, nei luoghi e nei modi più disparati. Per venti lunghi anni. Ma adesso, i loro figli si conoscono, fors...