Capitolo 14

42 10 0
                                    

"Buongiorno studenti. Prima di cominciare le lezioni, volevo comunicarvi che a breve si festeggerà il Mitama Mitsuiri e la UA, in quanto scuola di futuri eroi, aiuterà con la preparazione della festa e ne garantirà la sicurezza. Voi che siete del primo anno non siete abilitati a utilizzare il vostro Quirk liberamente, perciò sarete liberi dalle lezioni anche se esigiamo la massima allerta da ognuno di voi"

Il professor Aizawa era stato chiaro, cristallino come uno specchio d'acqua. Per quanto potessero sentirsi al sicuro, l'ombra di Shigaraki incombeva infausta per le strade e loro dovevano mantenere un certo ritegno. Gli studenti erano entusiasti della festa, anche se con il passare del tempo iniziavano a capire quanto fosse grande la minaccia. Tra tutti, Midoriya risentiva prepotentemente il peso del suo Quirk premere sempre di più, mentre Bakugou da tempo combatteva con l'ombra di se stesso, nascondendo a tutti i dubbi che lo tormentavano.

"La festa sarà tra circa un mese ed esigo da voi dei risultati entro quella data. Detto questo, vi voglio tutti nel territorio Omega nel minor tempo possibili, oggi faremo un allenamento molto interessante."


L'intera area boschiva era circondata da una grande muraglia ed aveva un unico ingresso con la lettera omega, per gli studenti della 1° A non era di certo un luogo sconosciuto; tuttavia, il posto non suscitava ricordi così piacevoli.

"Ho ancora i brividi" disse Kaminari stringendosi nelle spalle con il fedele Mineta al seguito.

"Stai sempre a lamentarti, sembri quasi Bakugou!" disse Jirou ridendo dietro dietro di lui, mentre Bakugou, sentendola, le sbraitò nell'orecchio. Denki la guardò storto e poi tutto d'un fiato disse: "Sentì signorinella, io se fossi in te starei in campana o potresti avere un bizzarro incidente nel bosco" nel dire ciò, si avvicinava sempre di più alla ragazza concentrando lo sguardo verso le sue rosee labbra. Kyoka avvampò all'istante notando i suoi occhi posarsi sulle sue labbra mentre i ricordi la condussero a quel giorno; poco prima del patatrac quando un briciolo di lucidità, chiamato professor Aizawa, riuscì ad evitare un momento ancor più imbarazzante.

"Quando la smetteremo di perderci in chiacchiere inutili? Comunque, l'esercizio di oggi sarà quasi un acchiapparella; verrete divisi in due squadre denominate hero e villain con i rispettivi colori blu e rosso. L'obiettivo per i villain è superare il bosco e raggiungere la torre di monitoraggio senza essere catturati, mentre per gli hero è quello di catturare più villain possibili. Avrete quaranta minuti per decidere le strategie e al suono della sirena dovrete iniziare. Può sembrare un gioco stupido, ma questo esercizio è molto utile per affinare tecniche di mimetismo e di intercettazione del nemico, perciò prendetelo sul serio."

Dopo appena 20 minuti, le squadre erano formate pronte a sfidarsi. Nella zona più a destra del terreno, gli hero indossarono le loro fasce blu ed iniziarono subito a sviluppare una strategia.

"Io dico che dobbiamo dividerci in più gruppi" iniziò Todoroki. "Giusto, così potremmo avere sotto controllo più zone" rispose Midoriya affiancandosi a lui senza però guardarlo in volto. "Non abbiamo mai dubitato che fossi d'accordo con lui; dimmi Izuku, c'è stata una volta in cui gli hai dato torto?" disse d'improvviso Denki spavaldo.

Midoriya si fece serio e le sue guance si tinsero di rosso. "Shoto è una persona molto attenta nello sviluppo di strategie. Non capisco perché dovrei dargli torto." Questo è quello che avrebbe voluto dirgli, se non fosse che la balbuzie gli impedì di essere preso sul serio. Il silenzio piombò tra le foglie e Shoto abbassò il capo incredibilmente imbarazzato, fin quando Kirishima non prese parola.

"Kaminari, Kaminari, innocente piccolo Kaminari..." Red Riot lo afferrò per la spalla e lo spinse vicino al suo orecchio. "Se non la smetti di essere così indelicato, credo proprio che andrò dalla nostra adorabile Jirou, che è proprio lì e ti farò passare il quarto d'ora più brutto della tua vita. Sono stato chiaro?"

Ricordati Di MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora