GIORNO 28

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Come ti dicevo, Jordan, oggi c'è stato l'allenamento.

Giuro, picchio qualcuno.

Per esempio Tommaso.

Quasi quasi gli tiro un secchio. O due. Uno di vernice bianca e uno di catramina. Così poi va in giro che sembra una zebra giraffata e la pianta, scusa il termine, di cagare il cazzo.

Ho capito che qui la squadra è mista e che probabilmente lui è abituato ad una fottuta squadra maschile.

Ma questo non è uno schifosissimo motivo per non passarmi quella maledetta palla quando sono cavolo sotto canestro e sono pure libera, ao!

E poi io c'ero prima di lui, qui!

E non sto dicendo che l'ha fatto una volta.

No.

L'ha fatto durante tutte le due schifosissime ore di allenamento.

Ogni cavolo di volta che ero sotto canestro ed ero libera, lui non mi passava la palla.

Se sta cercando di far arrabbiare una pop-star, ha trovato il modo perfetto.

Anzi, sai cosa?

L'altro giorno, quando pulivo la cantina, ho trovato un po' di vecchi secchi di vernice andata a male,

Adesso li prendo, vado a casa di quel babbeo e glieli tiro tutti addosso.

Hasta la vista, capitano.

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