Sunday part. 2

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- Che traffico accidenti, meno male che siamo partite prima - si lamentò Jiyu parcheggiando la macchina accanto ad un bar che era stato prenotato appositamente per il ritrovo degli studenti.

Erano le 21 spaccate ed Hana, sbuffò per la centesima volta. Non ne aveva davvero voglia.

Aveva già abbastanza pensieri per la testa e le mancava solo di stare in mezzo a gente che non vedeva da secoli.

Ripensò a quando era adolescente e alla sua spensieratezza di allora. Alla fine erano stati belli quei momenti, ma ora da adulta aveva solo voglia di andare avanti e di non soffermarsi più sul passato.

Avevano frequentato il liceo a Busan, ma dato che la maggior parte di loro si era trasferita nella capitale, per decisione comune, avevano optato per ritrovarsi proprio in quella città.

Tra l'altro avevano accettato tutti l'invito e non ne era stata troppo felice della notizia.

Quando si era messa insieme a Daeshim, all'epoca lui era molto protettivo nei suoi riguardi e con i suoi modi di fare, decisamente poco gentili, aveva tenuto alla larga i suoi compagni di classe da loro, quindi non aveva instaurato chissà quali legami, tuttavia l'unica a cui non era mai importato di quell'atteggiamento ostile, era stata Jiyu. Lei era sempre rimasta al suo fianco, in ogni occasione.

Lo sapeva che a lei non era mai andato a genio il suo fidanzato, però aveva resistito per il suo bene. La vedeva felice e quindi lo ignorava palesemente quando ai tempi uscivano tutti insieme, perlomeno fino al fattaccio, ovvio.

Osservò l'amica e notò come stesse guardando la porta d'ingresso. Il suo sguardo assassino, la fece sussultare. Stava sinceramente avendo paura del suo lato oscuro.

- Sarà una serata meravigliosa. È scesa anche la prima neve è un ottimo presagio...- sorrise diabolicamente ed Hana rise preoccupata. Le sembrava una bomba pronta ad esplodere e per l'ennesima volta si chiese per quale motivo fosse lì, ma ci rinunciò. Ormai era arrivata e non poteva tirarsi indietro.

Prima di entrare, riguardò il telefono con malinconia. Da quando era andata via dal negozio degli hanbok non aveva fatto altro che ripensare alle parole del signore anziano e non riusciva a decidersi su come dovesse comportarsi.

Lesse il nome di Jungkook sullo schermo e si morse il labbro nervosa.

Doveva chiamarlo oppure sarebbe stato solo fiato sprecato?

- Tutto bene, Hana?- la domanda di Jiyu la sorprese e impacciata rimise il telefono in borsa - Ma certo. Sto bene, non sono affatto preoccupata di rivedere Daeshim, davvero-

La bionda sorrise con affetto e la prese a braccetto - Lo so, non sono in pensiero per questo. Da quando sei arrivata a casa mia, hai un'espressione strana sul volto...forse c'entrano i tuoi sentimenti per...-

- Ti avevo già detto che era tutto sotto controllo- rispose Hana in tutta fretta interrompendola, poi continuò - Ero preparata Jiyu. Oggi era l'ultimo giorno, è normale che stia un po' così, ma vedrai che domani starò decisamente meglio - ricambiò il sorriso e mise una mano sulla sua - Forza, ora andiamo e facciamo questa pazzia-

- Va bene, non insisterò! Andiamo!- rispose allegra Jiyu ed entrambe varcarono la soglia del bar.

Prima di pensare a cosa fosse più giusto fare, doveva assolutamente uscire indenne da quella serata, possibilmente cercando di trattenere la sua cara amica da possibili risse.

Un giovane ragazzo sorridente, dal ciuffo dorato, le accolse all'entrata - Buonasera signorine. Oggi il locale è affittato per una festa privata. Potreste dirmi i vostri nomi così controllo la lista? -

𝑺𝒆𝒗𝒆𝒏 𝒅𝒂𝒚𝒔 𝒂 𝒘𝒆𝒆𝒌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora