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Mi svegliai bello spaparanzato nel letto avvertivo del freddo, mi incomincia a specchiarmi allo specchio.

Ero a petto nudo mi compariva solamente il lenzuolo bianco che faceva intravedere le mutande grigie, arrivò Noah che mi iniziò a guardare in maniera strana come se avesse visto uno spettro.

«Che hai, perché mi guardi così, non sono mica un fantasma»

«Nono niente. È che sei bellissimo, stupendissimo, meravigliosissimo»

«Va bene, tu non stai tanto bene»

«In effetti non stavo tanto bene ma appena ti ho visto mi sono sentito molto meglio»

«Ah beh sono felice di averti fatto passare la tristezza»

Ridacchiai ironicamente.

Si iniziò ad avvicinare a me,

«Secondo me devi ripassare un po' la grammatica»

«Perché»

«Non lo so tu nel caso ripassala»

«Boh vedremo. A parte che siccome è Domenica devo iniziare a fare i compiti per domani che si va a scuola»

«Si anch'io devo finirli»

«Lo facciamo»

«Adesso così su due piedi, ma lo vuoi va bene»

Sentivo le guance bruciare...

«Ma cosa hai capito! Intendo studiare.»

Si mise a ridere anche lui per la brutta figura che fece, erano le 10:47 iniziammo a studiare per l'indomani così per essere preparati al meglio, solo al pensiero che qualche professore se ne poteva uscire con *interrogazione a sorpresa!* con quella faccia da schiaffi, mi veniva il male, fortunatamente o sfortunatamente dipende dai punti di vista.

Sono il meno preferito di tutti e per quello non vengo mai chiamato né alla lavagna tantomeno all'interrogazione e da una parte li capisco dall'altra proprio no.

Possiamo dire che in questo momento faccio la bella vita a scuola tranne per i bulli ma anche loro cerco di sopportarli almeno finché posso, se vedo che la situazione si aggrava giro i tacchi e me ne vado.

Finalmente alle 22:50 finisco di studiare e di fare i compiti, Noah era ancora messo malino, non capiva una roba sulla fisica che fortunatamente resterà a me sconosciuta per un bel po' di tempo,

«Vuoi una mano, anche se non ci capisco niente, magari in due ci capiamo meglio»

«No, tranquillo vatti a rilassare, tanto più o meno ho capito e fortunatamente non mi dovrebbe interrogare anche perché al voto di scritto ho preso 8 e mezzo»

«Bravo» dissi iniziando a battere le mani

«Dai andiamo a guardarci una serie tv da gay» disse chiudendo il libro.

Il tuo bellissimo obbligo (in revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora