XIV

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Entrai e iniziammo a parlare del più e del meno, sembrava come se volessimo diventare i nuovi migliori amici, parlammo per una quarantina di minuti, fino a che.

"Hey, Sand ho un'idea"
"Dimmi"
"Se tipo invitassimo alcuni tuoi colleghi e giocassimo al gioco della bottiglia"

Ero eccitato al massimo, così potevo finalmente scoprire dove era Noah, ero molto preoccupato per lui.

"Va bene"
"Vado a chiamarli allora"

Uscì dalla stanza camminando come un modello, forse lo era, chi lo sa.

Passò un po' di tempo e finalmente arrivarono Sand con quattro ragazzi, in effetti mi chiedo perché in sto mondo incontro solo maschi ma vabbeh meglio per me.

Mi alzai e salutai tutti cordialmente, iniziò a parlare Sand spiegando il gioco che faremo successivamente, i ragazzi annuirono e ne intervenì uno chiedendo chi avesse pensato a sto gioco, un pelo in imbarazzo alzai il mio braccio gracile.

"S-sono stato io"
"Aspetta ma quanti anni hai-"
"Q-quattordici"
"Sand non è troppo piccolo per stare con noi"
"Si ma il capo vuole che stia con noi... ti ricordi di Noah?"
"Si certo"

Io nel mentre stetti zitto per non dire nulla di compromettente.

"In pratica voleva lasciarci, per questo ragazzo, e il capo siccome è molto affezionato non vuole e niente adesso lui è con noi"
"E Noah come l'ha presa, non sa che ci sono persone molto cattive qua dentro che gli potrebbero fare del male, anche semplicemente noi quando siamo imbriachi fradici"
"Lo sa, ma ha comunque accettato per non far finire in prigione o come dice lui dietro le sbarre Jake"
"Mh"

All'improvviso sentimmo bussare la porta insistitamente, decisi di andare ad aprire e mi ritrovai davanti,.

"NATHAN?"
"E tu che ci fai qui"
"Sono venuto per portarti via da qui"
"In che senso"
"Andiamo"
"No, Nathan, io... io devo aspettare Noah"
"Non c'è tempo"
"Ho sempre tempo se lo devo aspettare e poi cos'è sta fretta" iniziai ad alzare la voce tanto che si iniziarono ad avvicinare un po' tutti quanti
"Non urlarmi contro, hai capito" mi disse urlando
"Non dirmi cosa fare"
"Già tanto se ti sono venuto a salvare in più mi devo sentire urlare contro"
"Nessuno ti ha chiesto niente e ripeto cos'è sta fretta" sbottai
"Potrebbe arrivare la polizia da un momento all'altro andresti in prigione, solo perché ami un ragazzo, Jake svegliati"

Mi zittì immediatamente, gli occhi mi si coprirono di lacrime,

"Perché mi stai dicendo questo" dissi smorzandi le parole
"Perché ti voglio bene"

Intervenì Sand per calmare le acque turbolente che avevano fatto arrivare sto essere.

"Va bene ragazzi calmiamoci, entrate un attimo e ci spiegate che cosa sta succedendo"
"Mh" mugolò Nathan
"Va bene almeno questo qua si calma"
"Basta Jake" grignò
"É la verità NATHAN"
"Bla bla bla"
"Uffa, sei veramente un bambino"

Il tuo bellissimo obbligo (in revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora