CAPITOLO 26

117 3 0
                                    

Harry e Ginny sfoderarono le bacchette nello stesso momento, lanciandosi uno contro l'altro un incantesimo di stordimento. Hermione Ron li imitarono, decisi ad intervenire per evitare che lo scontro degenerasse. I due lampi di luce provenienti dalle bacchette dei due quasi ex coniugi, si scontrarono violentemente, un bagliore di luce bianca illuminò tutta la stanza ed i quattro furono scagliati lontano.

Albus teneva la mano a Scorpius, cercando di stargli vicino e fargli forza. Da quando era andato a trovare suo padre, il biondo non aveva più proferito una singola parola. I suoi occhi erano arrossati per il pianto, ma non aveva versato alcuna lacrima dal momento in cui era uscito da quella stanza. I due ragazzi sedevano nella sala d'attesa, appoggiandosi l'un l'altro perché, con il passare del tempo, la speranza che Harry potesse tornare con una soluzione si affievoliva. Ma Albus cercava di fare forza all'altro, sussurrandogli che lui e suo padre non li avrebbero mai abbandonati. Era strano come, in quel breve lasso di tempo, qualcosa fosse cambiato dentro di lui. Ora, non era solo la preoccupazione per Scorpius ad occupare la sua mente. In qualche modo, era anche in pena per suo padre, perché ora il giovane Potter si ritrovava a considerare Draco non più come un estraneo, ma come il padre del ragazzo di cui si era innamorato. Era qualcuno di cui preoccuparsi, per cui lottare e a cui tenere. Forse era per la sua relazione con il padre o solo per il forte legame con Scorpius. Non riusciva a spiegarselo razionalmente, sapeva solo di condividere completamente in quel momento l'ansia e la preoccupazione di Scorpius per l'uomo ricoverato in quella stanza. "Papà, ti prego, papà" sussurrò il giovane Potter, strizzando gli occhi per non piangere e pregando dentro di sé di veder comparire suo padre. Scorpius gli strinse la mano e lo fissò negli occhi, dedicandogli un piccolo sorriso.

Harry aprì gli occhi e si guardò intorno, confuso. Dove si trovava? Era al Ministero e stava fronteggiando Ginny, deciso a trovare una cura per Draco. Poi, il buio. Si rese conto di essere in un letto candido, le lenzuola fresche e profumate. La luce del sole penetrava da una finestra, illuminando una stanza completamente sconosciuta. "Ora di svegliarsi, tesoro" Non vorrai dormire tutto il giorno!", una voce calda e familiare lo fece sorridere istintivamente.

LE COLPE DEI PADRI - DRARRY FANFICTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora