𝑺𝒆𝒗𝒆𝒏 𝒅𝒂𝒚𝒔 𝒂 𝒘𝒆𝒆𝒌

Epilogo

- Jiyu, andiamo dai!!- Hana a braccia conserte, accanto alla porta dell'ufficio, fissò l'amica scocciata - Siamo in pausa e ho davvero bisogno di un caffè! Ma si può sapere cosa diamine stai facendo?-

La bionda alzò lo sguardo dal pc nervosamente e la squadrò da capo a piedi - Si, hai proprio bisogno di un caffè, certo. Se non fossimo amiche da anni ti avrei già mandata a quel paese, sappilo! Dammi un minuto e ci sono, devo solo mandare l'ultima mail-

Hana sospirando, guardò fuori dalla finestra per accertarsi del tempo e s'illuminò nel veder scendere dei piccoli fiocchi candidi dal cielo. Sorrise contenta, quella giornata sarebbe stata bellissima, già lo sapeva. Ogni volta che cadeva la prima neve succedeva sempre qualcosa di bello e non vedeva l'ora di scoprire cosa sarebbe accaduto quel giorno.

Eccitata per quella nuova prospettiva, si mise il suo inseparabile cappotto nero e picchiettò lo stivale sul pavimento impaziente.

Fortunatamente Jiyu, dopo poco si alzò dalla seduta e la raggiunse sbuffando - Certo che sei davvero impossibile in questo periodo, ma sono contenta di vederti così. Se la tua vita sessuale è finalmente decente dovresti ringraziare la sottoscritta, signorina -

La mora arrossì violentemente e spinse l'amica verso l'ascensore che nel frattempo stava lottando per mettersi la sua adorabile giacca morbidosa, bianca- Perché ti ostini a dire certe cose in pubblico?! Non ti sopporto quando fai così-

- Che noiosa e ingrata. Comunque...oh?-

Dei singhiozzi improvvisi attirarono la loro attenzione e curiose si affacciarono nell'ufficio accanto al loro. Una ragazza minuta dai capelli lunghi e castani, si trovava di fronte allo schermo del suo computer che invano faticava a trattenere le lacrime.

Le donne si guardarono non sapendo bene come comportarsi e all'ennesimo singulto, decisero di intervenire.

Quella ragazza era nuova nel settore, era stata assunta il mese prima dal loro capo e avevano fatto facilmente amicizia. Era volenterosa e altruista e vederla in quello stato le fece intenerire. Il loro responsabile le aveva impartito di svolgere diverse pratiche tutte differenti per farle imparare velocemente il lavoro e sinceramente erano preoccupate che avesse esagerato.

"Forse ha avuto un crollo emotivo perché ha troppo da fare?"

- Micha, perché non ti prendi anche tu una pausa? - chiese Hana gentile avvicinandosi a lei e la collega alzando la testa annuì, per poi scoppiare a piangere ancora una volta.

- La situazione è più grave del previsto - commentò Jiyu, meritandosi un'occhiataccia da parte della prima.

Senza indagare ulteriormente si rifugiarono tutte e tre nel loro baretto di fiducia, nel solito locale situato accanto all'ufficio e non appena varcarono la soglia, vennero accolte da un caloroso benvenuto o perlomeno una fra loro.

Hana si sentì sollevare da terra e venne colta alla sprovvista da un bacio capace di lasciarla senza respiro - J...Jungkook...- mormorò Hana in imbarazzo e lui le sorrise con malizia - Buongiorno mia piccola, Noona. Mi sei mancata -

- Ecco il famoso caffè di cui avevi bisogno, vero Hana?!- la prese in giro la bionda, riprendendo poi a parlare saccente - Ancora non riesco a crederci che hai trovato lavoro proprio in questo bar, quando l'ho saputo ho riso un sacco- alzò gli occhi al cielo Jiyu, indicando a Micha il loro solito tavolo situato accanto alla vetrata - O almeno fino a quando grazie alla tua presenza hai reso questo posto incredibilmente popolare...aah! Se non mettessi il biglietto "prenotato" sul nostro tavolo non troveremmo mai il posto, accidenti-