16

43 12 1
                                    

Angel stava camminando con gli altri, aveva ancora la fronte aggrottata da quando avevano lasciato soli i tre.

-Cosa c'è?- Gli chiese Jure, Nuvola Bianca aveva portato via il cucciolo, e accompagnato Goliath e Danu in quella che in futuro sarebbe diventata la loro casa.

-C'è qualcosa che non comprendo.-

-Hm?-

-La Morte Nera e quella Rossa indossano sempre dei guanti... come Aghatos.-

Jure corrugò la fronte come il Nephilim, poi lo videro fare un sospiro. -Andiamo da Enos.-

***

Pochi istanti dopo i tre Nephilim e il Vampiro erano davanti alla casa della Morte Nera.

-Ma che diamine!- Esclamò Jure mettendosi una mano davanti a naso e bocca.

-Che succede?- Gli chiese Jay.

-Io lì dentro non ci entro!-

-Usciamo noi! tranquillo vecchiaccio!- Ometeotl uscì con calma dalla porta infilando il suo cappuccio rosso, dietro di lui c'era Enos che li fissava infastiditi.

-Cosa volete?-

-Perchè i guanti? Che significato hanno?- Angel guardò i due che erano rimasti a fissarsi a lungo prima di fare un paio di passi in avanti e avvicinarsi.

-Mostraglielo, fai prima che a spiegarglielo.- Quello in rosso gli aveva indicato quella strada che non molto tempo prima avevano fatto per andare in quell'altra realtà parallela.

-Venite.- Disse loro Enos, si voltò a guardare un momento l'altro con un sorriso perfido e mosse le labbra formando delle parole che l'altro comprese al volo e che fece tintinnare qualcosa sotto il suo abbigliamento.

"Le settimane saranno tre." Gli aveva detto, non comprendeva il perché, ma Ometeotl si era eccitato immediatamente dopo quelle parole.

***

Come la prima volta camminarono parecchio per arrivare in quel posto dove nel cielo si formava un cerchio infuocato e al suo interno c'erano vari mondi.

Lo videro togliersi i guanti e girare molti mondi fino a fermarsi su uno in particolare.

-Seguitemi, ma non toccatemi.-

I tre Nephilim e il Vampiro lo seguirono entrando in quel mondo.

C'era poco da vedere, forse era più desolato di quella Dimensione Astrale dove la Morte Nera Abitava.

-Qui c'è stata una guerra, l'Apocalisse gli farebbe il solletico.- Disse loro camminando tra le macerie schivando calcinacci e arrivando ad un edificio grande ad un piano.

-Noi dobbiamo scendere, dobbiamo entrare, tenetemi per la veste e passerete con me oltre le pareti solide.-

Ognuno prese con le dita un pezzo del suo mantello e passarono oltre a delle porte spesse qualche metro. Era un probabile bunker che teneva al sicuro le persone sopravvisute.

Come la volta precedente, tutto era fermo, c'era poca gente sembravano in condizioni patetiche.

Enos camminava come se visitasse quel luogo ogni giorno, ogni secondo, scesero in basso arrivando fino ad un cunicolo dove un uomo stava tenendo la mano di una donna sofferente.

-Continuate a tenere la mia veste, ma non dite nulla, non fate rumore.- Li avvisò.

Lo videro portare le mani senza i suoi guanti sul volto della donna che si rasserenò di colpo.

-Vieni, è ora.- Le disse con voce calma.

Videro la donna alzarsi dal letto, sembrava ringiovanita di vent'anni, sorrideva, lanciò uno sguardo triste al marito ma la felicità di quella liberazione era ovvia agli occhi di tutti.

Enos le tenne le mani tornando indietro, lei sembrava nemmeno accorgersi dei quattro dietro di lui. Uscirono da quel Mondo e sempre tenendola per mano le parlò in una lingua a loro sconosciuta. Sembrava una lingua antica, e nessuno dei Nephilim la comprendeva.

Jure aveva le sopracciglia aggrottate, lui sembrava comprenderle.

La donna gli rispose nella stessa lingue, annuendo felice e poco dopo scomparve.

Enos si rimise i guanti e fissò gli altri.

-Serve a tenere le loro anime fino a qui?- Mormorò Monique piano.

Lui annuì lentamente.

-Enos, allora abbiamo un grosso problema...- Gli disse Angel con voce grave.

La Morte Nera corrugò la fronte e fece strada per tornare indietro, era meglio che ci fosse anche Ometeotl per spiegare ad entrambi che problema c'era ora.

Nephilim, alla ricerca di Samael**Serie Nephilim 5**Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora