Capitolo 16 : In Dormitorio Di Emmanuel

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Il giorno seguente Emmanuel si era svegliato alle 6 con un' euroforia in corpo e pieno di energia positiva; avevano chiarito la questione del bacio al pub e si erano goduti la giornata andando al cinema assieme.

La sua vita stava prendendo una strana piega e questa piega gli piaceva, scrollò la testa e si impose di scendere da quel letto per andare a fare un po' di allenamento.

Andò in bagno e si lavò la faccia, tornò in camera e iniziò a vestirsi, accantonò per il momento il pensiero di Channaron per decidere quale tragitto fare per il suo allenamento, alla fine optò per un percorso breve perché non si voleva stancare troppo dal momento che doveva andare ad allenarsi con la squadra nonostante le lezioni.

Dopo essersi vestito uscì dall' appartamento per andare a correre da solo così da risvegliare i suoi muscoli.

Nel frattempo Channaron si era svegliato nel suo appartamento, si guardò intorno stiracchiandosi e sorrise quando vide il poster del capitano, fece il Wai nella sua direzione e scese dal letto, si grattò la testa e si diresse verso il bagno sbadigliando.

Quando uscì dal bagno guardò l'ora sulla sua sveglia, erano le 6:39 e sbadigliò di nuovo prima di borbottare:

" perché mi sono svegliato così presto "

si diresse verso la sala da pranzo e trovò Pedro che russava alla grande sul divano, scrollò la testa e disse:

" questo nong non la smette mai di fare le nottate.. poi dorme in aula! "

Scrollò la testa e si diresse verso la cucina per bere, aveva la gola secca e mille idee per la testa; ritornò in camera, tirò fuori i fogli ed iniziò a buttare giù qualche frase e qualche accordo per il nuovo pezzo.

Non riuscì a mantenere la concentrazione perchè stava ripensando a quello che era successo il giorno prima con il suo P'Emmanuel: dopo il cinema erano stati assieme tutto il giorno e quei sentimenti lo ispirarono a tal punto che iniziò a prendere in considerazione di iniziare a fare dei progetti da solista ma il suo gruppo era importante per lui era molto legato ai suoi amici e non avrebbe abbandonato i X.Y.C.

Cambiò foglio ed iniziò a buttare giù delle idee, ogni tanto alzava la testa per guardare la sveglia che aveva sul comodino, aveva un appuntamento alle 10 e non voleva fare tardi.

Provò a concentrarsi nel suo progetto ma si ricordò che non aveva ancora scritto al suo P', si allungò per prendere il cellulare accanto alla sveglia sul comodino e cercò il numero di Emmanuel con l'intento di uscire, bloccò il dito sulla tastiera perchè si ricordò che la sera prima aveva preso accordi con la sua band per riprendere a lavorare assieme, arricciò le labbra e lo rinfilò sul comodino.

Tornò a lavorare sul testo e sulla base per il suo progetto da solista aiutandosi con la chitarra ma le idee sbiadirono così tornò a dedicarsi al suo lavoro principale: un nuovo brano come componente dei X.Y.C.

Scrisse parte del brano ma decise che doveva finirlo assieme ai suoi amici, erano una band e le decisioni dovevano essere prese assieme. Strimpellò qualche accordo mentre pensava a come poter parlare al suo manager del suo progetto di solista.

Emmanuel raggiunse il parco del Eur e iniziò a correre per riscaldarsi come un bravo sportivo, gli auricolari trasmettevano la musica del suo gruppo preferito che gli faceva compagnia e lo ispirava a dare il massimo. La sua mente era occupata dai ricordi del giorno prima mentre il suo cuore era ancora incredulo al pensiero che il suo sogno si era avverato, pur non avendolo programmato erano usciti assieme.

Arrivò alla fine del parco senza rendersene conto, inciampò per via di una buca e per poco non finì a terra, le sue qualità sportive gli permisero di evitare una rovinosa caduta ed uscì dai suoi pensieri felici. Si guardò in giro e si accorse dove era arrivato.

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