Prologo

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- Ti vuoi dare una calmata? Siamo in un bar, mica stiamo andando a fare una rapina - mormorò Jiyu dando un colpetto al fianco all'amica che ancora si stava guardando intorno nervosa - Proprio in un posto del genere dovevamo venire a parlare dei miei traumi? - rispose incerta Hana, accomodandosi al primo tavolo accanto alla vetrata, facendo ridere la prima.

- Sei sempre stata melodrammatica, sin dai tempi dalle scuole...ma ora stai davvero esagerando, rilassati ora. Vado ad ordinare, va bene una bella cioccolata calda? - chiese la donna dai capelli biondo a caschetto, con un sorriso. All'annuire dell'amica si diresse al bancone.

Hana respirò a fondo guardandosi intorno. Erano entrate in una caffetteria accanto al loro ufficio. Era piccola, ma intima e confortevole. L'ideale per staccare da lavoro ed immergersi in un'atmosfera rilassante e pacifica. Aveva pochi tavoli, un bancone ben fornito accanto all'ingresso ed un barista giovane e solare dietro di esso. Le piaceva solitamente stare lì, tuttavia proprio in quel preciso istante avrebbe voluto essere dall'altra parte del mondo.

Jiyu aveva scelto proprio quel pomeriggio per parlare e lei stava solo ripensando a quando sarebbero tornate al lavoro. Avevano il doppio turno quel giorno e troppe pratiche da controllare, si stava già sentendo male al pensiero. Tuttavia, la sua amica, non che collega, aveva convinto il capo a concedere loro almeno una mezzoretta di pausa.

Non aveva ancora capito che potere avesse quella donna. Quando voleva qualcosa lo otteneva e non doveva nemmeno sforzarsi. Probabilmente era il classico tipo che sapeva come usare quei misteriosi, per lei, poteri femminili. Le bastava guardare un qualsiasi uomo negli occhi e dopo averci chiacchierato un po' pendevano tutti dalle sue labbra. Pazzesco.

Hana si specchiò nella vetrata e guardò il suo riflesso. I suoi comuni capelli lisci lunghi fino a metà schiena erano di un nero ebano, quanto i suoi occhi. Vestita con il classico tailleur a pantalone da ufficio blu scuro, con i decolté ai piedi. Non c'era niente in lei che potesse essere eccitante agli occhi degli uomini. Non che si trovasse brutta, ma neanche bella. Sentiva spesso in ufficio vari complimenti a Jiyu e alle sue colleghe e nessuno di quegli apprezzamenti erano indirizzati a lei. Non è che ne volesse per capire quanto fosse interessante, era abbastanza matura per non averne bisogno, però non le sarebbe dispiaciuto essere ammirata, anche solo da una persona.

Si guardò il dito anulare della mano sinistra ormai vuoto, quanto il suo cuore, con malinconia. Avrebbe voluto essere importante per qualcuno. Almeno per lui. Ma non era andata così.

Quando risentì il rumore dei tacchi verso la sua direzione alzò lo sguardo e vide Jiyu con in mano il vassoio, contenente le loro cioccolate fumanti con sopra una buona dose di panna montata.

"Proprio ciò che ci serve"

Pensò sorridendo, già all'idea di pregustarsi quella bontà super calorica, non avrebbe dovuto in teoria, ma sinceramente se ne sarebbe infischiata. Quel pomeriggio sarebbe stato pesante e ne aveva davvero bisogno.

La sua amica posò il vassoio sul loro tavolino, si sistemò alcune ciocche bionde dietro le orecchie e la guardò con i suoi occhioni nocciola - Ho preso anche dei biscottini al burro, al diavolo la dieta per oggi! - rise, sistemandosi il vestito color perla prima di sedersi.

Con l'acquolina in bocca Hana si tuffò sul cibo e iniziò a mangiare con gusto, almeno fino a quando Jiyu le riparlò - Devi trovarti un altro uomo-

La mora si strozzò con la pastafrolla e solo dopo aver tossito più volte riuscì a parlare nuovamente - Cosa?! No, non lo voglio un altro uomo, io...-

- Hai 36 anni Hana e quello stronzo del tuo ex marito ti ha tradito con la sua collega tutta tette e culo, dieci anni più giovane di te - bevve un lungo sorso per poi riprendere il discorso - E tu perdi tempo a piangere per il vostro divorzio...assurdo -

𝑺𝒆𝒗𝒆𝒏 𝒅𝒂𝒚𝒔 𝒂 𝒘𝒆𝒆𝒌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora