Finalmente arriviamo davanti al locale, ovviamente le 22:30 sono già passate da ormai 20 minuti abbondanti.
Amed mi ha detto che è una festa a numero chiuso, ma nonostante ciò ci sono un bel po'di persone, soprattutto ragazzi, la maggior parte per non dire tutti vestiti anche loro di Gucci.
"Tu vuoi qualcosa da bere?"
Mi chiede Kamila"Per ora no, magari dopo"
"Ok, io vado al bancone allora"
Annuisco e mi allontano da lei
Inizio a gironzolare un po'per il locale senza una meta ben precisa cercando di passare in mezzo a tutta la marasma di ragazzi.
Durante il mio giro di perlustrazione noto di aver pestato qualcosa, una tenda con alla sinistra una targhetta sul muro con scritto privè, solita ficcanaso che sono decido di vedere se ci fosse qualcuno anche lì.
Apro le tende e mi trovo davanti una scalinata che ovviamente decido di salire
Arrivata nella stanza, che devo dire che non è neanche così grande come mi immaginavo, trovo Amed seduto su un divanetto a fumare
"Ei"
Lo saluto sedendomi accanto a lui"Ciao"
"Che ci fai qui?"
Li chiedo"Nulla, volevo fumare, te?"
"Gironzolavo per il locale e dato che sono una curiosona ho trovato il privè e ho deciso di salire"
"Capito, vuoi?"
Mi domanda passandomi la sigaretta che ha tra le maniAnnuisco e faccio qualche tiro
"Sei molto bella sai? Ti sta bene la mia maglia"
"Grazie, anche tu non stai male"
Rispondo sorridendo per via del complimento che mi ha fatto"Figurati, non c'è bisogno di ricambiare"
"Lo penso davvero che sei bello anche tu"
Ribatto cominciando a diventare rossa"Stai diventando un pomodoro"
Mi fa notare Amed sorridendoChe figura di merda ragazzi...
"Comunque grazie"
Aggiunge avvicinandosi di più a me e passando il pollice sul mio labbro inferioreBaciami cazzo
"Sarebbe scontato baciarsi adesso?"
Mi chiede tenendo lo sguardo fisso sulle mie labbra"No, affatto"
Dopo la mia risposta annulla la distanza rimasta tra i nostri visi e inizia a baciarmi in modo lento e dolce.
Porto le mie mani sulle sue guance e lui sui miei fianchi e da lì inizia a far diventare il nostro bacio più intenso.
Si stacca dalle mie labbra e si sfila la maglia davanti a me
"Tu non la togli?"
Mi chiede con una voce quasi provocanteRimango un secondo immobile per poi sfilarla anche io
Stiamo davvero per fare sesso?
Dopo questo mio pensiero si sbottona i jeans e rimango a fissarlo mordendomi il labbro
Li appoggia sul tavolino davanti ai divanetti e faccio lo stesso con i miei leggins
Mi fa sdraiare sul divanetto e lo facciamo.
"Dovremmo tornare giù"
Dico"Di già?"
Risponde AmedSiamo sdraiati l'uno accanto all'altro a riprenderci
"Si, Kamila mi ha scritto un messaggio chiedendomi dove sono"
Ci alziamo dal divanetto, ci rivestiamo e scendiamo dal privè.
"Mi ha scritto Vale, mi ha chiesto di raggiungerlo, vieni?"
Mi chiede Amed"D'accordo"
*°•.♡
Spazio autrice
Raga come va :)
Di solito non metto quasi mai 3 capitoli in un giorno ma dato che questa è una delle mie parti preferite della storia e mi mancano solo 2 parti sulla festa da pubblicare ho deciso di mettervi anche questa per stasera, l'ultima ve la metto domani promesso, fatemi sapere cosa ne pensate 🫶🏼🌹
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Non Sei Come Le Altre\\Amed 💕🌴
FanfictionDopo che i genitori si trasferiscono a Roma, Alessia, pur di non lasciare le sue abitudini a Milano, decide di andare a stare da sua zia Anna, con la quale non ha mai avuto un buon rapporto. Nel palazzo di sua zia c'è un ragazzo di nome Amed, i due...