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Agatho sorrise tristemente verso Angel. -Non credo sia possibile, Gabriele e Astaroth, anche se vengono tenuti in vita, è come se fossero morti.- Si portò una mano sulla fronte massaggandosi le sopracciglia. -Non so come spiegarvelo in modo meno traumatico: le loro anime hanno lasciato i loro corpi molto tempo fa e quello che rimane sono dei semplici involucri.-

-Allora vieni... venite con noi, nel nostro Mondo, nel nostro tempo. Dove quei due sono ancora vivi!- Esclamò Monique sconvolta da quelle notizie.

Angel le posò una mano sulla sua e le fece piano un gesto con la testa di non continuare quella conversazione.

-Allora, scusate. Io non ho compreso una cosa.- Si intromise Jay. -Come sarebbe a dire che le loro anime non esistono più? Sono esseri soprannaturali, con poteri diversi da quello che comprendiamo. Non possono morire come gli umani.-

-Giusto.- Disse Danu. -Però quei due, prima che venissero catturati, hanno fatto in modo che quelle che chiamate "anime", si distruggessero, per evitare che riuscissero a entrare nelle loro menti.-

-Gli Inquisitori possono uccidere gli Angeli, così come i Caduti o i Demoni, o qualsiasi altra creatura non umana.- Continuò il padrone di casa. -Immagino sappiate che loro hanno una vasta conoscenza di ogni creatura e che sanno come ucciderla, per loro far fuori un Angelo o un Caduto non fa differenza. Su questo mondo, non esiste nemmeno più una religione, dove prima gli uomini si voltavano a pregare una o più divinità, ora ci sono solo gli Inquisitori che professano una legge sulla purezza della razza umana...- Agatho sorrise di nuovo verso i Nephilim. -Vi ricorda nulla?-

-Gli umani non imparano mai nulla dai loro errori!- Esplose Jay.

-Dovreste pensare di lasciare questo mondo. mi verrebbe voglia di distruggerlo!- Esclamò Angel con un moto di rabbia.

L'altro sorrise tristemente. -Come Nephilim dovresti essere neutrale.-

-Lo sono, sul mio Mondo, sulla mia Terra, dove voglio proteggere l'umanità che non sa che rischi sta correndo. Qui, spero si uccidano a vicenda, o che quando arrivi l'Apocalisse rada al suolo ogni cosa... Voi ancora di più dovete venire via da qui.-

Danu ridacchiò divertita. -Enos non sarebbe contento se migliaia di creature uscissero da questo Mondo per entrare in un'altro.-

-Come fai a conoscere il suo nome?- Monique strinse gli occhi e la guardò curiosamente.

L'altra alzò le spalle. -È uno degli Dei della Morte, alcuni lo temono, altri hanno paura, io non provo nulla per lui o per gli altri due. Prima o poi arriva per tutti.-

-Perchè non volete salvare voi e tutti gli altri?- Gridò Jay alzandosi in piedi furibondo.

-Non è che non vogliamo, semplicemente non possiamo.- Rispose vago Agatho.

-È per via di quella creatura che ci ha accolto quando siamo arrivati?- Chiese Angel passando lo sguardo tra uno e l'altra.

-Ogni Mondo ha un suo Guardiano. Voi dovete aver conosciuto il nostro. In pochi sono riusciti a scappare da questo, gli altri lui li ha fermati e non sempre sono tornati vivi qui per raccontarlo.-

-Noi possiamo distrarlo, mentre voi a gruppi potreste scappare.- Jay stava pensando ad alta voce, camminava avanti e indietro, nervoso e infastidito che non riuscisse a trovare una qualsiasi soluzione.

***

Un forte boato e la casa che tremava fece spaventare tutti in quel posto. Videro Agathos portarsi una mano sulla fronte infastidito.-Ci mancava lui... vi ha trovato.- Sbuffò trasformandosi e uscendo dalla sua casa.

Anche i tre Nephilim si trasformarono e attesero con Danu dietro alla porta per vedere e sentire cosa stava succedendo.

Se prima in quella grotta c'era un minimo di vita dopo quel suono e quel tremore non si vedeva più nessuna creatura in giro. Come se sapessero già chi era, o cosa era in arrivo.

da alcune finestrelle accanto alla porta videro una sorta di turbine di terra, sembrava un uragano in miniatura, e da esso comparve un enorme personaggio alato. Sul fianco destro portava una spada argentea, ad Angel ricordava il materiale che usavano per fabbricare le armi dei Nephilim.

Si voltò a guardare Danu sorpreso. -Quello è un Nephilim antidiluviano?-

Lei annuì solo con la testa.

Il giovane lo scrutò meglio: il volto era bello, probabile come quello del genitore Caduto; non si vedeva il colore dei capelli perchè era completamente rasato; sulla pelle aveva dei tattoo neri, da lontano potevano sembrare dei tribali, ma per l'occhio nero di Angel erano forme che comprendeva da molto tempo, erano dei simboli esoterici che continuavano giù dalla nuca fino alla schiena. Le ali erano doppie e di color grigio tortora, non il grigio degli altri Nephilim. Era muscoloso, ed era veramente alto, probabilmente il doppio di Agathos.

-Cosa ti porta qui?- Sembrava che stesse sputando quelle parole a terra, mentre l'altro gli faceva un sorriso infastidito.

-Sai perché sono qui, faccio il mio lavoro.-

Videro il figlio di Gabriele e Astaroth alzare un sopracciglio, come se non credesse ad una sola parola di ciò che aveva appena detto l'altro.

-Da quando "lavori"?- Gli disse acidamente.

Il Nephilim antidiluviano scoppiò a ridere divertito, come se quella forma di sarcasmo gli fosse familiare. -Non essere così arrabbiato, oppure è qualcos'altro a farti arrabbiare così?-

Videro Agathos che con una velocità incredibile schioccare le fruste vicino ai piedi dell'altro.

-Non sfidarmi Goliath, sai che non voglio che tu venga qui.-

-Allora consegnali a me, quando se ne andranno da questo mondo, tutto tornerà come prima.-

Angel fece un gesto ai compagni ed uscirono teneva le braccia incrociate sul petto, le sue ali erano aperte e vibravano, da ogni suo poro si sprigionava un'energia opressiva che infastidiva il Nephilim antidiluviano. portò le mani sulle spade e lo fissò negli occchi.

Dietro di lui, Monique e Jay avevano lo stesso atteggiamento.

-Perchè non ci vuoi qui?- Sorrise sfacciatamente all'altro che comprendeva quanto fossero pericolose quelle spade. -Anzi, dovrei chiederti prima: come mai ci hai lasciato rimanere qui questi giorni, per venire solo ora da noi?-

Il volto di Goliath si rilassò, si mise le mani sui fianchi e scoppiò a ridere divertito dalla situazione.ritrasse le sue ali e mentre lo faceva anche la sua grandezza diventava normale. molto simile ad un uomo.

Angel corrugò la fronte vedendo quella trasformazione.

-Come nel vostro mondo, anche qui ci siamo evoluti, ma in modo diverso.- Guardò i tre giovani da capo a piedi poi fece un lungo sospiro. -Cosa sta succedendo? Perché siete arrivati qui?-

-Se dicessi "Quattro cavalieri dell'Apocalisse e Diluvio Universale"?- Gli disse prontamente Jay.

-Oh! Colpito e affondato!- Goliath guardò verso la casa e salutò Danu che sparì immediatamente all'interno. -Ho come l'impressione che io non le piaccia.- Borbottò con un tono infantile. -Datemi da bere e vi aiuto a sbrogliare un paio di cose.- Disse infine avvicinandosi ad Agathos e battendogli la spalla amichevolmente.

"Tutto qui?" Il pensiero di Jay arrivò alla mente dei due Predestinati. "Credevo avremmo dovuto lottare con questo tizio..."

-Non sono un "tizio"...- Disse loro guardandoli e sorridendo divertito alle loro facce confuse. -Poteri di noi Nephilim.-

-Per noi sei un antidiluviano evoluto.- Specificò Monique, infastidita che potesse entrare nelle loro menti e ascoltarli.

-Per il vostro mondo, non per il mio. Siamo rimasti in pochi, dopo la caccia alle streghe, e ci nascondiamo nel tempo e... nello spazio. Per questo vi ho percepito appena arrivati.-

Nephilim, alla ricerca di Samael**Serie Nephilim 5**Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora