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Esco dagli spogliatoi cercando di trattenere il fatto che dovessi piangere come se non ci fosse un domani.

"Andiamocene"
Dico dopo aver raggiunto Kamila

"Come mai?"

"Ti spiego a casa mia"

Ci alziamo dai nostri posti e andiamo, non me ne frega se Amed mi sta guardando mentre me ne vado, tanto non penso gli importi se sto qui oppure vado via.

Andiamo alla fermata della metro e mi faccio tutto il tragitto con gli occhi che diventano sempre più lucidi e pieni di lacrime, tanto da sfuocarmi la vista.

"Ale tutto a posto?"
Mi chiede Kamila dopo aver chiaramente capito che stavo per esplodere in un pianto galattico

"Si si, non preoccuparti"
Faccio fatica a nascondere il fatto che provavo a non piangere

Arriviamo a casa mia e ci mettiamo sul divano

"Ora vuoi spiegarmi che è successo?"

A questo punto cedo, ho bisogno di liberare tutte le lacrime che ho trattenuto in corpo, così scoppio a piangere ancora prima di poterle rispondere a parole

"È tutta colpa di Amed, non mi ha perdonata, anzi..."

"Che è successo in quello spogliatoio Ale?"
Mi chiede Kamila stringendomi a sè per cercare di calmarmi

"Non abbiamo parlato, non ha voluto neanche che provassi a spiegarmi e scusarmi"

"E poi?"
Mi incita a continuare, ha di sicuro capito che c'è altro da dire

"L'abbiamo fatto, senza che io fossi d'accordo, dopo che gli ho detto che non mi andava, non è stato sesso come le altre volte, mi ha quasi obbligata"

"Vieni Ale"
Dice stringendomi ancora di più nell'abbraccio

"A questo punto lascialo perdere, è un coglione e basta"

"Io non ci riesco Kam, ho in testa solo lui e non riesco a mandarlo via così facilmente"

"Lo so che all'inizio è complicato, ma vedrai che col tempo ti passerà e tornerà ad essere una normalissima persona per te"

"Kamila lui non è mai stata una normalissima persona, già dall'inizio sentivo che c'era qualcosa di più"

"Cioè?"

"Cioè che sapevo e so ancora che tra noi la cosa non rimarrà un'amicizia e basta"

"Quando te lo dicevo io non ci credevi però eh"
Dice penso per strapparmi un sorriso

"E invece ci credevo Kam, e ci credo ancora adesso, e so anche che ci credeva anche lui"

"E se lui ci credesse ancora?"
Mi domanda

"Fidati, non è così, l'ho appurato poco fa in quello spogliatoio"

"Non essere sempre negativa Alessia, sai che la negatività non porta da nessuna parte?"

"Hai ragione"
Rispondo sospirando dopo aver concluso il mio sfogo di pianto

Dopo che Kamila è tornata a casa decido di chiamare mamma e papà per sentire loro come stanno, quanto mi mancano

Alessia: Pronto mamma

Mamma: Ciao amore, come stai

Alessia: Insomma, un po'così così...

Mamma: Hai litigato con tua zia?

Alessia: No, con un nuovo amico che mi sono fatta nei palazzi della zia

Mamma: Come mai?

Alessia: Stavamo iniziando a conoscerci quando venerdì scorso siamo andati in un locale e non so cosa mi ha detto la testa ma ho baciato un altro ragazzo, il problema è che lui mi ha vista ed ora è arrabbiato con me e non so come rimediare

Mamma: Tranquilla Ale, non piangere, ricorda che nessuno hai il diritto di trattarti così e di farti stare così, a prescindere da chiunque sia

Alessia: Lo so mamma, ora non so come chiedergli scusa, ho provato oggi ma non mi ha lasciato spiegare

Mamma: Allora lascialo perdere Ale, le persone così ti rovinano la vita e basta, hai appurato che è un coglione e i coglioni e meglio lasciarli nelle loro convinzioni

Alessia: Ci proverò mamma, salutami papà

Mamma: Certo tesoro, ti voglio bene, ci senitamo presto e ricorda ciò che ti ho detto

Alessia: Certo mamma a presto

Non riesco a lasciarlo perdere, non ci riesco.

Non Sei Come Le Altre\\Amed 💕🌴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora